Trattamento dati, diritti maggiori e diritti minori

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Immagine di macrovector su Freepik

 «Come dev’essere regolato il settore di acquisizione e trattamento dati dalle telecamere che riprendono anche la pubblica via?», chiede un lettore di Sicurezza.

Se si dovessero considerare le precedenti esternazioni del Garante per la protezione dei dati personali, la pubblica via dovrebbe essere inquadrata solo limitatamente al perimetro dell’immobile da controllare, tuttavia, la Corte di Cassazione e le stesse forze dell’ordine sono del parere che non esista ragionevole aspettativa di riservatezza sulle strade pubbliche e nelle aree soggette a pubblico passaggio, a condizione che l’utente sia adeguatamente informato della presenza delle telecamere, dell’esistenza di vie alternative per sottrarsi alle riprese e del fatto che la gestione e l’accesso alle immagini sono adeguatamente regolamentati e protetti rispetto all’uso illecito da parte di terzi.

Occorre infatti tenere presente che il problema della gestione illecita dei dati non è nella ripresa in quanto tale o nella scelta della tecnologia, ma nell’uso (non conforme alle prescrizioni del Regolamento) che il titolare del trattamento e/o persone soggette al suo controllo o che operano sotto le sue direttive potrebbero fare dei dati, in violazione dei diritti e delle libertà degli interessati.

Videosorveglianza e trattamento dati

Riprendere la pubblica via nella sua interezza potrebbe per esempio essere giustificato dalla necessità di preservare le vetrine degli immobili dall’aggressione a opera di criminali con corpi contundenti o da quella di rilevare le caratteristiche del soggetto che ha compiuto l’azione criminosa o il mezzo utilizzato - attività che sarebbero del tutto precluse da un’inquadratura parziale o dal mascheramento di parte dell’immagine registrata.

Un’alternativa potrebbe essere quella di effettuare una ripresa allargata con mascheramento e cifratura del dato, affinché questo sia eventualmente disponibile solo alle forze dell’ordine in caso di reato già pervenuto all’attenzione degli inquirenti. Così come, per quanto attiene ai tempi di conservazione, nelle aree di carico e scarico delle aziende si manifesta con sempre maggiore frequenza l’esigenza di poter ricostruire a posteriori eventuali incidenti o danneggiamenti, anche a distanza di diversi giorni dall’evento.

La videosorveglianza, in sostanza, necessita di uno studio approfondito delle situazioni da gestire, con adeguata valutazione dell’impatto che il trattamento potrebbe avere sui diritti e sulle libertà degli interessati; si tratta di una prerogativa che spesso non prevale, per tenuità delle possibili conseguenze, sul diritto del titolare a tutelare il proprio patrimonio, a esercitare diritti in sede giudiziaria, a garantire la ricostruzione di un incidente sul lavoro ecc.

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