Riviviamo i momenti salienti dell'evento digitale Sicurezza Academy P.A. svoltosi lo scorso 11 novembre. Le dichiarazioni, gli approfondimenti e i temi di maggior impatto direttamente dalle parole dei protagonisti sia sul nostro magazine, nell'uscita di dicembre, sia attraverso i video online pubblicati sulla piattaforma dedicata: convegno.sicurezzamagazine.it
Pubblico eterogeneo per professionalità a confronto
La varietà dei temi e degli approcci ha richiamato l’attenzione di agenti di vendita, commercianti, dipendenti della Pubblica Amministrazione, progettisti e installatori di impianti (questi i più numerosi), produttori, oltre a un nutrito gruppo di security manager e system integrator.
L’11 novembre 2020, per ascoltare gli interventi di relatori e sponsor chiamati ad approfondire le tematiche al centro di Sicurezza Academy P.A., si sono collegati poco meno di cinquecento partecipanti, un numero importante di persone che hanno scelto di ascoltare le relazioni proposte per analizzare, sotto diversi punti di vista, le tematiche al centro del convegno virtuale: sicurezza urbana, tecnologie al servizio della comunità, Intelligenza Artificiale, protezione della salute pubblica e gestione dei dati personali, il tutto corredato da tre case study dedicate ad altrettante Pubbliche Amministrazioni del territorio nazionale: Capua, Mantova e Rozzano.
Sicurezza Academy P.A. si è confermato un’occasione di confronto tra le varie professionalità e i differenti approcci alle materie trattate, riuniti per ragionare con cognizione e competenza sullo stato attuale del settore di riferimento, quello della sicurezza e del rapporto con le Pubbliche Amministrazioni, in un momento storico che - quali saranno le evoluzioni future, in quest’ambito, e non solo - segna uno spartiacque tanto per il singolo cittadino quanto per le istituzioni, pubbliche o private che siano.
L’eterogeneità degli apporti alla discussione ha così richiamato l’attenzione di diversi settori e di coloro che si impegnano sul campo nella veste di produttori, fruitori o responsabili della gestione delle dinamiche legate alla sicurezza: agenti di vendita, commercianti, dipendente della Pubblica Amministrazione, progettisti e installatori di impianti (questi i più numerosi), produttori di tecnologie e sistemi, oltre a un nutrito gruppo di security manager e system integrator.
Variegato, e non poteva essere altrimenti, anche il ventaglio degli ambiti di interesse: antintrusione, controllo accessi, lettura targhe, termografia, videoanalisi e soprattutto videosorveglianza.
Diverse infine anche le provenienze geografiche dei partecipanti, con la Lombardia prima tra tutte le regioni italiane, cui si sono aggiunti iscritti dalla Campania, seconda per numero di partecipanti, e, nell’ordine, Puglia, Lazio, Sicilia, Calabria, Emilia-Romagna, Veneto, Piemonte, Sardegna, Toscana, Abruzzo, Basilicata, Liguria, Marche, Umbria, Molise, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta e, infine, San Marino.
Hanno sostenuto l’evento D-Link, Dahua Technology, Selea, Sunell Italia, Targa System. Tra i relatori, anche Giulio Iucci, presidente ANIE Sicurezza; Ruggero Le Piane, marketing strategico ITS Sicurezza (Capua - Caserta); l’avvocato Paolo Perantoni, comandante Polizia Locale di Mantova; l’avvocato Gianluca Pomante, esperto di Data Protection; Cristina Perazzolo, vicesindaco Comune di Rozzano (Milano).
Anie sicurezza - Giulio Iucci, presidente
Nell’ambito della sicurezza urbana Giulio Iucci riferisce della convergenza delle tecnologie e di come, in questo periodo di pandemia, le tecnologie siano risultate abilitate ma anche abilitanti dal processo stesso. «Siamo arrivati oggi a un processo tecnologico avanzato, cui ha contribuito lo sviluppo della tecnologia - hardware, software e infrastrutturale - insieme a quella che è stata poi, in questi ultimi anni, la convergenza tecnologica dovuta soprattutto alla digitalizzazione, che ne ha aumentato notevolmente il processo, sia nel mondo della security sia in quello della sicurezza informatica, con una forte interconnessione tra i mondi security, safety e automation, anche per tutto quello che è l’effetto dell’IoT (Internet of things)».
«Per un dialogo interforze - ha sottolineato il presidente di ANIE Sicurezza - da cui anche una sicurezza urbana partecipata efficace ed efficiente, occorrono un progetto e un’architettura integrata by design con cui trasformare dati grezzi in informazioni fruibili. Occorre quindi rivoluzionare il proprio business e i modelli di formazione in corso. La stessa vigilanza privata è dotata di sale di controllo e monitoraggio molto evolute, certificate ad alti livelli e pronte a contribuire a un modello di sicurezza partecipata. Figura chiave è il ‘Security Manager’, che possieda competenze trasversali a più settori a fare da raccordo e collante nella definizione e nello sviluppo dei processi».
D-Link Italia - Lorenzo Leali, sales manager - Divisione Business
Le termocamere: una tecnologia che quest’anno la fa da padrona, con la sicurezza che parte dalla rilevazione della temperatura corporea. Il sales manager di D-Link Italia, Lorenzo Reali, ci parla della DCS-9500 T, camera kit per il controllo della temperatura.
«Si parla erroneamente di codici e di telecamera, noi usiamo dire che a questo codice corrisponde una telecamera, in realtà a questo codice corrisponde un kit, composto da tre elementi - telecamera, body calibrator e software - i cui mercati di riferimento sono quelli high level, come scuole e università, centri commerciali, fiere, ospedali, aeroporti, stazioni, fabbriche, grandi uffici aperti al pubblico e non solo…».
«Al ruolo della telecamera per la rilevazione della temperatura corporea si è arrivati unendo tre tecnologie: quella della sicurezza perimetrale (videosorveglianza e antintrusione) cui si sono uniti un software dedicato per il rilevamento delle persone e la funzionalità dell’antincendio ossia delle telecamere termiche in grado di riconoscere l’aumento della temperatura in una stanza e dare un alert».
Reali rimarca l’importanza in quest’ottica del decreto rilancio sugli sgravi fiscali che consente di usufruire di un credito d’imposta per l’adeguamento dei luoghi di lavoro, potendo recuperare il 60% delle spese sostenute nell’anno 2020 per le installazioni e gli interventi mirati al contenimento del Covid-19.
Dahua Technology Italy - Tiziano Chiarini, responsabile formazione
Sicurezza e controllo, quale il confine? Quali i vantaggi? Su questo tema ha risposto il responsabile formazione Dahua, che produce apparecchiature per la sicurezza nel campo della sorveglianza, della videocitofonia, del controllo accessi, dell’antintrusione.
«Il controllo territoriale da parte di Dahua prende le mosse da un ragionamento sul territorio e da una situazione e quindi soluzione denominata ‘smart city’. L’avvento dell’intelligenza artificiale consente di ragionare insieme su concetti fino a poco tempo fa impossibili.
La sfida è riuscire a controllare adeguatamente il territorio, evitare assembramenti, riuscire a intervenire tempestivamente, prevenire situazioni particolari, ottenere facilmente i dati per poi gestirli in modo centralizzato. Con uno scopo definito e con l’obiettivo primario di ridurne i costi, ponendo le tecnologie più sofisticate alla portata di tutti, il must della nostra azienda».
«Centrale rimane il rendere partecipe il cittadino di cosa sta facendo la Pubblica Amministrazione, organizzare le persone, coinvolgerle, dare loro informazioni, invitarli a eventi, guidandoli verso una logica che è quella di vivere il territorio insieme all’Amministrazione comunale. Quindi tenere sempre sottomano la situazione ma rendendo un servizio ai cittadini, concetto per Dahua corrispondente all’idea di ‘smart city’».
Targa system - Nicola Gobbo, amministratore delegato
Targa System, telecamere AI e software per il rilevamento targhe, è ormai presente in oltre 900 municipalità italiane per un’efficace azione di contrasto a irregolarità e violazioni del Codice della Strada, uno dei temi preminenti nei territori urbani.
«Il nostro prodotto si configura come utile, se non indispensabile, alle Pubbliche Amministrazioni e alle Forze dell’Ordine. Con Targa System rispondiamo infatti a una precisa esigenza: supportare le Forze di Polizia nell’individuare le irregolarità tramite la scansione della targa».
A corredo delle performance del sistema, Nicola Gobbo introduce il lavoro svolto a Capua (Caserta) grazie alla collaborazione con il comandante della Polizia Locale Carlo Ventriglia e al responsabile del marketing ITS Ruggero Le Piane, system integrator che si è occupato dell’installazione.
«La necessità della città di Capua - spiega Gobbo - era rendere le strade più sicure, individuando veicoli rubati o non assicurati grazie a un sistema di lettura targhe facile da utilizzare».
Its sicurezza - Ruggero Le Piane, marketing strategico
ITS è un system integrator la cui esperienza è utile per comprendere come approcciare nel modo migliore il mondo della Pubblica Amministrazione. Si occupa della definizione della strategia di sviluppo e del rafforzamento competitivo. Sul tema Le Piane introduce la realtà ITS, le business unit e, infine, la case history per la realizzazione dell’impianto di videosorveglianza urbana presso il Comune di Capua con le prospettive per i system integrator.
«ITS è un’azienda di ingegneria civile che opera da oltre 20 anni in maniera trasversale nei settori della sicurezza e dell’innovazione tecnologica, evolvendo il proprio Dna da system integrator a system creator. ITS a Capua ha fornito e installato l’hardware propedeutico all’utilizzo del Targa System, che contribuisce all’eliminazione dei pericoli circolanti su strada, segnalando in tempo reale i veicoli privi di assicurazione, non presentati alla revisione periodica e/o inseriti all’interno delle banche dati dei veicoli rubati».
«Il mercato della videosorveglianza, settore in rapidissima evoluzione, è attualmente uno dei più complessi e allo stesso tempo dinamici. Garantire al cliente un servizio completo con assistenza pre e post vendita sarà prerogativa per un servizio vincente, in un panorama in cui aziende provenienti da altri mercati stanno proponendo sistemi di videosorveglianza che svalutano il prodotto e la professionalità».
«Stesso discorso - conclude - per la sicurezza informatica, in un mondo in cui siamo tutti più connessi e quindi più vulnerabili. Ora più che mai è indispensabile proteggersi, specie se non si lavora sulla stessa rete, specie se si lavora in smart working».
Paolo Perantoni, comandante Polizia Locale del Comune di Mantova
Il secondo case study, illustrato dal comandante della Polizia Locale Paolo Perantoni, ci porta a Mantova, in Lombardia, per parlare del ruolo della videosorveglianza nella restituzione alla comunità locale di un’area da tempo sofferente per una situazione di degrado e criminalità. «Mantova, capoluogo di provincia con una popolazione di poco meno di 50.000 abitanti, a livello di sicurezza territoriale presenta le criticità tipiche di altri capoluoghi di dimensioni medio-grandi. La città negli anni ha investito molto sulla sicurezza, dotandosi di una distribuzione capillare sul territorio di sistemi di videosorveglianza, risultando una tra le prime in Italia per rapporto di telecamere e numero di abitanti, e portandoci, con ben 546 apparecchiature, a essere un’eccellenza da questo punto di vista». Nel suo intervento il comandante ha inoltre evidenziato i vari step,progettuali, operativi e anche di natura burocratico-amministrativa, che hanno accompagnato l’implementazione del controllo anche ai Giardini Nuvolari, già teatro di fenomeni di microcriminalità diffusa. La cittadinanza, informata sul procedere della messa in opera dei lavori, ha potuto ricominciare a fruire di quest’area verde, ora illuminata e controllata a dovere.
Selea - Simone Zani, direttore vendite Europa
La sicurezza urbana integrata è la chiave vincente di questa azienda, specializzata in soluzioni di lettura targhe e controllo accessi. Il direttore vendita Europa di Selea, Simone Zani, è quotidianamente in contatto con installatori, diversi system integrator e anche comandanti di Polizia Locale e sindaci. Da qui, il confronto sulle tecnologie per la sicurezza e i relativi costi per la loro messa in opera. “Se sulla carta le varie tecnologie sembrano assomigliarsi grandemente, tutt’altro discorso è poi la verifica sul campo. La differenza di prestazioni di un prodotto economico, rispetto a uno che richieda investimenti maggiori, salta subito all’occhio. Da qui l’importanza di saper leggere tra le righe quando si voglia scegliere un prodotto adeguato”.
Raggiungere le migliori prestazioni, in ordine alle indagini per la prevenzione dei crimini e per l’analisi del traffico, in generale quindi per la sicurezza della cittadinanza, presuppone una notevole mole di lavoro per fare sì che tutte vengano soddisfatte da un’unica telecamera. A fare la differenza è l’impiego dell’intelligenza artificiale, che ha reso vincente la scelta di Selea di continuare a investire in ricerca e sviluppo, per offrire una soluzione con elevate prestazioni, numerose funzionalità utili per la sicurezza urbana integrata e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Sunell Italia - Massimo Pagani, direttore commerciale
Leader indiscusso nel controllo della temperatura corporea è Sunell Italia, riferimento italiano ed europeo della casa madre di Shenzhen, in Cina. Con il direttore commerciale per l’Italia, Massimo Pagani, abbiamo parlato di queste rivoluzionarie telecamere che stanno conquistando anche il nostro Paese.
Tecnologia per la P.A. e per la sicurezza al servizio della tutela della salute pubblica e di strutture istituzionali e private: questo il tema conduttore dell’intervento di Pagani, attraverso la quadriennale esperienza nel rilevamento della temperatura corporea, utilizzando la tecnologia più avanzata di Sunell e con particolare riferimento a questi ultimi mesi caratterizzata dalla diffusione del Sars-Cov-2.
«Abbiamo installato le nostre telecamere in diversi centri direzionali e grandi aziende, tutte grosse strutture con un flusso di persone notevole, al pari di ambiti industriali (i più eclatanti Acciai Speciali Terni o Arcelormittal, ex Ilva). Realtà, come aeroporti, stazioni ferroviarie, Istituti bancari, postali, scuole, Università, ospedali con precise necessità e precondizioni: la visualizzazione e la misurazione accurata della temperatura a fronte di un flusso di accessi estremamente alto. La richiesta è in aumento continuo, dopo la seconda ondata di Covid-19, che ora porta anche chi non si era premunito a cercare di proteggersi. Sunell, oggi che la battaglia non è ancora finita, fornisce una risposta alle esigenze della Pubblica Amministrazione e della smart city tale da soddisfare efficacemente quelle che sono le più tradizionali esigenze di videosorveglianza, con tutta una serie di improvement (automatismi nella gestione del controllo) per una protezione della tutela della salute pubblica, oggi elemento centrale».
Data Protection - Gianluca Pomante, avvocato cassazionista
Nel 2018 è entrato in vigore il nuovo GDPR, per la tutela e la gestione dei dati personali, aspetto ancor più complesso nell’attuale momento storico, senza precedenti. Avvocato cassazionista ed esperto di Data Protection, Gianluca Pomante parla del complesso rapporto tra esigenze sanitarie, pubblica sicurezza e gestione dei dati personali, con particolare riferimento ai problemi giuridici legati all’utilizzo delle risorse tecnologiche. «Parliamo oggi di un’emergenza sanitaria che interessa tutta la popolazione mondiale e che in Italia sta creando non pochi problemi di gestione dei dati di soggetti contagiati o sospettati tali. Un’emergenza che ha inevitabilmente generato un conflitto tra le libertà individuali e gli interessi collettivi, cosa che fa sorgere spontaneo il quesito su fino a che punto possa l’intervento pubblico limitare la libertà dei cittadini e soprattutto tenerli sotto controllo e controllare i loro dati personali».
«Su questo - prosegue - sia il Garante della Privacy sia il Comitato Europeo per la Protezione dei dati hanno fornito precise indicazioni sulla proporzionalità dei provvedimenti, considerando le tecnologie di tracciamento come una grave interferenza nella vita privata, che non possono essere imposte senza il consenso del cittadino. Indispensabile in tal senso è la valutazione d’impatto, o Data Protection Impact Assessment secondo il Regolamento europeo, che serve a focalizzare l’attenzione degli Enti, titolari del trattamento, su quelli che possono essere i danni e le conseguenze per l’interessato nell’ipotesi in cui i dati sfuggano al controllo o non vengano gestiti in maniera corretta nel rispetto dei principi di trasparenza e proporzionalità».
Comune di Rozzano, Milano - Cristina Perazzolo, vicesindaco
Il terzo case study ci porta a Rozzano, Comune dell’hinterland milanese con incidenza criminale considerata “elevatissima”. Anche in questo caso le tecnologie di sicurezza e videosorveglianza hanno contribuito non poco a cambiare gli scenari, come ci testimonia la vicesindaco con delega alla Sicurezza, Cristina Perazzolo. «Rozzano è un Comune molto vasto, 43.000 gli abitanti, e consta di un centro cittadino estremamente popoloso e contornato da 6.000 alloggi Aler. In termini di sicurezza, analizzando le principali criticità del territorio, il reato più frequente è lo spaccio di stupefacenti soprattutto nel centro città e nei quartieri popolari, dove il tessuto sociale è spesso costituito da famiglie disgregate e con problemi economici e lavorativi. Vi sono poi fenomeni di microcriminalità con le zone maggiormente sensibili che ruotano attorno al quartiere popolare».
«Le priorità di intervento (250 telecamere, 3 lettura targhe e 23 fototrappole, utilizzate soprattutto a contrasto del rifiuto di ingombranti) sono state individuate con la nostra Polizia Locale e con l’Arma dei Carabinieri, in prossimità di luoghi sensibili per la presenza del malaffare e di strutture pubbliche, già oggetto di vandalismo, oltre che dei nodi stradali principali. Il risultato appare buono seppur soggetto a ulteriori miglioramenti che come Amministrazione via via stiamo implementando, a livello sia di controllo del territorio sia di indagini e supporto delle Forze dell’Ordine, con il progetto di una control room per un maggior emonitoraggio del sistema di videosorveglianza. In un’ottica finalizzata alla sicurezza urbana, elementi prioritari risultano quindi la tecnologia, la funzionalità, la performance, l’integrazione, la compatibilità con sistemi preesistenti o futuri e un prezzo concorrenziale».