POMPEI MIGLIORA LA SICUREZZA URBANA
Pompei (SA) può contare su un finanziamento di 150.000 euro per l’installazione di 19 telecamere di ultima generazione e sensori per migliorare la sicurezza, controllare il territorio e prevenire furti, rapine ed eventi di microcriminalità.
I luoghi selezionati per il posizionamento dei dispositivi sono parchi, piazze, parcheggi, scuole, vie d’accesso alla città, luoghi di culto e di valore storico.
LE TELECAMERE ARRIVANO A EBOLI
Anche Eboli (SA) avrà il proprio sistema di videosorveglianza: il Ministero dell’Interno ha infatti approvato un progetto che permetterà di installare 21 telecamere con finalità di controllo, situate tra vie di accesso, strade cittadine, rotatorie e incroci.
Dei dispositivi sopra indicati, 15 saranno di contesto e 6 di lettura targhe, per un budget totale di 150.000 euro. La rete verrà poi ulteriormente ampliata con altre 11 telecamere con intelligenza artificiale (per il controllo del corretto conferimento dei rifiuti), per cui la giunta ha già stanziato 30.000 euro.
CON GLI OCCHI (ELETTRONICI) AL MARE E AI BORGHI RESIDENZIALI
Il nuovo impianto di videosorveglianza di Noicattaro (BA), finanziato con 150.000 euro stanziati dal Ministero dell’Interno, coprirà le strade che portano al mare e ai borghi residenziali. Sono già monitorati invece le aree periferiche della città e il centro storico.
NUOVE TELECAMERE PER IL CENTRO URBANO E MARZAMEMI
Nel Comune di Pachino (SR), sono il centro urbano e l’area di Marzamemi a necessitare primariamente della videosorveglianza: un’esigenza che potrà essere soddisfatta grazie al finanziamento di 150.000 euro ottenuto dal Ministero dell’Interno.
INTEGRAZIONI A VANTAGGIO DELLA SICUREZZA
I sindaci di Piacenza e Castel San Giovanni (PC), a nome della provincia, con il commissario della Camera di Commercio hanno assistito alla sottoscrizione del protocollo per la videosorveglianza antirapina da parte dei presidenti di Unione Commercianti di Piacenza - Confcommercio Imprese per l’Italia e Confesercenti Piacenza. Il documento va ad attuare il protocollo d’intesa nazionale siglato tra il Ministero dell’Interno e i presidenti nazionali delle stesse associazioni di categoria. Sarà dunque possibile integrare i sistemi di teleallarme antirapina degli esercizi commerciali con le centrali e sale operative delle forze di polizia.