Le centrali antintrusione Prime di Inim abbinano sicurezza e domotica, controllo degli spazi e comfort. Proiettate nel futuro soddisfano qualunque necessità grazie alle evoluzioni già pianificate come quella di luglio (3.0)
I sistemi antintrusione di nuova generazione sono distanti anni luce da quelli installati fino a pochi anni fa, dove le uniche funzioni a disposizione erano quelle di attivare o disattivare la protezione generale o delle singole zone, impostare i codici di accesso e configurare i sensori e i rilevatori presenti nell’impianto. La diffusione a macchia d’olio degli impianti domotici unita al grande apprezzamento da parte degli utenti, ha convinto molti produttori di sistemi antintrusione a proporre soluzioni integrate, flessibili e di facile utilizzo, che uniscono sia la componente sicurezza che quella domotica. Un solo dispositivo, quasi sempre lo smartphone o il telecomando, una sola app e un menu touch per gestire le protezioni e gli allarmi, automatizzare l’illuminazione e la climatizzazione, le tapparelle o le tende da sole, gestire da remoto l’apertura di portoni e cancelli.
Considerato che i mondi dell’antintrusione e della domotica viaggiano sempre più spesso su binari convergenti ma a velocità differenti, per ridurre al minimo il rischio di obsolescenza e trovarsi tra qualche anno, per esempio, con un antifurto ancora moderno e un sistema domotico ormai vecchio, è fondamentale scegliere le piattaforme software e hardware all’avanguardia, potenti e flessibili, capaci di esaudire le necessità attuali della clientela ma anche quelle future grazie a evoluzioni già in parte pianificate.
Esattamente come la piattaforma Prime di Inim Electronics, azienda marchigiana che dal 2005 progetta e costruisce sistemi di sicurezza attiva per il mondo industriale, commerciale e il settore privato.
Cinque versioni per ogni necessità, da 10 a 30 aree
Le centrali Inim Prime sono disponibili in 4 versioni (60S, 60L, 120L e 240L) per applicazioni residenziali, specie di fascia medio-alta, commerciali e industriali. A luglio è previsto il lancio di un quinto modello (500L).
Oltre alle funzioni standard delle altre centrali antintrusione, troviamo diverse funzioni di automazione, come inserimenti e disinserimenti programmati, cronotermostati, attivazione e disattivazione di uscite, la gestione di scenari antintrusione e domotici, di tapparelle e motorizzazioni, di luci e carichi a 230Vac con dimmerazione.
Il numero della versione identifica la disponibilità massima di terminali cablati e via radio mentre la lettera (S o L) indica le dimensioni del contenitore, rispettivamente piccolo o grande. Caratteristiche comuni a tutte le versioni sono le interfacce LAN e USB integrate, la compatibilità con le periferiche I-BUS Inim (come il ricetrasmettitore bidirezionale Air2-BS200 in banda 868 MHz per i dispositivi wireless), la conformità alle norme EN50131-6 e EN50131-3 grado 3, i 10 terminali a bordo configurabili come ingresso/uscita, il relè, le uscite open-collector e 12V (2) programmabili, la comunicazione digitale SIA-IP integrata, gli alloggiamenti per espansioni Flex5 e comunicatore Nexus all’interno del contenitore, le funzioni di autoapprendimento periferiche sull’I-Bus e bilanciamento delle zone, la matrice di generazione azioni basata su eventi, il firmware aggiornabile in modalità sicura, il menu utente guidato in caso di allarme.
Le centrali Prime 60S/60L possono gestire fino a 10 aree, un massimo di 10 tastiere Joy, Concept, Alien/S, Alien/G e Aria HG, 20 lettori di prossimità nBy, 20 ricetrasmettitori Air2, 60 contatti magnetici, rilevatori IR/DT e di fumo, 100 radiochiavi, 50 codici utente, 30 scenari di inserimento e 100 tag/card di prossimità. Con il modello 120L le aree gestibili salgono a 20, le tastiere a 15, i lettori di prossimità e gli rtx Air2 a 30, i contatti e i rilevatori a 120, i tag/card e le radiochiavi a 150. Il modello 240L condivide con il 120L lo stesso contenitore differenziandosi per il numero di aree gestibili (30), contatti magnetici e rilevatori (240), eventi programmabili con gestione di timer e contatori (60) e scenari di inserimento (50). Il nuovo modello 500L, disponibile da luglio, supporta un numero massimo di 500 terminali, codici utente e tag/card.
Inim Cloud con scheda di rete on-board
Tutte le centrali Prime vengono gestite nativamente dal cloud proprietario di Inim utilizzando la scheda di rete on-board. È sufficiente collegare la mainboard al modem/router DSL per raggiungere automaticamente il cloud e beneficiare dei servizi aggiuntivi concepiti sia per l’installatore sia per l’utente finale.
Quello principale è l’accesso web che permette il controllo da remoto o locale dell’impianto attraverso un qualsiasi browser supportato.
Le app dedicate all’installatore (InimTech Security) e all’utente finale (Alien Mobile e InimHome), tutte compatibili con iOS e Android, forniscono notifiche push con contenuti diversificati a seconda del profilo e, per il solo installatore, anche la geolocalizzazione delle centrali e dei guasti.
Oltre alla connettività LAN, le centrali Prime supportano gli standard GSM/GPRS, sia per la connessione al cloud sia per le tradizionali segnalazioni (chiamate telefoniche, SMS), e integrano l’interfaccia PSTN per chiamate vocali anche alle stazioni di vigilanza. È prevista anche la trasmissione contemporanea degli eventi su cloud e altri canali disponibili (PSTN, GSM, ecc.). Per quanto riguarda la programmazione e la gestione via LAN e USB, da locale o remoto, i soli installatori “identificati” (registrati sul sito Inim e legati a un solo distributore autorizzato di zona) hanno anche la possibilità di utilizzare il menu guidato testuale e il software dedicato Prime/STUDIO. Quest’ultimo consente la programmazione multipla di oggetti quando si hanno molti parametri identici: dopo aver selezionato zone, codici, aree ed eventi si possono programmare simultaneamente tutti i parametri comuni. Per ciascun oggetto viene offerta la possibilità di accedere direttamente alla programmazione degli eventi che esso può generare e, allo stesso modo, tornare direttamente all’oggetto che si stava programmando.
È possibile anche osservare in tempo reale lo stato delle zone, delle aree e delle uscite, il livello del segnale, la rete, lo stato di carica della batteria e il livello del disturbo per i dispositivi GSM e i sottosistemi via radio, gli eventuali guasti presenti e la tensione di alimentazione di tutte le periferiche, salvare ogni singolo impianto nel proprio spazio cloud per recuperarlo in qualsiasi momento e luogo.
Scheda Prime/LAN opzionale con webserver e video verifica ONVIF
La scheda opzionale PrimeLAN con installazione plug&play (a innesto) amplia le funzionalità connesse anche senza bisogno di ricorrere al cloud. Per esempio è possibile inviare mail dettagliate per ogni singolo evento, complete di eventuale “allegato” (contenuto in una SD card) nel corpo del messaggio, immagini di pre/post trigger, link a siti o dispositivi IP come per esempio gli NVR oppure le webcam.
PrimeLAN genera anche mappe grafiche interattive consentendo il controllo e l’interazione con il sistema, operando direttamente su planimetrie complete di icone attive per il controllo di qualsiasi attivazione o comando remoto. Sono supportati inoltre lo streaming JPEG e MJPEG provenienti da preset di telecamere IP ONVIF per la video verifica e la funzione PTZ remota per telecamere brandeggiabili.
Nuova versione 3.0 ancora più performante e “domotics-friendly”
A partire da luglio, Inim lancerà la nuova versione 3.0 delle centrali Prime con opzioni aggiuntive e migliorate, oltre a nuovi dispositivi supportati solo dalla nuova release e concepiti per ampliare in particolare le funzionalità domotiche.
Per tutti i modelli Prime sono previste nuove modalità di indirizzamento per le periferiche mediante l’uso di un unico pulsante e la configurazione di un massimo di 100 espansioni Flex5.
Gli ingegneri marchigiani hanno inoltre incrementato il numero di scenari di uscita per soddisfare le esigenze di gestione domotica delle installazioni e introdotto gli ingressi virtuali per creare automatismi senza l’obbligo di usare terminali fisici.
L’integrazione con sistemi KNX attraverso la scheda PrimeLAN è stata ulteriormente potenziata mentre la nuova app utente InimHome propone un’interfaccia completamente rinnovata per un’immediata lettura dello stato delle varie centrali Inim e il collegamento via cloud e peer-to-peer. InimHome permette anche di collegare eventi di allarme a telecamere IP per la video verifica in tempo reale, abilitare e disabilitare la visualizzazione degli elementi del sistema, creare liste personalizzate di comandi, sfruttare l’autenticazione biometrica (se disponibile sullo smartphone) e visualizzare l’intera configurazione d’impianto.
Sono previsti anche nuovi dispositivi come ProbeH/TH, la sonda di temperatura su BUS dotata di 1 terminale e aggancio su standard Keystone per i tradizionali interruttori della luce, con funzioni di un vero termostato, configurabile (fino a un massimo di 15) e gestibile da tastiere, app e cloud.
La scheda domotica Flex2R/2T, progettata per il controllo totale delle tapparelle motorizzate e delle veneziane (anche aperture e chiusure parziali), può gestire anche i punti luce comandati dalla centrale stessa e da pulsanti collegabili direttamente al dispositivo con 2 relè e 2 terminali.
Da segnalare anche il nuovo lettore nBy/K RFID con attacco standard Keystone e terminale I/O per il collegamento di un rivelatore o di un’uscita di comando; il modulo di espansione Flex5/R su BUS con 5 uscite relè alloggiato in contenitore per barra DIN 5 moduli e in grado di pilotare carichi sotto tensione di rete; la scheda Prime/wi-fi per abilitare la connettività wireless in alternativa alla LAN e semplificare il cablaggio della centrale; la sirena da interno via radio Smarty/W. A breve saranno lanciati anche i nuovi radiocomandi con hardware RF più performante e la possibilità di programmare fino a 8 comandi al posto degli attuali 4.
IN SINTESI
• Cinque versioni per qualsiasi esigenza e tipologia di installazione
• Da 10 a 500 terminali e da 10 a 30 aree
• 10 terminali a bordo centrale configurabili come ingresso/uscita
• Fino a 4.000 eventi in memoria
• Gestione simultanea di periferiche cablate e via radio (con RTX Air2)
• Piena compatibilità con le periferiche I-BUS Inim esistenti
• Funzioni domotiche avanzate (inserimenti e disinserimenti programmati, cronotermostati, attivazione e disattivazione di uscite, gestione scenari antintrusione e domotici, tapparelle e motorizzazioni, luci e carichi con dimmerazione)
• Interfacce LAN e USB integrate
• Comunicazione digitale SIA-IP integrata
• Funzioni di autoapprendimento periferiche I-BUS e bilanciamento zone
• Predisposizione interna su slot per moduli PrimeLAN e SmartLogos
• Controllo e programmazione locali/remoti via browser e app (Inim Cloud e peer-to-peer)
• Nuovi dispositivi e versione 3.0 disponibili da luglio