In transizione verso sistemi ibridi

sicurezza fisica
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Secondo l’ultima ricerca sullo stato della sicurezza fisica di Genetec, che ha interpellato oltre 5.500 professionisti, l’interesse per il cloud è in crescita: il 44% delle aziende utenti finali (rispetto al 24% dello scorso anno) impiega architetture che combinano soluzioni on premise e cloud-based.

Sicurezza informatica e sicurezza fisica sono sempre più vicine e collaborative in azienda: diminuiscono in particolare i timori legati alle soluzioni cloud, che anzi risultano sempre più tra quelle preferite da parte delle aziende, per un futuro che appare ibrido.

Sono questi, in sintesi, i trend che emergono dal nuovo rapporto sullo stato della sicurezza fisica di Genetec, raccolti attraverso un’indagine svolta presso oltre 5.500 professionisti del settore - tra cui anche partner di canale e personale specializzato in tutto il mondo, dalle Americhe all’Asia, dal Medio Oriente alla Nuova Zelanda, dall’Africa all’Europa.

Picco di interesse per le soluzioni cloud

Quello dell’interesse crescente per le soluzioni cloud è un trend decennale, che però oggi sta accelerando in maniera significativa: il 44% dei professionisti delle aziende utenti finali (erano il 24% solo lo scorso anno) ha infatti dichiarato che oltre il 25% delle proprie con figurazioni di sicurezza fisica è nel cloud o impiega una combinazione tra cloud e on premise.

Si tratta di uno strumento che cresce perché è aumentata la fiducia: il timore di rischi legati alla sicurezza informatica, che nel 2022 era al primo posto tra le ragioni che dissuadevano dall’adozione di soluzioni cloud, è adesso al sesto posto, indice di come i fornitori si siano mossi bene proponendo soluzioni credibili.

Positive anche le valutazioni dei system integrator: il 74% prevede per il 2024 una crescita delle soluzioni cloud per la sicurezza, che in generale propone e fornisce quando richieste dal cliente.

Lavoro di squadra

L’aumento della complessità e delle minacce ha spinto anche la crescente integrazione tra le squadre aziendali IT e quelle di sicurezza fisica, per cui il 55% dei professionisti impiegati in azienda dichiara che oggi gli uffici IT hanno accesso ai dati di sicurezza: una collaborazione destinata a crescere insieme alla tecnologia e all’uso crescente di servizi di accesso remoto e da reti esterne.

In generale, la preoccupazione verso la cybersecurity è sempre alta: il 31% dei professionisti aziendali ha dichiarato che la propria azienda è stata vittima di attacchi informatici nel 2023, mentre il 42% delle aziende ha aumentato l’adozione di strumenti di cybersecurity nei propri ambienti di sicurezza fisica in risposta alle minacce informatiche. L’attenzione coordinata di più dipartimenti potrebbe portare più risorse a questo settore.

Ibrido: il meglio di cloud e on premise

ll 60% degli intervistati punta su soluzioni di sicurezza ibride che combinano cloud e on premise. Si tratta di una strategia implementata già dal 15% delle aziende utenti finali (in significativo aumento rispetto al 4% dello scorso anno), che archiviano i dati di videosorveglianza sia in locale sia nel cloud.

Questo approccio ibrido ha il vantaggio di unire la potenza del cloud all’infrastruttura locale, in una formula flessibile che permette alle aziende di adottare la miglior soluzione di sicurezza in base ai cambiamenti. L’applicazione di innovazioni tecnologiche negli ambienti di sicurezza fisica permette anche di migliorare le soluzioni di sicurezza tradizionali: la tendenza in quest’ambito punta su tecnologie come strumenti di cybersecurity, strumenti per la visualizzazione dei dati e gestione delle prove digitali.

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