G7 dei Garanti: focus su trasferimento dati e intelligenza artificiale

Le Autorità per la protezione dei dati e la privacy dei paesi membri del G7 - © (c) Uwe Völkner / bundesfoto

Le Autorità per la protezione dei dati e la privacy dei paesi membri del G7 si sono incontrate lo scorso settembre per discutere delle attuali questioni normative e tecnologiche degli sviluppi nel contesto del "Data Free Flows with Trust (DFFT).  Per il Garante italiano ha partecipato la Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni.

L'incontro del G7 dei Garanti si è svolto lo scorso settembre per discutere delle attuali questioni normative e tecnologiche degli sviluppi nel contesto del "Data Free Flows with Trust (DFFT). Il vertice ha avuto come scopo anche quello di condividere le conoscenze sulle prospettive di "spazi di dati internazionali", che rappresentano un approccio emergente alla condivisione di dati affidabile e volontaria all'interno e tra organizzazioni e settori, sia a livello nazionale che internazionale, per sostenere l'innovazione nel mondo accademico, nell'industria e nel settore pubblico.

G7 dei Garanti, i temi trattati

I temi discussi nel vertice hanno riguardato, in particolare,  gli strumenti per il trasferimento internazionale dei dati, inclusa la certificazione; le tecnologie di miglioramento della privacy (PET); gli standard di anonimizzazione; il rafforzamento dei principi di minimizzazione dei dati per affrontare le sfide della sorveglianza commerciale; il ruolo delle Autorità di protezione dati nella definizione e nella promozione di un modello etico e culturale per la governance dell'Intelligenza Artificale (IA).

Il contributo del Garante italiano: necessario un modello etico per la governance dell'IA

Il Garante italiano, rappresentato all'evento dalla Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni, ha proposto che le Autorità per la protezione dei dati e la privacy del G7, in quanto gruppo di Autorità dei sette sistemi socio-economici più importanti al mondo, indicassero un modello etico e culturale distintivo per la governance dell'IA.  E ha chiesto che nel documento finale dei lavori del G7 venisse inserito “il rifiuto di un uso indiscriminato dell'IA applicata ai dati personali che porti a forme di sorveglianza massiva con l'evidente scopo di controllare e manipolare i comportamenti degli individui a partire dai dati personali, raccolti, analizzati e incrociati in grandi quantità, varietà e velocità”.

Il documento finale propone anche la costruzione di un'alternativa virtuosa all'uso dell'IA da parte delle autorità pubbliche che tenga conto dei valori e dei principi dello Stato di diritto e del governo democratico a cui tutti ci riferiamo.

Sulla base dei risultati della riunione della tavola rotonda e delle riunioni dei gruppi di lavoro sulla cooperazione e la tecnologia per l'applicazione nel 2022, i Garanti dei paesi del G7 continueranno a impegnarsi con l'obiettivo di sviluppare un piano d'azione e preparare i prossimi incontri, che saranno svolti sotto la presidenza dell’Autorità garante giapponese (PPC) nel 2023.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome