Dal 2005 Giorgio Lapi, direttore vendite, e Marco Menichini, responsabile tecnico, sono soci di A3 Elettronica, il cui ambito di lavoro spazia dall’impianto di allarme alle protezioni a livello bancario e militare.
A3 Elettronica nasce a Pisa nei primi anni ‘80 dai due soci fondatori Luciano e Maurizio Gabbrielli. La loro esperienza, maturata in aziende leader del settore, viene fatta confluire in un progetto incentrato sulla sicurezza elettronica, che nel corso dei 40 anni di attività è cresciuto fino ad arrivare a gestire qualsiasi tipo di richiesta: dal semplice impianto di allarme, fino alle protezioni a livello bancario e militare.
Abbiamo intervistato il direttore vendite Giorgio Lapi - che, con il responsabile tecnico Marco Menichini, ha rilevato completamente l’azienda dai fondatori - per capire cosa voglia dire, per loro, lavorare nel settore della sicurezza.
A quando risale l’arrivo in A3 Elettronica?
«A fine ’94 sono entrato in azienda come responsabile commerciale, con alle spalle una collaborazione con la polizia privata durante cui mi sono occupato del solo settore sicurezza elettronica. Ho collaborato come commerciale esterno fino al 2005, quando sono entrato in società con Marco Menichini e i fratelli Gabbrielli che, avendo avuto modo di lavorare in grosse aziende a livello nazionale, sono stati in grado di trasferirmi tutto il loro know-how. Poiché la cultura non è un fattore di solo imprinting, ho continuato ad aggiornarmi con corsi specifici sia sulle tecnologie sia sulle normative di riferimento. A oggi posso dire di aver superato ben più di 50 esami».
Di cosa si occupa A3 Elettronica?
«Ci occupiamo di progettazione, realizzazione e assistenza per sistemi di antifurto, sistemi di allarme perimetrali e sistemi di human detection con videoanalisi neurale. Le nostre aree di competenza includono TVCC e controllo accessi, rilevazione fumi e gas fino ad arrivare a building e home automation».
Quali sono i punti di forza dell'azienda?
«Il nostro fiore all’occhiello è indubbiamente l’assistenza - H24, 365 giorni l’anno - e l’attenzione al cliente. Da sempre siamo convinti che, terminata l’installazione, il nostro lavoro è appena cominciato. È da quel momento, infatti, che si misura la professionalità e l’attenzione di un’azienda».
Di quali realizzazioni siete più orgogliosi?
«Sono molti i lavori che ci hanno dato grande soddisfazione, a volte per l’importanza del sito da proteggere, in altri casi per l’entità del sistema. Sicuramente quella che ci rende più fieri è stata l’installazione dell’impianto di videosorveglianza per il Duomo di Pisa (in piazza dei Miracoli) contro potenziali attentati terroristici, realizzato con una dorsale in fibra ottica 20 anni fa.

Oggi la soddisfazione più grande è quella di essere al servizio del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti Col Moschin e del Comando delle Forze Speciali. Sapere di poter essere loro utili è sicuramente motivo di orgoglio».
Quali certificazioni possedete?
«Siamo un’azienda seria e affidabile, che da più di 25 anni utilizza i metodi della normativa ISO 9000 per la schedulazione di tutti i processi. In 40 anni di attività, A3 Elettronica ha installato oltre 2000 impianti nel rigoroso rispetto delle norme CEI. Siamo in possesso delle seguenti certificazioni: telecomunicazioni con attestato di 2° livello; OS 30; OG5; Avigilon 2° livello. Il nostro team riunisce installatori qualificati, la cui formazione è costante».
Quali consigli puoi dare a chi vuole intraprendere questa professione?
«Nella mia esperienza, l’aspetto più importante è la dinamicità, intesa come essere sempre in movimento, contro la staticità. L’idea di utilizzare le proprie conoscenze e competenze per trovare il prodotto e la soluzione più giusta per il cliente finale rende sempre la giornata soddisfacente. Bisogna sempre coltivare la voglia di trovare soluzioni che all’apparenza possono sembrare impossibili, per poi realizzarle, e riuscire a fornire al cliente non un sistema ma il suo sistema di sicurezza».
Una vita nel segno della sicurezza
Parla Marco Menichini, responsabile tecnico
«Dopo una formazione tecnica e un diploma in telecomunicazioni, ho prestato servizio nell’Arma come assistente tecnico delle comunicazioni presso il laboratorio trasmissioni dei carabinieri. Al congedo mi è rimasto il chiodo fisso della protezione anticrimine e ho trovato nel mondo della sicurezza la possibilità di fare un lavoro che mi piace, fondendo questa mia curiosità e i miei studi per lo sviluppo di sistemi.
Sono stato tra i primi dipendenti di A3 Elettronica e, grazie ai fratelli Gabbrielli, ho imparato a conoscere e apprezzare questo mondo. Nonostante dopo alcuni anni io sia andato a lavorare per una grande azienda nazionale e abbia poi aperto per mio conto un’azienda di sicurezza, il rapporto di rispetto reciproco con chi mi ha di fatto insegnato il mestiere è rimasto intatto e, dopo aver collaborato con loro per alcuni anni, sono entrato in società nel 2005, fino a rilevarla completamente insieme a Giorgio».