Come raggiungere da remoto più oggetti o impianti contemporaneamente? Le principali problematiche e, soprattutto, le soluzioni per consentire agli installatori di operare da remoto, quindi senza necessariamente prevedere interventi presso la sede del cliente, risparmiando così in termini sia di costi sia di tempo
Ogni impianto tecnologico ormai presuppone di essere raggiunto da remoto: sia dall’utente finale, che ormai pretende di comandare tutto tramite smartphone e tablet, sia dall’installatore che grazie alla gestione da remoto può facilmente risolvere problematiche che prima prevedevano necessariamente un intervento nella sede del cliente, con conseguente perdita di tempo.
Tuttavia, rendere raggiungibili tutti questi impianti non è semplice: la procedura classica di apertura porte non è sempre facile e a volte non è nemmeno utile, perché spesso gli operatori che forniscono connettività non forniscono IP pubblico se non a fronte del pagamento di elevati corrispettivi mensili.
Sono molti i costruttori di sistemi di allarme e di sistemi di videosorveglianza che hanno ovviato a questo problema con risorse che ricadono tutte sotto il generico nome di “cloud”, tuttavia anche queste non sono esenti da problematiche. Basti pensare, per esempio, all’utilizzo in grandi strutture commerciali e industriali, dove sicuramente un bravo IT manager non ne permetterà mai il funzionamento.
Il cloud di un DVR, inoltre, non permetterà di raggiungere da remoto anche l’impianto di allarme presente nella stessa rete. Così, l’installatore dovrà districarsi fra svariati account e password per tutti i suoi sistemi.
La soluzione: VPN - Virtual Private Network
Il metodo più sicuro nonché universale per “mettere online” apparati di rete anche di natura e marca diverse è sicuramente la VPN, acronimo di “Virtual Private Network”.
La VPN è una infrastruttura di rete che genera un tunnel sicuro e criptato fra un server e un client, permettendo al cliente di lavorare da remoto come se si trovasse nella propria abitazione o nel proprio ufficio. Installando un router che gestisca il servizio VPN server a casa del cliente e con poche altre configurazioni sarà possibile - con un qualsiasi smartphone - connettersi a esso tramite questo tunnel sicuro e raggiungere i dispositivi da controllare da remoto utilizzando il loro indirizzo di rete interno che, per un estraneo, sono irraggiungibili nonché sconosciuti.
Questa modalità server, tuttavia, oltre a presupporre un minimo di conoscenza da parte dell’installatore in tema di infrastrutture di rete, impone che - lato server - ci sia un IP pubblico (almeno dinamico) perché i client (in questo caso gli smartphone dei clienti) dovranno puntare verso di esso.
VPN preconfigurata, l’alternativa
Esistono però diverse aziende sul mercato che hanno messo in commercio soluzioni con VPN preconfigurate: a casa del cliente viene installato un hardware che fa da client VPN e che con qualsiasi tipo di connessione è in grado di collegarsi al server (che a questo punto viene gestito da chi vende questo prodotto), permettendo di pubblicare in rete qualsiasi dispositivo con pochissime configurazioni da fare solo ed esclusivamente sugli impianti che vanno messi online.
I vantaggi di questa soluzione, oltre alla semplicità e alla rapidità di esecuzione, risiedono nella flessibilità: con un solo hardware si potranno mettere in rete impianti diversi di marche diverse e concezione diversa, raggiungendo tutti a un unico indirizzo IP pubblico statico semplicemente diversificando le porte.
Soluzioni VPN di questo tipo semplificano la vita dell’installatore salvaguardando sia la privacy sia la velocità di esecuzione della parte di configurazione.