Videosorveglianza anche senza fili

telecamere wireless

Il cablaggio delle telecamere rimane tuttora un elemento di forte condizionamento nella realizzazione di un impianto di sicurezza. Creare e ricavare i giusti passaggi, predisporre le derivazioni e posare i cavi può richiedere molto tempo e denaro, ma esistono soluzioni per rendere le telecamere “fully wireless”.

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I pannelli solari per telecamere wireless da esterno sono utili per incrementare l’autonomia delle batterie o mantenerle sempre cariche. Devono però ricevere direttamente la luce del sole per gran parte della giornata

Le tecnologie wireless - come la trasmissione in radiofrequenza a 434 o 868 MHz o la connessione in Bluetooth e/o in Wi- Fi - sono sempre più integrate negli impianti di sicurezza, sia per il controllo degli accessi che per l’antintrusione. Quasi tutte le centrali antintrusione sono ormai predisposte per il collegamento senza fili di rilevatori, sensori, sirene e altri dispositivi, con grandi vantaggi in termini di tempo/costo di installazione e zero rischi per la sicurezza grazie a sofisticate tecnologie anti-intercettazione che impediscono l’oscuramento e il sabotaggio dell’impianto.

Le batterie presenti nei dispositivi wireless non fanno assolutamente rimpiangere il tradizionale cavo di alimentazione a 12 Vcc proveniente dalla centrale, perché durano tanto (da 6 mesi a oltre 2 anni) e la loro sostituzione incide solo marginalmente sui costi di gestione. Per quanto riguarda la videosorveglianza, invece, il discorso si fa molto più complicato e articolato per via di molteplici fattori i gioco.

Consumi energetici e autonomia delle batterie

Le telecamere di videosorveglianza, a differenza dei sensori di un impianto antintrusione, rimangono attive H24 e non vanno quasi mai in stand-by. Questo significa che consumano più energia, soprattutto di notte con l’accensione dell’illuminatore IR. Sofisticate soluzioni per il risparmio energetico - come l’accensione dei dispositivi solo in caso di rilevamento di movimenti e i pannelli solari opzionali per i modelli da esterno - permettono di estendere la vita delle batterie fino a 6-12 mesi senza bisogno di sostituirle o ricaricarle.

Esistono poi telecamere wireless per il mercato consumer (Arlo, Blink e poche altre), che forniscono prestazioni simili a quelle dei modelli professionali, grazie ai sensori Full HD, 2K, 4K (fino a 8 megapixel), agli illuminatori integrati (IR e luce Led bianca), alla resistenza a polvere, pioggia, caldo, freddo e raggi UV (nel caso, per esempio, dei dispositivi con certificazione IP65) e alle funzioni di analisi video.

Tuttavia, dal momento che queste telecamere operano quasi sempre in un sistema proprietario chiuso (cloud, app ecc.) senza supportare il protocollo ONVIF, diventa difficile se non impossibile interfacciarle con i sistemi di videosorveglianza IP già esistenti. È invece possibile valutare eventuali upgrade e modifiche all’impianto grazie all’installazione “plug&play”.

Telecamere wireless e Wi-Fi: attenti alle distanze

Un altro problema da affrontare e risolvere è quello della trasmissione dei segnali audio/video. Quando la videosorveglianza è limitata al perimetro dell’abitazione, ovvero le telecamere sono installate sui muri esterni (balconi, ingressi, facciate ecc.), le distanze in gioco sono praticamente le stesse di un impianto antintrusione e le coperture richieste sono simili a quelle delle reti Wi-Fi.

Il discorso si complica quando le telecamere wireless di videosorveglianza sono installate anche in luoghi esterni e lontani, per esempio in giardini, garage, tettoie, dépendance ecc. In questi casi, la connessione Wi-Fi mostra tutti i suoi limiti, la progettazione dell’impianto si complica ed è necessario trovare soluzioni differenti o integrative. In alcuni casi è sufficiente installare uno o più dispositivi di amplificazione del segnale Wi-Fi, come extender, repeater oppure veri e propri access point da esterno, capaci di ampliare la portata della rete Wi-Fi in qualsiasi banda (b/g/n/ ac) anche per diversi chilometri.

Un’altra soluzione interessante sono gli extender/ router “mesh” (a maglia) composti da due o più unità ricetrasmittenti e in grado di coprire grandi superfici (fino a 800-1000 m2) anche su più livelli (ville, uffici ecc.) grazie alla ramificazione del segnale, così da annullare totalmente le zone d’ombra.

Intercettazione, sabotaggio e furto delle telecamere

I rischi di intercettazione e sabotaggio del collegamento Wi-Fi sono ridotti al minimo solo quando le telecamere wireless rispettano i protocolli di sicurezza (SSL a 128 bit, AES-128, TSL, autenticazione a due fattori ecc.). La resistenza agli attacchi hacker migliora anche con l’uso di password complesse, articolate (con lettere maiuscole e minuscole, numeri e simboli intervallati tra loro) e cambiate frequentemente.

Per quanto riguarda invece i rischi di sabotaggio fisico e furto, le telecamere wireless necessitano di qualche attenzione in più rispetto alle telecamere IP wired. Alcune telecamere wireless a batteria sono infatti dotate di un aggancio magnetico che facilita il lavoro di posizionamento (bastano pochi secondi per forare la parete e fissare il supporto), ma anche lo spostamento (per cambiare inquadratura) e il furto da parte di un malintenzionato.

In questo caso, è importante trovare una posizione difficilmente raggiungibile senza l’ausilio di sedie o scale (per esempio, a un’altezza superiore a 2,5 metri) e utilizzare gli appositi supporti di sicurezza con chiave di blocco antifurto, almeno per le zone più a rischio come balconi a piano terra e ingressi.

App, cloud e funzioni extra

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La quasi totalità delle telecamere
wireless richiede l’utilizzo di un’app
e di un servizio cloud (in aggiunta o
alternativa all’Edge Storage via SD) per la configurazione, la visione, la registrazione e le notifiche

La stragrande maggioranza delle telecamere di videosorveglianza “fully wireless” si può controllare via app (iOS e Android) e registra su micro- SD (Edge Storage) e/o su cloud proprietari. È però altamente improbabile che siano dispositivi in grado di supportare il profilo ONVIF per la gestione tramite NVR e PC o per l’integrazione con altre telecamere e sistemi di videosorveglianza IP.

Alcune telecamere wireless (per esempio, Arlo con Verisure) supportano anche i servizi di telegestione e telecontrollo, garantendo il col legamento con la centrale operativa attiva H24, funzioni SOS e antipanico con pronto intervento delle guardie giurate, installazione e manutenzione definite secondo piani di abbonamento flessibili e personalizzabili.

Tra le funzioni extra disponibili, inoltre, su alcune telecamere wireless sono presenti il faro a Led multifunzione (per illuminazione notturna, così da migliorare la qualità ambientale delle riprese con motion detection via PIR o analisi video) e la sirena integrata (mini-antifurto) che segnala eventuali manomissioni e la presenza di persone sospette.

Considerazioni finali

I sistemi di videosorveglianza wireless hanno ormai raggiunto lo stesso livello di sicurezza, affidabilità e prestazioni degli impianti cablati, ma con un netto vantaggio in termini di tempi e costi d’installazione. In alcuni casi rappresentano addirittura l’unica soluzione possibile per la videosorveglianza di abitazioni, uffici e negozi.

Esistono però situazioni dove i sistemi cablati sono assolutamente da preferire e mai da escludere a priori, anche quando la posa dei cavi appare irrealizzabile o eccessivamente onerosa. A parità di prestazioni e funzionalità, le telecamere wireless sono più costose di quelle cablate, non solo in termini di acquisto iniziale ma anche di gestione (batterie) e di servizi cloud (a pagamento). Inoltre, non possono offrire le dotazioni di telecamere pro di alto livello, quali PTZ, ottiche fish-eye o multi-sensore.

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Le telecamere wired con tecnologia PoE possono funzionare con il solo cavo Cat. x per i segnali (audio/ video/dati) e l’alimentazione, così da semplificare i cablaggi anche su lunghe distanze

Grazie alla tecnologia PoE, la quasi totalità delle telecamere IP wired richiede ormai un solo cavo per trasportare sia il flusso dati digitale (audio, video, controllo ecc.) sia l’alimentazione. Inoltre, i cavi Cat. x possono viaggiare ovunque (a vista, in corrugati murati e interrati, in canaline esterne) e su grandi distanze (100-300 metri). Rimangono quindi una soluzione con un elevato rapporto costo/ beneficio per la maggior parte degli impianti di videosorveglianza professionali.

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