Da analogico a IP, più sicurezza per il patrimonio culturale

telecamere IP Panasonic

Il Museo Diocesano Hofburg di Bressanone ha rinnovato il proprio impianto di videosorveglianza, scegliendo soluzioni tecnologiche all’avanguardia, in grado di restituire al meglio le immagini delle storiche opere d’arte presenti nella struttura.

Il Museo Diocesano Hofburg di Bressanone (BZ), ospitato nella sede del Palazzo Vescovile di Bolzano, ha attuato negli ultimi anni una serie di interventi di ristrutturazione e adeguamento alle normative nazionali, tra cui il rinnovo dell’impianto di videosorveglianza attraverso la sostituzione delle telecamere analogiche presenti con telecamere IP. Obiettivo dell’intervento, realizzato dal system integrator bolzanino NICOM Securalarm, è stato ammodernare e rendere più efficiente la videosorveglianza, adottando soluzioni in grado di offrire una qualità delle immagini al passo con l’evoluzione del settore.

Il contesto dell'intervento

Fondato nel 1901 per iniziativa del Diözesanmuseum-Verein-Brixen allo scopo principale di contrastare la deportazione delle opere d’arte ecclesiastiche e creare un degno luogo di deposito per oggetti caduti in disuso, il Museo Diocesano Hofburg di Bressanone svolgeva anche funzione formativa a supporto di teologi, clero diocesano e artisti dell’epoca. Inizialmente ospitato in una sala del Palazzo Vescovile Hofburg, per esigenze di spazio nel 1907 fu trasferito presso il chiostro.

Negli anni successivi, la rapida crescita della collezione richiese l’ampliamento dell’edificio e quindi la riorganizzazione dell’esposizione delle opere d’arte. Infine, il trasferimento della sede vescovile a Bolzano nel 1973 ha rappresentato un’occasione unica per utilizzare il Palazzo Vescovile come sede definitiva del Museo Diocesano. Le sale sono state così gradualmente adattate alle esigenze del luogo, che oggi ospita - nelle oltre 70 suggestive sale espositive - una collezione di opere d’arte di altissimo pregio. Il museo del Presepe insieme a una ricca offerta di mostre temporanee e di eventi organizzati all’interno del Palazzo e nel cortile antistante, impreziosisce ulteriormente l’offerta artistica e culturale del luogo.

Garanti della sicurezza

Peter Schwienbacher, direttore del Museo Hofberg
Peter Schwienbacher, direttore del Museo Hofberg di Bressanone

«La direzione del Museo Hofburg – spiega il direttore Peter Schwienbacher – pone da sempre molta attenzione alla sicurezza. Accogliamo una media di 40.000 visitatori l’anno. Garantire la sicurezza di persone e opere è quindi un dovere di cui sentiamo una forte responsabilità». Ogni sala, ogni spazio e ogni singola opera d’arte del Museo ne esprime l’importanza culturale e storica; è stato quindi ritenuto indispensabile equipaggiare la struttura con una tecnologia di protezione all’avanguardia sul mercato.

La scelta è ricaduta su dispositivi up-to-date in grado di restituire immagini di qualità, a colori e contraddistinte da un’elevata nitidezza anche per riprese al buio. Secondo l’installatore Christoph Nicolussi, «Le telecamere da sostituire alle esistenti dovevano essere performanti ma, al contempo, discrete e gradevoli alla vista. Abbiamo optato quindi per modelli Panasonic con cupola dome, con LED IR e ottiche grandangolari, perfette per spazi così ridotti».

telecamere videosorveglianza Panasonic
Telecamera IP Panasonic U WV-U2142L, montata in una delle 75 sale del Museo

Alle 75 telecamere installate nelle sale del museo, si aggiungono 9 telecamere deputate alla sorveglianza dei corridoi del Palazzo, lunghi e particolarmente stretti. Su questi apparecchi sono stati montati specifici teleobiettivi (9-22 mm ottici), regolabili in base alle necessità di ripresa. La possibilità di selezionare l’area su cui focalizzare l’inquadratura permette di concentrare maggiore dettaglio sul particolare all’interno della scena ripresa, anche a lunga distanza; spiega Nicolussi «Questa scelta progettuale ci ha permesso di fruire del massimo della risoluzione e della qualità d’immagine per ognuna delle nove telecamere dedicate a sorvegliare l’area dei corridoi, escludendo dettagli non importanti, ad esempio pareti e muri laterali». Una telecamera dello stesso modello, ma con ottica differente (2.8-10 mm ottici), è stata posta a specifica sorveglianza delle casse.

Telecamera IP Panasonic S WV-S1531LN, dedicata alla sorveglianza della cassa/biglietteria
Telecamera IP Panasonic S WV-S1531LN, dedicata alla sorveglianza della cassa/biglietteria

Controllo a 360°

Nell’ottica di arricchire ulteriormente l’efficacia e la qualità dell’impianto di videosorveglianza nel suo complesso, il Museo ha richiesto anche l’installazione di due telecamere Panasonic serie S WV-S1552L sui due lati della facciata frontale del Palazzo. Le due camere sono state montate sulle finestre poste al livello del sottotetto e puntano rispettivamente in direzione destra e sinistra con lo scopo di monitorare dall’alto l’intera area dell’ingresso e l’ampio cortile antistante, spesso sede di concerti ed eventi dal vivo. La scelta è ricaduta su telecamere Panasonic da esterni resistenti all’umidità e agli agenti atmosferici, da 5 Megapixel.

Christoph Nicolussi, system integrator con sede a Bolzano attivo da quarant’anni sul mercato italiano
Christoph Nicolussi, system integrator con sede a Bolzano attivo da quarant’anni sul mercato italiano

«Anche in questo caso il cliente desiderava ottenere immagini a colori e ad alta risoluzione, che non perdessero definizione nella visione globale della scena, fino a 50 metri di distanza», conclude l’installatore. Le immagini raccolte vengono visualizzate su due grandi schermi posti presso la biglietteria, entrambi predisposti alla visione di 12 immagini fisse.

Un impianto di questo genere dà la garanzia al personale del Museo di ottenere una visione e un controllo continuo su un numero significativo di stanze, altrimenti impossibile da monitorare. Aggiunge a questo proposito Schwienbacher: «Da oggi, gli addetti alla biglietteria avranno il completo controllo e la consapevolezza di ciò che accade all’interno delle stanze, e beneficeranno della tranquillità data dal poter contare su un sistema che, in caso di criticità o guasti, permette di intervenire o, se necessario, richiedere interventi tecnici con prontezza, anche da remoto».

Tutti più al sicuro

Iniziata nel mese di gennaio 2021, l’installazione si è conclusa in meno di quattro mesi e il tutto si è svolto in modo fluido e senza complicazioni. Grande la soddisfazione da parte del direttore del Museo: «Quando decidi di mettere in sicurezza un ambiente di eccellenza come il nostro Museo devi affidarti a sistemi e tecnologie che siano davvero in grado di assicurarti il pieno controllo su quello che succede, negli spazi del Palazzo, ma anche nel cortile, e la massima qualità di immagini affinché nessun dettaglio si perda.

Una sicurezza al 100% non esiste, ma desideravo basarmi sul meglio che potesse darmi la tecnologia e ritengo di averlo ottenuto. Una notevole differenza rispetto alle immagini in bianco e nero delle vecchie telecamere». Anche il personale ha accolto positivamente il nuovo impianto, come sottolinea Schwienbacher: «È rassicurante per tutti sapere di avere a disposizione un sistema performante e all’avanguardia. Ora che, dopo mesi di fermo, abbiamo finalmente riaperto le porte del nostro bellissimo Palazzo, siamo felici di contare su una tecnologia che fa sentire tutti più al sicuro».

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