Nuovo Bilancio di Sostenibilità per Comelit e premio EcoVadis

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Comelit ribadisce il suo impegno verso il tema della sostenibilità, ormai imprescindibile, con una promessa perfettamente in sintonia con la sua vision "Crediamo in un mondo più sicuro". «Realizzare questo secondo bilancio di sostenibilità, a un anno di distanza dalla prima edizione, testimonia che la strada su cui Comelit si è indirizzata è definita e condivisa a livello strategico».

Queste le parole di Renato Ferraresi, Operation Manager di Comelit e responsabile del Comitato di sostenibilità aziendale, in occasione della pubblicazione del Bilancio di sostenibilità: un lavoro impegnativo, considerando l’organizzazione particolarmente articolata del Gruppo con sede a Rovetta (Bergamo), che conta ben 10 filiali e 6 centri di R&D nel mondo, oltre a numerose partecipazioni in altre realtà aziendali.

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Renato Ferraresi, Operation Manager di Comelit

«È stato un lavoro di squadra, che ha visto l’apporto e il coinvolgimento di moltissimi colleghi in rappresentanza dell’universo Comelit, coordinati da Jacopo Brambilla e da me, per poter restituire una fotografia completa del nostro impegno per la sostenibilità e per tener traccia dei diversi aspetti coinvolti (benessere delle proprie persone, attenzione alle comunità locali, protezione dell’ambiente e promozione di pratiche sostenibili). – continua Ferraresi - Un progetto intenso e sfidante, ma ricco di soddisfazioni, che ci ha permesso di far emergere i valori della sostenibilità in ogni ambito dell’attività quotidiana del nostro Gruppo e, al tempo stesso, evidenziare il percorso compiuto e definire i prossimi obiettivi».

A conferma dell’importante lavoro effettuato nel corso di questi anni nel campo della sostenibilità, Comelit è stata insignita nel 2023 della medaglia Gold di EcoVadis.

«EcoVadis è il principale fornitore al mondo di valutazioni sulla sostenibilità delle imprese; negli anni ha infatti analizzato più di 125.000 aziende in 175 Paesi e 200 settori diversi. Nel 2019 abbiamo adottato questo sistema esterno di monitoraggio che ci consente di tenere sempre sotto controllo e valutare le nostre performance di sostenibilità e quelle dei nostri fornitori, e di conseguenza proporre piani di miglioramento sul rispetto dell’ambiente, dei diritti umani, dell’etica e dell’approvvigionamento sostenibile. - commenta Jacopo Brambilla, responsabile Regulatory Affairs di ComelitQuest’anno, per la prima volta, riceviamo la Medaglia Gold, attestandoci nel 5% delle migliori aziende valutate dal team di esperti internazionali di EcoVadis. Dei pilastri su cui si basa la loro valutazione, le sezioni dedicate ad Ambiente e Approvvigionamento Sostenibile, Lavoro e Diritti Umani, sono quelle che hanno contribuito maggiormente al raggiungimento di questo risultato di grande prestigio».

sostenibilitàComelit non si è solamente limitata a delineare obiettivi futuri ma, una volta identificati alcuni settori prioritari su cui intervenire, sta lavorando attivamente per migliorarsi: «Penso innanzitutto all’impegno per il recupero dei materiali, con una performance cresciuta dal 74 all’85% - continua Brambilla - ma anche al nuovo design degli imballi, realizzati con materiali facilmente riciclabili e biodegradabili, in modo da ridurre il volume di rifiuti e promuovere il riciclo post-consumo. In più, puntiamo su un design leggero, cercando di ridurre al minimo l'uso di materiali eccessivi e puntando su soluzioni che riducano il peso complessivo degli imballaggi».

«Inoltre, sempre in ottica di continuo miglioramento, - sottolinea Ferraresi - abbiamo iniziato a misurare alcuni tra i nostri principali prodotti con la metodologia LCA (life-cycle assessment), ovvero analizzando l'impatto ambientale di un prodotto lungo tutte le fasi del suo ciclo di vita, dall'estrazione delle materie prime, attraverso la produzione, il trasporto, la fase d'uso, fino allo smaltimento».

«Non meno rilevanti le politiche adottate in tema di cybersecurity sia a livello di azienda che di prodotti. Sul fronte delle risorse umane mi piace segnalare la creazione di una vera e propria Academy per la formazione interna, oltre allo sviluppo di politiche di inclusione e diversity».

Un’attenzione destinata a crescere e a svilupparsi ulteriormente nel prossimo futuro: «Il percorso, come detto, è tracciato. - conclude Ferraresi - Siamo consapevoli che nei prossimi due anni ci sarà un’evoluzione, anche normativa, che interesserà il tema della sostenibilità. Ma il sistema di rilevazione che abbiamo messo a punto costituisce un’ottima base su cui lavorare. L’obiettivo che ci siamo dati sarà la certificazione del Bilancio di sostenibilità nel 2025».

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