E’ partito il viaggio di “Un capolavoro chiamato Italia”

E’ partito da Vicenza - e raggiungerà tante città italiane - il viaggio alla scoperta delle tante realtà che compongono il patrimonio culturale del nostro Paese, raccontate dalle voci dei loro protagonisti nel volume "Un capolavoro chiamato Italia", la nuova iniziativa editoriale della Fondazione Enzo Hruby presentata il 28 novembre a Roma presso la sede del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e destinata a rappresentare, per la prima volta, un vero punto di incontro tra gli operatori della sicurezza e dei beni culturali.

 

 

A Vicenza il volume è stato presentato il 30 gennaio a Palazzo Trissino da Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby, Armando Torno, editorialista del “Sole24Ore”, e dal Sindaco di Vicenza Achille Variati.

Tra gli oltre trenta autori della nuova iniziativa editoriale della Fondazione Enzo Hruby, vi è infatti anche il Sindaco di Vicenza, che testimonia il valore di un intervento eccellente come la videosorveglianza della Basilica Palladiana, frutto “di una collaborazione proficua tra pubblico e privato che, se può essere considerata normale al di fuori dell’Italia, nel nostro Paese è da ritenersi eccezionale. Con questo progetto la Basilica Palladiana, e con lei il sistema delle piazze e dei palazzi monumentali che gravitano attorno al complesso rinascimentale, risulta oggi sorvegliata al pari dei più importanti monumenti d’Italia: tutti i lati sono coperti dagli occhi delle telecamere”.

“La sicurezza - prosegue il Sindaco Variati nel suo contributo all’interno del volume - diventa quindi un tema centrale e l’intervento di videosorveglianza che si è realizzato a protezione della Basilica Palladiana ha garantito condizioni di vivibilità al grande monumento civico, senza snaturarne l’originaria funzione e restituendolo ai cittadini nella sua bellezza, con il duplice merito di mettere in risalto, da un lato, l’importanza della prevenzione e di proporre, dall’altro, il tema della sicurezza da una prospettiva diversa, come vero e proprio volano per la valorizzazione del patrimonio storico-artistico”.

“La tecnologia - ha dichiarato Carlo Hruby - oggi permette di fare convivere le necessità di tutela e quelle di valorizzazione del patrimonio culturale. In Italia esistono realtà che hanno saputo trovare un giusto equilibrio tra queste due esigenze, avvalendosi al meglio delle risorse messe a disposizione dalla tecnologia e delle possibilità offerte dalla collaborazione efficiente tra pubblico e privato.Oggi che il patrimonio culturale del nostro Paese è al centro di una profonda riflessione sul ruolo che la sua valorizzazione può svolgere per la ripresa economica nazionale, realtà come quella vicentina rappresentano dei veri e propri modelli di eccellenza da cui prendere esempio nell’ottica di una adeguata protezione e valorizzazione dei nostri inestimabili beni”.

Il prossimo 18 febbraio, “Un capolavoro chiamato Italia” verrà presentato a Urbino con la partecipazione del Sindaco Maurizio Gambini, Vittorio Sgarbi, Assessore alla Cultura del Comune di Urbino, Maria Rosaria Valazzi, Soprintendente ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, Armando Torno e Carlo Hruby.

E poi via, verso Firenze, Torino, Milano, Genova e Varallo Sesia.

 

 

 

 

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