Axitea è un global security provider che integra sicurezza fisica e cyber attraverso una gestione unificata, così da rispondere in modo rapido ed efficace alle minacce che piccole e grandi imprese si trovano ad affrontare ogni giorno. Grazie alle tecnologie in continua evoluzione, integrate con AI e deep learning, e all’altissima efficienza del suo SOC (Security Operations Center), l’azienda mira a distinguersi all’interno di un mercato in rapida crescita.
I rischi relativi alla sicurezza sono in continua evoluzione. Sempre più frequenti e sofisticate, le minacce arrivano oggi da più fronti e, per non incappare in spiacevoli inconvenienti, è bene che le aziende mantengano alta la guardia e cerchino di limitare il più possibile le fratture nel proprio involucro di sicurezza.
Troppo spesso, ed erroneamente, si è pensato che la tecnologia fosse sufficiente per far fronte a queste nuove minacce. A chiarire quanto importante sia invece anche il ruolo ricoperto dalla gestione delle tecnologie all’interno dell’ecosistema di sicurezza è Marco Bavazzano, amministratore delegato di Axitea, che con i giornalisti di settore ha approfondito il ruolo strategico dei SOC (Security Operations Center):
«Viviamo in un mondo ad altissimo tasso tecnologico, dove ci sono soluzioni in grado di rispondere praticamente a ogni minaccia. Ma la tecnologia senza gestione non è nulla, perché manca del contesto più ampio che mette i responsabili aziendali nella condizione di comprendere realmente lo scenario delle minacce. Lo stesso segnale può essere interpretato in modi diversi a seconda del contesto, ed è qui che l’intelligenza umana fa ancora la differenza. Un servizio gestito è assolutamente differenziante sul mercato, perché permette ai clienti di concentrarsi sul loro core business».
Sicurezza fisica, il ruolo chiave dell’AI per mantenere standard elevati
Il monitoraggio attraverso le telecamere è uno dei sistemi più utilizzati quando si parla di sicurezza. Ma, anche in questo settore, qualcosa sta cambiando e i tradizionali apparati di videosorveglianza possono oggi essere implementati con le enormi potenzialità dell’AI, che consente di alleggerire e velocizzare il lavoro dell’operatore (l’attenzione dell’essere umano infatti può inevitabilmente essere compromessa in momenti di maggiore stanchezza) e di limitare i falsi positivi. Tutto questo a garanzia di una maggiore affidabilità, efficienza e velocità nei tempi di reazione alle minacce reali.
Attraverso l’intelligenza artificiale, nello specifico, il sistema è in grado di riconoscere in automatico, grazie al continuo feeding di informazioni attraverso cui viene “allenato”, se all’interno di un fotogramma siano presenti figure umane, veicoli o animali e se queste rappresentino o meno un vero rischio. Una volta intercettati fotogrammi rilevanti, gli snapshot vengono inviati all’operatore che li interpreta e agisce di conseguenza.
«Applicare la tecnologia AI alla sorveglianza video permette di migliorarne in modo esponenziale l’efficacia senza richiedere investimenti particolarmente significativi. Non servono telecamere di nuova generazione, nella gran parte dei casi è possibile sfruttare il parco camere esistente - spiega Michele Oriboni, Technical PreSales di Axitea - Le immagini sono di più facile interpretazione, si riducono i falsi positivi e l’azione delle pattuglie viene limitata ai casi di reale emergenza. Oltre che sull’efficienza, questo si ripercuote anche sull’impatto ambientale del servizio».
Cybersecurity per tutti
La digitalizzazione, si sa, corre di pari passo con la crescita degli attacchi informatici. In un mondo sempre più digitalizzato è impensabile non riconoscere il ruolo chiave della cybersecurity, che non è qualcosa di cui devono tenere conto solo le grandi imprese, ma anche (e soprattutto) le PMI.
Da una recente ricerca effettuata da Assintel (Associazione Nazionale Imprese ICT), infatti, risulta che in Italia, nel secondo trimestre del 2023 gli attacchi cyber sono aumentati del +34,6% rispetto ai primi tre mesi dell’anno, con circa 190.000 dispositivi compromessi. L’80% delle vittime sono PMI, mentre il 91% sono aziende con fatturato inferiore ai 250 milioni di euro.
Per far fronte alle minacce cyber in costante crescita, a partire dal 2015 Axitea ha allargato il proprio campo d’azione, introducendo progressivamente tutte le competenze tecniche necessarie per supportare le aziende anche nella gestione del rischio informatico.
Nel centro dell’azione
Il SOC (Security Operation Center) è il cuore pulsante dell’azienda, perché è lì che l’enorme mole di dati che arriva da tutto il parco clienti viene recepita, catalogata e smistata grazie all’integrazione tra le potenzialità dell’automazione e le capacità decisionali dell’operatore. I SOC garantiscono l’iperconvergenza e l’integrazione tra le piattaforme e sono in grado di unificare e coordinare H24 tutte le attività di rilevamento e di risposta alle minacce ricevute dai clienti.
Nella sede aziendale di Milano sono presenti due SOC distinti: uno dedicato alla sicurezza fisica e al mondo IoT/satellitare e uno dedicato esclusivamente a far fronte alle minacce cyber.
«L’approccio distintivo di Axitea alla sicurezza non si esaurisce nella fisicità, ma si estende a una convergenza tra informatica, telecomunicazioni, controlli, automazione e Internet of Things; in questo modo l’azienda riesce a implementare (come nel caso di Bomi Group, multinazionale attiva da oltre 35 anni nel campo della logistica integrata a servizio del settore healthcare) un’ampia serie di servizi a elevato valore aggiunto, operando in modo efficace ed efficiente e, soprattutto, garantendo la sicurezza dei veicoli e la qualità delle merci che trasportano - commenta Giorgio Triolo, Technical Presales for Digital Security Services Manager di Axitea - Nello specifico, grazie all’implementazione di un sistema di sonde e rilevatori satellitari in ottica IoT, Axitea ha permesso all’azienda di poter gestire la pro pria flotta “Bomi Health Carrier” in maniera più sicura, controllata ed efficiente, a partire dalla catena del freddo».
I dati raccolti dai SOC non sono utili esclusivamente a dare un’immediata risposta alle minacce, ma creano anche valore per l’azienda perché «le applicazioni basate su soluzioni IoT in abbinamento alle tecnologie di sicurezza permettono di raccogliere dati e insight utili a monitorare l’andamento di un’azienda rispetto agli obiettivi ESG e di sviluppare scenari di automazione dei processi che possono contribuire a ottimizzare l’utilizzo delle risorse e ad assicurare maggiore flessibilità nell’operatività e nelle procedure di lavoro».
Per quanto riguarda il SOC dedicato al mondo cyber, Cesare Di Lucchio, SOC Manager Axitea, spiega che, giornalmente, la centrale operativa ha a che fare con più di 100 incidenti da gestire su circa 500 clienti, con una media mensile che non supera mai i 5.000 eventi. È dunque chiaro come sia imprescindibile riuscire a catalogare la severità dei diversi tipi di attacchi nel minor tempo possibile, così da abbattere i tempi di risposta e chiusura sugli eventi che potrebbero portare a gravi conseguenze come un data breach o la compromissione di un intero sistema.
Sessanta minuti è il tempo entro cui bisognerebbe rispondere agli attacchi per riuscire a contrastarli, un trend temporale che è dettato proprio dagli stessi attaccanti, sempre più bravi nel loro mestiere. «Gli allarmi vengono raccolti e analizzati in tempo reale. La tecnologia ci consente sia di scremare i falsi positivi sia di accorpare gli allarmi relativi a una stessa azione coordinata, in modo che gli analisti possano concentrarsi sugli aspetti realmente critici avendo a disposizione tutti gli elementi per essere al contempo rapidi ed efficaci nell’analisi delle correlazioni tra i singoli allarmi» prosegue Di Lucchio.
Le enormi potenzialità dei SOC, dunque, si traducono in numeri reali che attestano un tempo di risposta ristrettissimo e un’efficienza ai massimi livelli.
A oggi Axitea gestisce circa 20.000 clienti per quanto riguarda la sicurezza fisica e 200 per l’ambito cyber. Com’è evidente, il lato cyber ha molte potenzialità di sviluppo: una crescita che potrà avvenire solo attraverso una vera e propria awareness dei clienti, a cui bisogna mostrare come i due mondi oggi non possano più essere separati, ma vadano considerati complementari in un’ottica di sicurezza a 360 gradi.
Il futuro della sicurezza va dunque verso un ecosistema di servizi gestiti; l’esperienza e la capacità acquisite nel tempo permettono oggi ad Axitea di interpretare e trasformare le nuove sfide in soluzioni e servizi di sicurezza su misura, per assicurare e difendere la continuità aziendale dei clienti.
LA SICUREZZA CHE IMPATTA SULL’AMBIENTE
Axitea ha da tempo intrapreso un percorso che adotta strategie ESG (Environmental, Social and Governance) che interessano tutti i processi aziendali. La sostenibilità viene ricercata in tutte le attività, relazioni, investimenti economici o di risorse: questo obiettivo viene perseguito attraverso una serie di politiche che riducono al minimo l’impatto dell’organizzazione sull’ambiente, migliorando le condizioni di lavoro del personale.
In merito al ruolo centrale che la sostenibilità ricopre all’interno dell’azienda, l’AD Bavazzano ci tiene ad aggiungere: «L’aspetto della sostenibilità è per noi sempre più rilevante, anche a livello operativo e di business. Lo sappiamo bene e abbiamo avviato una serie di azioni con l’obiettivo di essere sempre più sostenibili nelle nostre attività, sia quelle rivolte ai clienti che quelle interne. Non si tratta solamente di ridurre i consumi o le emissioni, ma di creare un vero e proprio circolo virtuoso in modo da fare un uso sempre più ottimale delle risorse a disposizione».