Il fiore all’occhiello della nuova gamma antincendio RielloFire, distribuita da AVS Electronics, è la centrale XFIRE, progettata per garantire robustezza, efficienza e innovazione.
XFIRE nasce guardando al futuro: interamente ideata, progettata e prodotta in Italia nel centro R&D dell’azienda, la centrale antincendio può collegare sino a 480 apparati di campo, su 2 loop; inoltre, può essere interconnessa in rete con altre centrali, sino a 60 unità, in modo estremamente semplice. Non essendoci la funzione master/slave, si possono far interagire le centrali tra di loro con invio di comandi e attivazioni. La centrale XFIRE può essere supervisionata utilizzando il web browser, ottenendo così un sistema di mappe grafiche, visibili da remoto e in più postazioni.
XFIRE è omologata secondo la norma UNI EN-54 parte 13, che specifica i requisiti per la compatibilità e le possibilità di connessione dei componenti di un sistema di rivelazione e di segnalazione di incendio. La normativa entrata in vigore in Italia a gennaio 2020, ma non ancora applicata, è in forte espansione in tutta Europa.
Il commento dell'esperto
Emanuele Frizzon, sales & marketing, RielloFire
«Negli ultimi anni, nel settore dell’antincendio, le innovazioni tecnologiche sono state appannaggio, principalmente dei sistemi di rivelazione (sistemi di aspirazione, sistemi via radio, ecc.) e delle nuove tecnologie (app e reti), coinvolgendo in modo marginale le centrali analogiche che rappresentano il cuore del sistema antincendio. Creare e diffondere una vera e propria cultura dell’antincendio in un paese dove la sensibilità per questi temi è ancora scarsa e le misure di prevenzione sono vissute come un’imposizione dall’alto, certamente non è facile. In questo contesto, nasce la centrale XFIRE, progettata e studiata in Italia, guardando al futuro. Proprio, per essere l’ultima nata, si propone sin da subito per lavorare sia con reti locali, sia con reti estese, oltre che permettere la possibile supervisione tramite app, sempre nel rispetto delle normative, rispondendo così alle necessità dei nostri tempi. Questi sistemi, in futuro, renderanno obsoleta la supervisione classica così com’è concepita oggi».