La nostra redazione ne ha già parlato di diverse occasioni, ma la videosorveglianza negli asili, nelle case di cura e nelle strutture di assistenza per anziani e disabili rimane un tema di centrale attualità. Pensiamo agli articoli “Telecamere di videosorveglianza all’asilo: meglio se obbligatorie”, “Asili nido, privacy e videosorveglianza – Veneto e Umbria pareri opposti”, come alla news di pochi giorni fa sul convegno “Telecamere negli asili e nelle case di riposo: obbligo e diritto?” organizzato da Dahua Technology. Per questo pubblichiamo il contributo di Maurizio Tondi, CTO di Axitea, che gentilmente ci ha concesso il suo approfondimento.
È in arrivo l’atteso obbligo di installare telecamere nelle scuole dell’infanzia (asili), nelle case di cura e nelle strutture di assistenza per anziani e disabili. Il via libera è arrivato dal Senato con un emendamento al Decreto “Sblocca Cantieri” delle commissioni Lavori Pubblici e Ambiente di Palazzo Madama che ha anche previsto una dotazione di 5 milioni per il 2019 e di 15 milioni per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024 che servirà ai Comuni per installare sistemi di videosorveglianza e apparecchiature finalizzate alla conservazione delle immagini.
La tecnologia oggi ci aiuta superando, da un lato, i limiti tecnici e, dall’altro, le “frustrazioni” degli operatori relative all’utilizzo di sistemi tradizionali in cui la scarsa qualità delle immagini, i tempi di elaborazione e di analisi rendevano di fatto inefficace l’acquisizione di evidenze utilizzabili in fase forense. Ciò non solo nel settore specifico, ma in generale nella non facile gestione del territorio da parte delle Forze dell’Ordine impegnate nello “sbobinamento” di interminabili registrazioni.
Si tratta solo di un primo passo nell’adozione della videosorveglianza in nuovi ambiti, vediamo quali sono le altre potenzialità.
Le telecamere, uno strumento di prevenzione proattivo
L’avvento di videocamere digitali a maggior definizione e qualità di acquisizione e trattamento delle immagini, ma soprattutto l’aumentata maturità e disponibilità di algoritmi specializzati basati su intelligenza artificiale, trasformano la videosorveglianza da mero sistema di registrazione in strumento di prevenzione proattivo e flessibile basato sul riconoscimento tempestivo (in alcuni contesti gestiti da Security Center specializzati anche in tempo reale) di eventi e comportamenti anomali e lesivi della persona (maltrattamenti, bullismo, violenza) o di danneggiamento e vandalismo nei confronti del patrimonio. Nelle smart city, ad esempio, la videosorveglianza consente l’acquisizione di evidenze comportamentali certe e altamente fruibili in termini di attività investigativa, ma in alcuni casi anche con elevato fattore di deterrenza e di accelerazione nelle attività di mitigazione e intervento.
I sistemi più innovativi sfruttano la disponibilità di algoritmi speciali di video analisi abbinati a tecnologie di intelligenza artificiale in grado di definire per ogni contesto (asilo, aula, mensa, piazzale, palestra, ecc.) i profili comportamentali corretti e personalizzati - nel totale rispetto della privacy - e di monitorare eventuali sforamenti di queste linee di comportamento, implementando così una concreta strategia di gestione del rischio e del danno ben prima che gli eventi si verifichino. L’elaborazione di profili comportamentali che costituiscono la base di riferimento per misurare scostamenti rilevanti e innescare con efficacia e tempestività procedure di difesa, prevedono la disponibilità di una significativa mole di dati, grande capacità di elaborazione, aggregazione e correlazione.
Oltre al significativo contributo derivante dal trattamento innovativo delle immagini, si aggiunge oggi la concreta opportunità di integrare i flussi video con eventi “audio” rilevanti dal punto di vista della sicurezza.
Intelligenza artificiale e autoapprendimento
Non solo quindi l’identificazione, ma la “recognition” basata su sofisticati strumenti di intelligenza artificiale e metodologie di “autoapprendimento” che consentono la geolocalizzazione dell’evento e il riconoscimento di grida, urla, rottura vetri, ecc., tutti quegli eventi che contribuiscono a una efficace identificazione del tipo di allarme e di rischio e sostengono una rapida identificazione e attuazione delle procedure di intervento.
Le tecnologie, l’impianto giuridico-normativo, il contributo economico, così come la disponibilità di società di professionisti della sicurezza specializzate nella realizzazione e gestione degli impianti e dei servizi, ci sono. Occorre oggi procedere con determinazione per garantire luoghi più sicuri per anziani, bambini e cittadini.
di Maurizio Tondi, CTO di Axitea