Video, domotica e telecomunicazione a bordo

 

Il settore nautica di lusso ha esigenze di security specifiche, che vedono, al primo posto, impianti video avanzati per il controllo accessi e il monitoraggio della sala macchine. In questa pagina, un progetto inedito a bordo di un mega yacht.

 

È di Domosystems Engineering la realizzazione di un sistema video IP con dome PTZ Panasonic per uno yacht di 52 metri dei cantieri San Lorenzo.

Il progetto, nello specifico, ha previsto due telecamere di murata per controllare i camminamenti laterali; una telecamera per coprire pozzetto principale, passerella di poppa e di murata; una telecamera nel garage per videosorvegliare l’accesso al mare. Con questa disposizione, le vie di accesso alla barca sono controllate dal main deck.

 

Monitoraggio sala motori

Oltre agli accessi, un’altra esigenza specifica delle imbarcazioni di questo tipo è data dal monitoraggio costante della sala motori, area critica per il possibile passaggio di intrusi.

Grazie alle dome PTZ posizionate nelle sale macchine, è possibile visionare i locali dall’inizio della navigazione ed, eventualmente, intervenire tempestivamente in caso di anomalia.

Le telecamere utilizzate per questo scopo sono settate con uno zoom di 30 gradi per inquadrare le teste dei motori. All’occorrenza, l’angolazione può essere modificata per esplorare l’ambiente con agilità, controllare e verificare ogni dettaglio.

 

Visualizzazione

La possibilità di visualizzare le immagini su un’ampia varietà di dispositivi multimediali, rende flessibili le operazioni di controllo. Tutte le telecamere devono essere collegate in rete e possedere la risoluzione HD.

La scelta ideale è quella di alimentare i dispositivi tramite PoE da uno specifico switch. In particolare, nell’impianto San Lorenzo, il centro stella del sistema è rappresentato da due rack TCKLAN posizionati sul ponte principale, i quali ospitano tutti gli apparati dedicati alle reti di telecomunicazione, LAN, Wi-Fi, IP Camera, oltre alla ricezione TV satellitare e terrestre.

Dai rack si sviluppa l’infrastruttura comandi principale, funzionale alla domotica e al processing dei contenuti AV.

Ciascuna telecamera invia, attraverso lo switch di rete PoE di TCK-LAN, le immagini a un NVR posizionato sotto plancia, che si interfaccia direttamente con i TV/monitor abilitati, presenti su tutta l’imbarcazione attraverso una matrice video.

Dall’NVR partono due tipologie di segnale video: HDMI, per la gestione dei monitor di plancia, e il segnale di rete che torna sullo switch principale per poi essere visualizzato su diversi dispositivi tablet collegati.

Infine, il quadro dei monitor è stato suddiviso in più finestre grazie a un trackball e ciò ha permesso al committente di visualizzare a mosaico immagini provenienti da tutte le telecamere.

 

Video e domotica

Il fattore user experience è, in questo tipo di contesto, fondamentale e solo un’attenta integrazione tra Tvcc e domotica può garantirne un alto livello.

A questo si collega anche la scelta dei cablaggi da prevedere. Nel caso di San Lorenzo, sono stati scelti per la configurazione cavi Ethernet Cavel, Cat6 UTP.

Questo tipo di cablaggio permette di rendere le immagini disponibili ovunque sullo yatch, sui monitor in plancia, sui TV/monitor e su tutti i dispositivi mobili.

Inoltre, è stato progettato un impianto Wi-Fi Cisco con quindici Access Point e definito un meticoloso piano frequenze atto a scongiurare eventuali interferenze e a garantire continuità del servizio.

È presente anche uno switch da 48 porte PoE per gestire i segnali da inviare ai vari dispositivi collegati in fibra ottica.

Tutta la rete è stata predisposta per i contenuti Ultra HD-4K. Per controllare la domotica in ogni suo aspetto, è stata, inoltre, prevista la compatibilità con il protocollo Konnex.

Attraverso un gateway dedicato, il cliente può gestire dall’esterno la rete LAN, controllare impostazioni audio/video, illuminazione, tendaggi oscuranti, climatizzazione e molto altro.

Questa funzionalità è disponibile su iPad locali e sull’iPad master in dotazione al Capitano dell’imbarcazione, che controlla tutte le impostazioni predefinite.

 

Attenzione alle volumetrie e alle superfici dell’imbarcazione

Breve intervista a Gian Franco Balini, fondatore di Domosystems Engineering, l’azienda che ha realizzato il progetto e curato l’installazione.

 

Quali criteri guidano la realizzazione di un sistema video destinato a imbarcazioni di questo tipo?

È fondamentale, innanzitutto, considerare le volumetrie e le superfici dello yacht. La scelta dell’ottica delle telecamere va, appunto, compiuta in funzione dei punti cruciali che si vogliono monitorare e la loro collocazione deve tenere conto delle dimensioni degli ambienti, senza risultare invasiva o alterare l’estetica o costituire elemento di pericolo dovuto a contatti accidentali.

 

Quali le esigenze di sicurezza alla base del progetto descritto?

Nel caso di questo mega yacht, l’installazione ha permesso di garantire due aspetti fondamentali. In prima istanza, l’impianto video è stato studiato per coprire tutte le zone di accesso al main deck e al pozzetto di poppa. In questo modo, è garantito un elevato grado di sicurezza quando la barca è attraccata di murata o di poppa dalla passerella, poiché si ha sempre sotto controllo l’accesso alla nave, sia per chi sale che per chi scende. La videosorveglianza risulta particolarmente utile anche per registrare le attività in un file dedicato allo storico di tutti gli avvenimenti all’interno dell’imbarcazione nelle ultime 24 ore. La registrazione si estende su trenta giorni ed è in alta definizione per tutte le telecamere.

 

Quante telecamere sono state installate?

Si potrebbe pensare che un tale sistema, per riuscire a garantire il completo monitoraggio dello yacht, debba essere costituito da un numero elevato di dispositivi video. Grazie a una progettazione attenta al posizionamento, mirata nei modelli e nel loro disposizione, è stato invece possibile adoperare un numero contenuto di telecamere IP, garantendo, allo stesso tempo, la copertura di tutte le zone sensibili.

 

Il valore aggiunto dell’impianto?

La possibilità di visualizzare le immagini riprese su un’ampia varietà di dispositivi. Il che rende ancora più flessibili e agili le operazioni di video-controllo.

 

Paola Cozzi

 

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