Safety e security negli edifici a sviluppo verticale

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La Unipol Tower di Milano

Nella sede di Unipol a Milano tecnologie innovative facilitano la gestione quotidiana e incrementano la sicurezza in condizioni di emergenza.

La snella silhouette di Unipol Tower spicca nel business district di Porta Nuova a Milano. Disegnato da MCArchitects come esempio di “architettura sensoriale”, la sede dell'azienda è ammantata dalla suggestiva facciata a doppia pelle che facilita la ventilazione naturale, nel grande atrio verticale e nella serra sommitale ombreggiata da frangisole fotovoltaici.

La strategia bioclimatica mira al contenimento dei consumi energetici, all’uso delle fonti rinnovabili e alla creazione di ottimali condizioni di comfort, grazie ad apparati impiantistici complessi, efficienti e ridondanti, progettati da Deerns Italia e realizzati da Cefla.

Durante la costruzione, la pandemia ha ritardato i lavori ma, contemporaneamente, ha stimolato l’inserimento di tecnologie per la sicurezza inizialmente non previste. Entrata progressivamente in funzione nel 2024, Unipol Tower è quindi all’avanguardia anche dal punto di vista della sicurezza.

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Il suggestivo atrio interno a sviluppo verticale si è rivelato una sfida tecnica notevole, che ha interessato diversi sistemi per la sicurezza

unipol towerComunicazione indipendente

Unipol Tower dispone di una rete radio che facilita l’operatività quotidiana del personale addetto alla sorveglianza e al funzionamento dell’edificio, consentendo la comunicazione immediata e affidabile anche in caso di emergenza. La rete copre l’intero edificio, al servizio del personale operativo (UHF digitale DMR Tier 2) e dei vigili del fuoco (UHF su frequenze riservate).

Le reti sono in isofrequenza, per permettere l’operatività di tutte le stazioni sulle medesime frequenze, evitando handover o roaming dei terminali nel passaggio da un ripetitore all’altro. La tecnologia DMR consente la gestione di un massimo di 2 conversazioni e dei servizi dati (messaggi di testo, segnalazioni, localizzazione GPS e/o indoor, ecc.).

L’infrastruttura è composta da postazioni diffondenti (master), per la gestione del sincronismo e del voting, e da stazioni satelliti (antenne indoor per gli uffici, cavi radianti per gli interrati), interconnesse da collegamenti IP in fibra ottica mono-modale dedicata. Antenne (spazi per uffici) e cavi radianti (livelli ipogei) sono collegati in maniera alternata ai ripetitori, garantendo la copertura a ogni piano da due stazioni diverse.

Sono inoltre previsti dispositivi di equalizzazione, per compensare le variazioni di ampiezza e fase fra gli apparati e i ritardi dei segnali audio e DMR.

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Fonte: Deerns Italia

 Evacuazione controllata

L’esodo per fasi ha costituito un’altra importante innovazione: particolarmente adatto a strutture complesse ed edifici di altezza elevata, prevede l’abbandono dell’edificio secondo una procedura in grado di garantire un deflusso rapido, ordinato e con minimo rischio per gli occupanti.

Composto originariamente da corpi illuminanti con lampade autoalimentate e supervisione da centralina dedicata, l’impianto di illuminazione d’emergenza è stato modificato per integrarne il funzionamento con gli impianti di rilevazione d’incendio ed EVAC, in modo da:

  • diffondere messaggi distinti e mirati, nelle aree interessate dall’evento critico e nelle altre aree dell’edificio;
  • implementare la comunicazione con un sistema semaforico aggiuntivo, utilizzando dei pittogrammi posti in corrispondenza delle porte d’accesso ai filtri antifumo.

In caso di emergenza - quindi non solo se si verifica un incendio, ma per qualsiasi evento che renda necessario evacuare in toto o in parte l’edificio - i percorsi verso le vie d’uscita o i luoghi sicuri sono segnalati in successione, nelle diverse zone interessate dall’esodo progressivo dei lavoratori.

Gestione dei flussi

unipol towerIl monitoraggio del deflusso delle persone lungo i percorsi è parte integrante della corretta gestione dell’esodo per fasi. A ogni piano, in prossimità degli sbarchi degli elevatori e delle scale, sono state installate telecamere con funzione contapersone e monitoraggio dell’occupazione dei locali, cablate mediante cavi PoE 24 canali per lunga distanza e attestate sul rack dati dedicato, situato nella control room.

I dati sono monitorati dal software dedicato: il personale in presidio può quindi consultare in tempo reale il contatore dinamico, che riporta lo stato delle presenze nei diversi piani. Il monitoraggio del deflusso è implementato da algoritmi di loitering, con integrazione di regole per l’attivazione di allarme in caso di persone stazionanti nell’area controllata.

L’integrazione fra impianti differenti permette quindi l’esodo controllato per tutte le persone deambulanti, ma esiste la possibilità che uno o più occupanti non siano in grado di spostarsi in autonomia. Di conseguenza è stato installato un sistema per la geolocalizzazione individuale (IPS, ossia Indoor Positioning System), che utilizza una rete Wi-Fi indipendente rispetto a quella in dotazione all’edificio. 

Individuazione di precisione

L'errore medio di posizionamento è inferiore a 20 cm, con aggiornamento della posizione ogni 0 ,5 s

Il sistema di geolocalizzazione indoor (IPS) consente di individuare la posizione delle persone in difficoltà e valutare il loro isolamento rispetto agli altri occupanti, oltre a notificarne l’eventuale postura man-down (immobilità, giacitura del corpo e altre condizioni che possono essere indice di pericolo) con un elevato livello di precisione e affidabilità (errore medio di posizionamento inferiore a 20 cm, aggiornamento della posizione ogni 0,5 s). La copertura è estesa all’intero edificio inclusi servizi igienici, vani tecnici, garage e sotterranei, comprese le zone esterne circostanti.

Gestito via software dalle control room, il sistema sfrutta le bande radio UWB ed è composto da:

  • server centrale (RTLS) con piattaforma software in-cloud;
  • rete di dispositivi fissi di localizzazione attivi o passivi (ancore);
  • dispositivi indossabili attivi o passivi (tag) in dotazione agli occupanti, compatibili con i sistemi di controllo degli accessi basati su RFID e con i tornelli dotati di lettore.
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Sono state installate 800 ANCORE, DISPOSITIVI FISSI DI LOCALIZZAZIONE ATTIVI O PASSIVI,
perfettamente integrati nell’interior design

Le ancore sono connesse tramite VLan fornita dal sistema networking dell’edificio, separata in maniera logica dalle altre sottoreti e basata su hardware ridondante. Tutti gli switch di piano dispongono di porte Lan pari al numero delle ancore previste, con porte POE per la loro alimentazione. Ogni ancora è dotata di ulteriori entrate/uscite per la connessione di sistemi di allerta esterni.

I dispositivi indossabili permettono la localizzazione di precisione e il controllo del distanziamento sociale (anche in assenza di infrastruttura). Sono generalmente equipaggiati con sensore man-down inerziale/giroscopico a 9 gradi di libertà, batteria ricaricabile, ricarica wireless induttiva, segnalatore acustico con vibrazione, pulsante per segnalazione d’emergenza, interfaccia Bluetooth, tag RFID ed etichetta con QR code.

Il controllo del distanziamento sociale è particolarmente utile per contrastare la diffusione interpersonale degli agenti patogeni. Il sistema permette di impostare una soglia di distanza tra le persone, può avvisare il portatore con un segnale sonoro e vibrante e può memorizzare gli identificativi dei dispositivi interessati e la durata delle permanenze sottosoglia.


Dentro l’esperienza dell’impresa

Fabio Cadonici, direttore commerciale di Sinora

Fabio Cadonici è direttore commerciale di Sinora, system integrator specializzato nella tecnologia dei collegamenti dati, voce e immagini, che opera da 40 anni nel mercato italiano delle telecomunicazioni:

«Negli ultimi anni abbiamo progettato e installato molti impianti radio DMR al servizio di numerosi grattacieli milanesi. Per Unipol Tower ci siamo anche occupati dell’IPS per la localizzazione delle persone all’interno o in prossimità dell’edificio. In questo caso lo sviluppo in verticale degli spazi da monitorare ha costituito la principale complessità tecnica.

Per coniugare la più estesa copertura con il livello di precisione richiesto, sono state installate circa 800 ancore perfettamente integrate nell’interior design. Il sistema rispetta la privacy degli utenti, consentendo l’accesso ai dati solo in caso di necessità, allo scopo di guidare i soccorritori anche in condizioni di visibilità nulla».


 

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