Targa System: stop a irregolarità e violazioni del Codice della Strada

Targa System

Targa System è il sistema - software e telecamere - progettato e realizzato per supportare la Polizia e le Municipalità nella gestione dei controlli per la sicurezza e la protezione delle strade. È già installato in 900 Comuni italiani

A Forlì “In arrivo 74 telecamere: è caccia ai veicoli rubati, non assicurati e non revisionati”: a riferirlo è la redazione di 4live.it alla fine dello scorso mese di luglio. Vigilia di Ferragosto, Il Resto del Carlino titola così: “In auto senza assicurazione. Beccato dal Targa System”. E, acnora, “Ferrara, guida senza patente e assicurazione: scoperto con il Targa System”, su La Nuova Ferrara del 4 settembre.

Questi sono solo alcuni tra i più recenti strilli sui quotidiani locali nazionali che ben sintetizzano la portata del “fenomeno” Targa System. Noi di “Sicurezza” ne abbiamo già parlato nel numero di giugno 2020, nel servizio “Capua, città sicura” che dettaglia il progetto di videosorveglianza urbana comprendente la fornitura di hardware propedeutico all’installazione di Targa System anche nella storica città in provincia di Caserta.

Innanzi tutto, che cos’è Targa System? Targa System è il risultato di uno studio congiunto con le Forze di Polizia Locale, alle quali vuole garantire un valido supporto nella protezione delle strade e nell’individuazione delle irregolarità al Codice della Strada. Per gli automobilisti riconoscere un dispositivo Targa System è pressoché impossibile, perché funziona come una normale videocamera ma è in grado di rilevare, tramite la scansione della targa, tutti quei veicoli rubati, posti sotto sequestro, iscritti nella black list della Polizia, circolanti senza copertura assicurativa o senza rinnovo della revisione.

Il software Targa System, che non accerta autonomamente l’infrazione, può essere installato sia su una telecamera semplice sia su un dispositivo specifico. La telecamera può essere posizionata su un supporto fisso e può essere utilizzata in movimento. Il server che riceve le informazioni è collegato al Ministero del Trasporto, all’IVASS e al Ministero dell’Interno. In pochi secondi, gli esiti dei controlli giungono agli agenti tramite tablet o smartphone.

Targa System
Nicola Gobbo e Mario Gentilin

Per conoscere meglio questo innovativo e potente software, e capirne vantaggi e specificità tecniche, abbiamo intervistato il sales manager Nicola Gobbo e il technical manager Mario Gentilin, soci fondatori di Targa System, con quartier generale a Brendola (Vicenza).

 

Quando e in risposta a quale esigenza è nato il software?

N. G.: «Il software è nato nel 2014 e si è rapidamente affermato tra le Municipalità lungo tutto lo Stivale grazie alla sua semplicità d’uso e all’introduzione della lettura delle targhe a colori: caratteristica, al tempo, unica sui dispositivi mobili. Questo ci ha permesso una diffusione capillare su tutto il territorio nazionale, portandoci in una posizione di leadership di mercato nel giro di pochi anni».

M. G.: «È stata la dematerializzazione del contrassegno assicurativo (che dall’ottobre 2015 non deve più essere esposto sul parabrezza del veicolo, n.d.r.) a stimolare la nascita di tutta una serie di dispositivi per aiutare le Forze di Polizia nel controllo automatico della copertura assicurativa e dello stato della revisione dei veicoli. Quando siamo partiti, erano diversi i player che si erano affacciati sul mercato: per i primi due anni la concorrenza era diversificata. Poi, grazie alle caratteristiche tecniche distintive del nostro prodotto e a una politica commerciale indovinata, siamo riusciti a imporci in un settore che, attualmente, conta pochissimi protagonisti di primo piano».

Quali, dunque, i tratti distintivi che hanno decretato (e confermano oggi) il successo del prodotto?

N. G.: «Il nostro punto di forza è sempre stato quello di aver creato un software aperto. Oggi non solo abbiamo le nostre telecamere, che - perfettamente integrate con il nostro software - sono “naturalmente” in grado di leggere targa, marca, modello e colore di un veicolo. Ma abbiamo anche la possibilità di integrare telecamere di altri produttori. In questo modo, offriamo al cliente sia un sistema completo sia la libertà di movimento e di scelta del prodotto. Inoltre, possiamo fare interventi di upgrade su impianti esistenti che necessitano di passare a un prodotto più completo e performante».

Come funziona Targa System?

M. G.: «Il sistema Targa System viene solitamente installato - nel caso di impianto fisso - presso un comando di Polizia Locale, mentre - in caso di impianto mobile - viene installato a bordo macchina. La telecamera scansiona le targhe, inviando le informazioni al software collegato al Ministero dei Trasporti e, in alcuni casi, al Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti (SCNTT). Tutte le informazioni sullo stato del veicolo arrivano nel giro di pochi centesimi di secondo agli agenti della Polizia, che possono controllare il tutto tramite tablet o smartphone. Un aspetto importante da rilevare è che il sistema Targa System non accerta autonomamente l’infrazione, ma costituisce un supporto all’attività di controllo svolta dagli agenti stessi».

Quali sono le certificazioni e quali criteri impongono?

M. G.: «Ad aprile di quest’anno Targa System ha conseguito la certificazione ISDP©10003:2018 da parte di Inveo, accreditato da Accredia. Con tale certificazione ha ottenuto l’attestazione ufficiale della conformità al GDPR dei processi relativi a Targa System certificati con Standard di Data Protection internazionali».

Quale il feedback da parte della vostra clientela?

N. G.: «Il 99% dei nostri clienti è molto soddisfatto. Fin da subito abbiamo improntato il sistema di assistenza sul contatto telefonico diretto. I nostri prodotti funzionano bene e solitamente, se la Polizia ci chiama, si tratta di problemi di scarsa gravità che vengono subito risolti da remoto da un nostro operatore. Per un agente che sta facendo servizio su strada questo fa una grande differenza. Il nostro software, inoltre, è stato sviluppato a stretto contatto con gli operatori di Polizia Locale: dalla disposizione dei menu al posizionamento dei tasti, sono elementi tutti ingegnerizzati a partire dalle loro indicazioni».

M. G. «Il nostro supporto alla Polizia è quotidiano: rispondiamo alle mail anche nei giorni festivi e questo è molto apprezzato. Come apprezzata è l’elevata flessibilità del nostro staff di sviluppatori, grazie ai quali possiamo eseguire personalizzazioni sul software in base alle esigenze operative di Polizia o Carabinieri. Molti dei nostri impianti interfacciano telecamere della concorrenza e proprio su questi è facile notare la qualità del nostro prodotto rispetto ai competitor e, per fortuna, non la notiamo solo noi…».

Infine, come state affrontando questo 2020?

N. G. «Nonostante il Covid, abbiamo chiuso il primo semestre con un +19.8% rispetto al 2019. Siamo stati in grado di operare in smart working durante il lockdown offrendo l’assistenza di sempre. Ma pensiamo che l’onda di crisi possa arrivare più avanti, nel momento in cui, esauriti i bandi emessi pre-crisi, le Municipalità con qualche ristrettezza debbano decidere di indirizzare le proprie risorse verso altre criticità».

M. G.: «Noi però guardiamo sempre avanti allo sviluppo di prodotti innovativi. Stiamo stringendo accordi con importanti partner in diversi settori, che ci porteranno a un nuovo livello della nostra avventura. Come imprenditori vogliamo continuare a generare lavoro e nuove tecnologie al servizio delle Forze dell’Ordine e della comunità tutta».

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