La sicurezza dei parcheggi nelle grandi, medie e piccole città

Proliferano le iniziative delle Amministrazioni comunali per la messa in sicurezza delle aree di parcheggio, servizi fondamentali per cittadini e lavoratori, nonché per accogliere i turisti. Una rassegna dei progetti più recenti: Carmignano di Brenta, Pisa e Milano

Furti di auto, risse, aggressioni fisiche e atti vandalici rappresentano i reati più diffusi all’interno dei parcheggi. La cronaca riporta indifferentemente casi ed episodi in tutta Italia, con una frequenza non trascurabile. Infatti, molteplici amministrazioni dell’intero Stivale stanno correndo ai ripari, con progetti caratterizzati da investimenti in tecnologie di videosorveglianza, talvolta corredati dall’implementazione di app per la ricerca del parcheggio.

Si profila in tal modo, per i parcheggi, la crescente diffusione sul territorio nazionale di un modello di sicurezza anticrimine calato in un contesto sempre più intelligente e funzionale, nella cornice della Smart City: telecamere di videosorveglianza, sensori e software caratterizzati da intelligenza artificiale potranno dialogare tra di loro creando un sistema unificato, a beneficio non solo della sicurezza ma anche della qualità della mobilità dei cittadini.

Un modello per i piccoli Comuni

Se è vero che tale scenario conoscerà il suo pieno sviluppo nel prossimo futuro, è altrettanto certo, persino quando si parla di parcheggi di comuni di piccole dimensioni, che già oggi il dialogo virtuoso tra tecnologie di sicurezza e la componente umana, rappresentata dalla capacità di intervento sul territorio delle Forze dell’Ordine, si è manifestata proficuamente in molteplici circostanze.

Si pensi al recente caso di Carmignano di Brenta, Comune di poco più di 7 mila abitanti della provincia di Padova.

In virtù del controllo incrociato tra videosorveglianza e varchi per il controllo targhe, in nemmeno un’ora la Polizia Locale ha individuato il responsabile del danneggiamento di un’automobile parcheggiata.

Un esempio virtuoso - ma non è certamente unico - che contempla al tempo stesso l’impiego di vigilanza armata, del controllo di vicinato e del vigile di quartiere, così come costanti investimenti tecnologici.

Un esempio di riqualificazione

Un Comune più grande come Pisa ha recentemente investito in un nuovo sistema di videosorveglianza per riqualificare il parcheggio di via Pietransantina, inserito nella zona che rappresenta la porta d’accesso della città per i turisti.

Il progetto rientrava tra le opere previste nel nuovo contratto di gestione operativa elaborato dalla società Pisamo, che gestisce per conto del comune tutte le problematiche legate alla mobilità urbana.

La società Tirrenica mobilità, che dall’aprile 2019 gestisce il parcheggio, ha provveduto ad elaborare un progetto per la realizzazione del nuovo impianto, di concerto con il Comune di Pisa, che gestisce già un proprio sistema di videosorveglianza, e i tecnici di Pisamo per adottare un sistema versatile e complementare a quello già esistente, costituito da tre telecamere dome gestite dal Comune di Pisa non sufficienti a controllare l’intero ampio parcheggio.

Il nuovo sistema, sfruttando la tecnologia della fibra ottica, vede impegnate ben nove telecamere fisse con lente motorizzata, impegnate nel monitoraggio alle aree adibite esclusivamente al parcheggio delle auto non a pagamento, oggetto di frequenti atti di microcriminalità; una telecamera “dome” con Led a infrarossi con un campo d’azione di 360°, collegata col sistema di sorveglianza esistente gestito dal Comune di Pisa e asservita ai parcheggi adibiti alle auto non a pagamento; tre telecamere fisse con lente motorizzata impegnate nel monitoraggio sia dei bagni, dove è presente la cassa e il cambiamonete, sia dell’area di sosta dei turisti che si trova dinanzi al bar autogrill.

Automazione totale

Proseguendo il nostro excursus, arrivando ai Comuni maggiori, da Milano giunge infine l’esempio della nuova struttura per la sosta delle auto di via Bovio (tra le stazioni Maciachini e Dergano della M3), per le auto che provengono dall’area a Nord del capoluogo lombardo.

La sua principale caratteristica è la totale automazione: il parcheggio viene gestito in remoto con sistemi di videosorveglianza la cui sala operativa è contattabile attraverso citofoni dislocati all’interno della struttura, mentre l’entrata e l’uscita avvengono solo attraverso la lettura delle targhe registrate a sistema.

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I furti d’auto in Italia

Come si sono evoluti i furti di auto? Se l’è chiesto anche LoJack Italia, società americana specializzata nel rilevamento e recupero di beni rubati (parte del gruppo multinazionale CalAmp, operante nel campo della telematica). Questo tipo di reati, infatti, si sta evolvendo notevolmente grazie all’impiego di dispositivi hi-tech sempre più performanti che consentono di sottrarre i veicoli in modo mirato, rapido ed efficace. Dall’ultimo “Dossier sui furti d’auto” questi sono i dati più interessanti per il nostro Paese (elaborazione LoJack su fonte dati Ministero dell’Interno).

261 - vetture rubate al giorno in Italia

11 - si calcola che ogni ora vengono sottratte 11 autovetture: molte di queste vengono instradate su mercati esteri o utilizzate per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio

61.000 - auto rubate di cui si perdono le tracce: viene recuperato solo 1/3 dei veicoli

Il tasso di recupero nazionale delle auto rubate è sceso per la prima volta al 36%. Su 95.403 vetture rubate lo scorso anno, solo 34 mila sono state ritrovate

 

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