Sgravi fiscali per la videosorveglianza: il bonus 2019

Bonus videosorveglianza 2019, bonus sicurezza o come si voglia chiamarla, è la misura che assicura uno sgravio fiscale del 50% per spese sostenute appunto per dotare casa di un impianto.

Rientra nel bonus ristrutturazione di quest’anno e prevede la detrazione al 50% ai fini Irpef per spese sostenute entro il 31 dicembre 2019 per interventi relativi agli immobili realizzati a partire da gennaio di quest’anno.

Non rientrano nel bonus le spese per stipulare un contratto con un istituto di vigilanza, per esempio, ma solo quelle relative all’immobile, quindi l’acquisto e installazione delle apparecchiature per la videosorveglianza. Per usufruire della detrazione i pagamenti devono essere tracciabili, occorre presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 o modello Redditi (ex Unico) e ripartirla in 10 quote annuali. Per chiarezza, ecco alcuni degli interventi per i quali è previsto il credito d’imposta, a parte quelli di rafforzamento o sostituzione di cancellate, catenacci, porte blindate, tapparelle metalliche, vetri antisfondamento, casseforti: l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione sui serramenti e tutto quanto sia finalizzato a prevenire il rischio di atti illeciti da parte di terzi, furti, aggressioni, sequestri di persona; l’installazione di fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati ma anche perizie, sopralluoghi, la progettazione, telecamere e rilevatori di prevenzione con le relative centraline.

Per la tracciabilità del pagamento il Fisco richiede un bonifico parlante, cioè con la corretta causale, anche preparato online, o un bonifico bancario o postale dove si possa evincere la causale con riferimento all’art. 16-bis del Dpr 917/1986, codice fiscale del beneficiario della detrazione e quello del beneficiario del pagamento, ritenuta dell’8% quale acconto sull’imposta sul reddito dovuta dall’impresa che fa i lavori.

Nella dichiarazione dei redditi bisognerà indicare i dati catastali dell’immobile, mandare comunicazione alla Asl e conservare tutte le ricevute e i documenti relativi ai lavori effettuati, relative al pagamento dell’Imu se dovuta, per i condomini la delibera dell’assemblea o l’assenso del possessore dell’immobile negli altri casi, concessioni e autorizzazioni se necessarie oppure dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà con la data di inizio dei lavori e l’attestazione che rientrano in quelli previsti dal bonus.

A chi spetta il bonus videosorveglianza 2019?

Possono accedervi il proprietario dell’immobile o il titolare del diritto di godimento; il familiare convivente; il coniuge separato se assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge; il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.

Il bonus 2019, però, spetta anche a chi esegue i lavori sull’immobile da solo: in questo caso l’interessato ha diritto alla detrazione delle spese di acquisto dei materiali edili.

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