Sbarco sulla Luna: missione critica al 100%. Con Motorola Solutions a Cracovia

Worden
Il colonnello Al "Al" Merril Worden

L’allunaggio del 1969 fu la “missione critica” per eccellenza, perché in caso di emergenza non poteva contare su alcun precedente. Ne abbiamo ripercorso i momenti salienti a Cracovia insieme con Motorola Solutions che, con la sua Military Electronic Division, fornì il transponder S-Band che consentì l’ascolto delle parole di Neil Armstrong alla radio e alla tv. Per l’occasione abbiamo raccolto anche la testimonianza del colonnello Al “Al” Merril Worden, che nel 1971 tornò sulla Luna con l’Apollo 15

Quando in redazione è arrivato l’invito per andare a Cracovia - unici giornalisti italiani - a visitare la sede Motorola Solutions e incontrare un famoso astronauta statunitense, il colonnello Al “Al” Merril Worden, non potevamo rifiutare. Quest’anno ricorre infatti il Cinquantenario della missione che, il 20 luglio 1969, portò il primo uomo sulla Luna e Motorola, in questa storia, ha avuto un ruolo poco conosciuto ma di grande importanza. Ha contribuito a portare a compimento la prima missione “100% mission critical” da parecchi anni a questa parte: il viaggio dell’uomo nello spazio.

Color Photograph, 1966

Comunicare nello spazio

Un’applicazione “mission critical” è per definizione un’attività che si svolge in contesto per il quale la tecnologia, o la soluzione tecnica in gioco, è cruciale. Ovvero, senza di essa non sarebbe possibile portare a termine la “mission”, il compito.

Se parliamo di comunicazioni, si va dalla produzione di una azienda alla gestione di attività complesse e di valore sociale, come il soccorso alpino, l’attività delle Forze dell’Ordine o, salendo ancora nel grado di complessità, la comunicazione tra la base a terra e gli astronauti durante un viaggio spaziale. La complessità dipende dal fatto che aumenta il grado di imprevisti da gestire nell’applicazione: quando 50 anni fa, nel luglio del 1969, la capsula di Apollo 11 ha raggiunto la Luna, non poteva contare su alcuna esperienza precedente. Era tutto nuovo.

Il ruolo di Motorola Military Electronic Division

In quella occasione a supportare la Nasa c’era Motorola Solutions con il suo transponder S-Band, grazie al quale abbiamo ascoltato dalla radio e dalla tv le parole di Neil Armstrong. La richiesta tecnica della Nasa, appaltata a Motorola Military Electronic Division di Scottsdale in Arizona nel 1963, era di sviluppare un trasmettitore ricevitore compatto, un trasponder appunto, su cui viaggiassero voce, video e telemetria per collegare l’Apollo alla base a terra. Doveva essere leggero, perché con la tecnologia dell’epoca occorreva una spinta di oltre 100 kg per mandare nello spazio un solo kg di materiale, e molto affidabile, perché a 30 mila miglia dalla terra (oltre 55 mila km) le trasmissioni VHF non funzionano, dunque il transponder era l’unico contatto degli astronauti con la terra. Motorola

Ma non è l’unica tecnologia Motorola che ha viaggiato nello spazio: sull’Apollo 15, per esempio, c’erano anche 12 unità di comunicazione e monitoraggio e l’antenna posta sullo zaino degli astronauti e che serviva a comunicare con la Terra usando il modulo LEM come ricetrasmettitore.

La collaborazione con la Nasa prosegue ancora oggi, a testimonianza dell’affidabilità delle soluzioni sviluppate, e come allora coinvolge più tecnologie diverse e attività legate alla comunicazione. Tutta esperienza che viene travasata nelle applicazioni mission critical e business critical terrestri.

Il centro R&D in Polonia

A Cracovia, in Polonia, dal 1998 si trova uno dei centri R&D più importanti nel mondo per Motorola Solutions, nonché il secondo per grandezza, dopo la sede statunitense: qui oltre 1.300 persone lavorano alle soluzioni software che verranno applicate a livello globale, oltre a offrire l’assistenza per le reti già in essere. Motorola Solutions infatti è una global company e gestisce tutte le fasi della vita delle soluzioni che propone, dall’ideazione al post vendita.

Gli investimenti di Motorola Solutions in Polonia ammontano a oltre 600 milioni di dollari, cui si sommano 1,6 milioni di contributi a scuole e università. Le sedi in realtà sono due, quella centrale è a Varsavia.

Tra le attività della sede di Cracovia:

- infrastruttura per i sistemi Tetra/Apco P25;

- terminali radio, dispositivi, applicazioni e servizi per i sistemi Tetra;

- comunicazioni a banda larga per la sicurezza pubblica con i sistemi LTE;

- certificazione, integrazione di Tetra/Apco P25/LTE;

- sviluppo della suite software Command Center;

- servizi di formazione, documentazione, addestramento;

- supporto tecnico per i clienti business e governativi;

- laboratori test;

- attività finanziarie e fornitura.

MotorolaOltre la luna?

Il pensiero del colonnello Al “Al” Merril Worden

Le missioni successive a quella di Armstrong avevano obiettivi diversi. Nel caso di Apollo 15, nel 1971 si trattava prevalentemente di attività di tipo scientifico: a bordo c’erano tre astronauti, due sono scesi sulla superficie lunare per raccogliere campioni mentre il terzo, Al Worden, è rimasto in orbita per fare, dal modulo scientifico Endeavour, fotografie, video e raccogliere dati del satellite attraverso vari sensori e per realizzare la prima passeggiata nello spazio profondo, 38 minuti a 315 mila km dalla Terra. Apollo 15 è stata la quarta missione a mettere piede sulla luna, la nona della serie Apollo e la più duratura, 3 giorni, sulla Luna.

Questo il parere del colonnello Al “Al” Merril Worden in merito alle prossime missioni spaziali e al bilancio scientifico del viaggio sulla Luna: «Penso che l’uomo prima o poi arriverà anche su Marte, ma non è detto che sia una grande nazione a farlo da sola, i costi enormi impegnano a una collaborazione. Accadrà probabilmente in 30-40 anni anche perché non è ancora risolto il problema della magnetosfera. Sulla Terra siamo protetti dall’atmosfera, sulla Luna il problema non c’è, ma su Marte? Nessuno conosce quali potrebbero essere le conseguenze per l’uomo. Le missioni scientifiche sulla Luna hanno migliorato le nostre conoscenze prima di tutto sull’attività geologica del satellite. Abbiamo scoperto che la sua struttura è simile a quella terrestre, con un cuore e una crosta, e avanza l’ipotesi che in origine fosse parte della terra stessa».

In Italia strategie a lungo termine

Intervista a Sirio Magliocca, a.d. Italia Motorola Solutions

«L’Italia è un mercato strategico per Motorola Solutions, come ogni mercato evoluto, e infatti siamo presenti con gli uffici di Motorola Solutions Italia, ma è anche qualcosa di più perché la cultura italiana si fa notare anche in questo settore. Alcune soluzioni, alcune customizzazioni, nascono qui e vengono estese al resto del mondo: abbiamo la capacità di immaginare ciò che potrebbe accadere, di risolvere problemi, che altri non hanno. La presenza territoriale è indispensabile, e Motorola Solutions opera attraverso una rete di rivenditori partner, perché il mercato è molto frammentato e le soluzioni sono spesso personalizzate. L’Italia porta know-how in Motorola Solutions, e noi garantiamo la vicinanza al cliente e la capacità di fornire tecnologia e servizi».

«Il 60% dei nostri clienti appartiene a enti governativi, il rimanente è business - prosegue Magliocca - Riforniamo regione per regione quasi tutti i referenti istituzionali e, per quanto riguarda la parte commerciale, dai centri distribuzione ai negozi, fino a fabbriche, aeroporti e porti».

La capacità di dialogare con il cliente, dimostrata con la Nasa, si riproduce anche per le comunicazioni terrestri, soprattutto in Italia dove ogni Comune o ogni ente ha il proprio standard e le proprie esigenze. Tra le novità, sicuramente il forte investimento in area video - comparto che ha ricevuto un notevole impulso con l’acquisizione nel 2018 di VaaS International Holdings, di cui fa parte anche Vigilant - e le body worn camera, le cui applicazioni spaziano in numerosi settori. Poi l’integrazione tra voce e video, che caratterizzerà le reti del futuro, in versione mission critical. Sempre parlando di integrazione, Wave è il servizio push to talk cloud a banda larga per connettere i dispositivi sul campo indipendentemente dalla tecnologia utilizzata, ovvero rete telefonica, radio o banda larga.

 

 

Black and White Poster, 1970

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome