Roma, firmato il protocollo d’intesa “Mille occhi sulla città”

Attivo anche a Roma “Mille occhi sulla città”, programma di collaborazione fra il Ministero dell’Interno e gli Istituti di vigilanza privata per aumentare il livello di sicurezza delle aree urbane.

Il protocollo sottolinea la necessità di un sistema di sicurezza “che integri le iniziative pubbliche e private all’interno di una cornice ispirata ai principi di coordinamento e sussidiarietà” e rileva il ruolo delle guardie giurate come soggetti attivi nello svolgimento “dei servizi di sicurezza complementare”.
Essi, in base al programma di collaborazione le forze di Polizia di Stato e la Polizia locale, “possono svolgere compiti di osservazione e raccogliere elementi di informazione di particolare utilità per la prevenzione e la repressione di reati”.
In particolare, dal punto di vista operativo, “la collaborazione informativa avviene tra le centrali operative degli Istituti di vigilanza cui le singole guardie particolari giurate comunicheranno tutte le notizie concernenti situazioni di rilievo per la sicurezza urbana, assunte durante lo svolgimento dei servizi di vigilanza, e quelle delle Forze di polizia e di Polizia locale”.
Di converso, le centrali operative di polizia “dirameranno le segnalazioni di ricerca o note d’allarme anche alle centrali operative degli Istituti, in modo che gli stessi possano allertare le rispettive pattuglie, ampliando così il numero di operatori in grado di verificare le diverse situazioni”.
Siamo lieti che Roma si sia aggiunta alle altre città che hanno finora avviato il protocollo 'Mille occhi sulle città', uno strumento che contribuirà ad aumentare il livello di sicurezza della città e che sottolinea il ruolo sociale della vigilanza privata e la sua prerogativa di sicurezza sussidiaria e complementare”.
Lo ha dichiarato Matteo Balestrero presidente di ASSIV, l’Associazione delle imprese di vigilanza privata aderente a Confindustria, in occasione della firma in Prefettura del protocollo d’intesa Mille Occhi sulle Città.
Le province dove le prefetture hanno provveduto ad attivare il protocollo sono Pescara, Ancona, Ascoli, Grosseto, Verbano - Cusio - Ossola, Ferrara, Trento, Lecce, Trento, Napoli, Teramo, Venezia, Imperia, Mantova, Matera e Campobasso (lista aggiornata al 15 settembre 2011).

La guardie giurate attive nella provincia di Roma sono 6.732 (7.861 se si aggiungono i dipendenti da cooperative e consorzi), mentre le imprese autorizzate sono 72, delle quali 11 autorizzate da altre prefetture ad operare nella provincia di Roma in virtù delle nuove norme che disciplinano il settore.
La provincia di Roma è quella dove vengono impiegate il maggior numero di guardie giurate in Italia, il 15,45% del dato nazionale (43.310), escluso cooperative e consorzi.
Per il presidente di Assiv, la funzione sussidiaria della vigilanza privata è stata indirettamente sottolineata anche dalle nuove norme sui requisiti professionali del settore entrate in vigore il 16 marzo scorso, che individua gli “obiettivi sensibili” come centrali elettriche, raffinerie, ospedali e uffici pubblici da sottoporre a vigilanza armata anche con guardie giurate.

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