Riorganizzarsi è la parola d’ordine, intercettando le nuove esigenze degli installatori

Inim Electronics
Valter Rasicci, responsabile R&D intrusione, Inim Electronics

Questo il diktat di Inim Electronics che, per esempio, nello strumento webinar ha trovato una chiave vincente e molto apprezzata per tenere aggiornati (e premiare) i suoi professionisti. L’intervista con Valter Rasicci, responsabile R&D intrusione

Un anno, questo 2020, bisogna ammetterlo, al di là di qualsiasi previsione. Avevamo chiuso il 2019 dedicando il numero di dicembre a un bilancio di dodici mesi intensi e carichi di aspettative, ancor più a seguito dei lanci delle novità alla fiera Sicurezza. Invece, questi primi mesi del 2020 hanno - improvvisamente e in modo radicale - stravolto qualsiasi scenario, costringendo una volta di più le aziende (ma non solo, ovviamente) a rimboccarsi le maniche e a trovare nuova linfa in un contesto che nulla concede all’improvvisazione. Per questo abbiamo deciso di dare voce all’impegno di coloro che - nonostante l’emergenza sanitaria, nonostante il lockdown, nonostante il pesante carico di incertezze che permea economia, mercati e quotidianità - non hanno smesso di lavorare e offrire servizi nel poliedrico settore della sicurezza. Questo primo slot è dedicato a Inim Electronics con l’intervista a Valter Rasicci, responsabile R&D intrusione, che abbiamo intercettato durante una “normale” giornata di smart working.

Questo primo slot è dedicato a Inim Electronics con l’intervista a Valter Rasicci, responsabile R&D intrusione, che abbiamo intercettato durante una “normale” giornata di smart working.

In che modo Inim sta affrontando questa difficile e straordinaria congiuntura?

«In realtà noi non ci siamo mai fermati: uffici tecnici, supporto tecnico al telefono, reparto R&D, tutti sono stati sempre operativi e anche la produzione. Quest’ultima ha subìto soltanto un rallentamento ma senza effetti di rilievo sul planning di lungo termine. Da casa i reparti sopra menzionati sono tutti regolarmente al lavoro».

Nulla è cambiato, dunque, se non in termini di organizzazione e di location.

«La vera novità è nel passo in avanti compiuto nella comunicazione con i nostri installatori, che in questi mesi hanno dovuto interrompere le loro attività ma che hanno colto l’occasione per dedicarsi, con grande impegno e partecipazione, all’aggiornamento professionale. Abbiamo infatti deciso e organizzato rapidamente tutta una serie di webinar dedicati ai comparti antintrusione e antincendio: incontri sia di carattere tecnico per la presentazione dei prodotti sia sugli aspetti normativi, con una media di 6 appuntamenti online alla settimana, anche due o tre nello stesso giorno, anche con formule ad hoc per premiare i più assidui partecipanti. E la scelta si è rivelata subito vincente: i nostri corsi hanno registrato, ciascuno, centinaia di iscritti, con una partecipazione uniforme, trasversale, da tutta l’Italia. Siamo decisamente soddisfatti».

Un segnale, dunque, molto positivo quello giunto dagli installatori che hanno approfittato di questo stop forzato per aggiornarsi.

«Assolutamente positivo, e non è così scontato. Certo cambiano le richieste, sono diverse le tematiche su cui si richiama il confronto. Un esempio: per quanto riguarda l’antintrusione, i partecipanti ai nostri webinar hanno manifestato grande interesse per approfondimenti tecnici che normalmente sono messi da parte, come alcune specifiche funzionalità delle centrali, gli “eventi programmabili” in primis: tutte situazioni di una certa complessità, ma la cui conoscenza si può rivelare molto utile. Inim da sempre organizza corsi di formazione sia fisici sia online, ma per la nostra esperienza è il webinar lo strumento che, in questi ultimi tre anni, va per la maggiore. Tutto ciò però non toglie l’importanza di mantenere il rapporto diretto con i nostri installatori: per loro, infatti, continueremo a organizzare occasioni di incontro nella nostra azienda, ma anche tour dedicati in Italia e all’estero presso i nostri distributori».

Nell’ultimo nostro incontro nel 2019, durante la fiera Sicurezza, abbiamo parlato di “intelligenza aumentata”. Come sta procedendo l’impegno dell’azienda in questa direzione?

«Stiamo andando avanti con decisione perché si tratta di un’applicazione molto pervasiva che può trovare impiego sia nell’ambito antintrusione sia in quello della rivelazione incendio, comparto in cui siamo leader in Italia e all’estero, ma non solo. Un esempio concreto lo troviamo nella nostra app Inimagic, uno strumento progettato e realizzato per gli installatori. Grazie alla tecnologia della realtà aumentata, questa app consente di mostrare al cliente finale come cambierà l’ambiente a seconda del tipo di prodotto installato (tastiera, sensore o sirena), anticipandone l’impatto estetico. Ma le applicazioni sono davvero tante e diverse, ed è per questo che proseguiamo la collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, ente di riferimento in Italia nello studio delle reti neurali».

Parliamo di ricerca pura o ricerca applicata?

«Entrambe perché, mentre un’azienda deve avere un orizzonte temporale entro il quale quantificare il proprio investimento in ricerca, l’università ha per sua natura margini decisamente maggiori e può, quindi, sperimentare le tecnologie nel tempo, declinandole - prima dell’implementazione in una concreta realtà aziendale - anche in soluzioni più avanzate rispetto a quelle inizialmente prospettate. Il confronto con la realtà accademica come questa, dotata di un bagaglio di competenze così elevato, è dunque per noi fondamentale. Purtroppo ci sono vincoli di riservatezza che non ci consentono di dettagliare sui progetti: quello che però posso confermare è che stiamo lavorando molto nel machine learning, in contesti che non sono solo legati alla sicurezza e all’antincendio ma anche a servizi e funzionalità del tutto indipendenti».

Quali novità ci attendono per la seconda parte dell’anno?

«Se il primo semestre si chiuderà come da pianificazione, il prossimo sicuramente vedrà il lancio di un nuovo modello di centrale per grandi installazioni e una serie di nuovi prodotti dedicati alla home automation: rivelatori di temperatura, dispositivi per attuatori di vario tipo, tutto all’insegna dell’integrazione profonda con i sistemi KNX. Ogni prodotto avrà la propria app e modalità di configurazione dedicate. Vogliamo anche migliorare il nostro sistema radio: in vista c’è anche una novità in quest’ambito. Senza dimenticare che nei prossimi mesi sarà importante focalizzarsi anche su un altro importante cambiamento: il rientro alle normali attività, tenendo però conto di quanto accaduto. Immaginiamo infatti che, se gli installatori potranno ricominciare a lavorare di persona, i clienti finali potrebbero manifestare ancora una certa riluttanza ad avere estranei tra le mura domestiche. Noi siamo attrezzati anche in questa direzione: per agevolare proprio questo processo e consentire installazioni e lavori molto più rapidi, abbiamo già disponibili prodotti e soluzioni che permettono di ridurre i tempi di permanenza nelle case dei clienti».

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