Face recognition e uso di dati: mai senza consenso esplicito

riconoscimento facciale
ph credits: AdobeStock

Il 14 marzo scorso il Senato degli Stati Uniti ha approvato una legge che proibisce alle aziende private di utilizzare la tecnologia di riconoscimento facciale per raccogliere i dati degli utenti senza consenso esplicito.

È il Commercial Facial Recognition Privacy Act, provvedimento bipartisan promosso dai senatori Brian Schatz, democratico delle Hawai, e Rpy Blunt, repubblicano del Missouri, il primo che riguarda questa tecnologia e le sue implicazioni di privacy. La legge impone anche una sperimentazione che precede la messa in commercio dei dispositivi, per assicurarsi che non danneggino le persone.

A favore del provvedimento, riferisce la testata online “The Verge”, anche il presidente di Microsoft Brad Smith che ha evidenziato la necessità di regolamentare l’innovazione tecnologica a tutela dei consumatori, della democrazia ma anche delle aziende, che così sanno come muoversi.

Con questa legge le persone dovranno essere informate e potranno venire a conoscenza di chi usa, e come, le informazioni ricavate dall’analisi del volto.

 

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