Retail e vulnerabilità degli smartphone professionali

Retail e sicurezza mobile: come si legano questi elementi? Purtroppo grazie a un dato negativo, l’impennata del 16% nelle violazioni registrata nel settore retail e riferita ai dispositivi mobile, come attesta il Verizon Mobile Security Index tra 2017 e 2018. Il primo timore, dunque? Il furto di dati dei clienti. 

Il rapporto si basa su un’indagine condotta su oltre 600 professionisti, compresi i livelli dirigenziali, che si occupano di acquistare, gestire e rendere sicuri i dispositivi mobili per le proprie aziende. Il 31% nel 2018 ha dovuto affrontare un problema legato alla sicurezza mobile e, di questi, oltre il 54% di portata definita come “rilevante” (major) e il 27% con ripercussioni durature.

L’85% degli intervistati asserisce che il rischio legato a questi apparecchi è serio e in aumento. In testa ai timori dei retailer c’è il furto dei dati dei clienti, il 61% li teme, e infatti tra chi ha vissuto un attacco il 38% ha segnalato la compromissione dei sistemi in cloud.

Al secondo posto la sottrazione dei dati di pagamento dei clienti: è il 55% a temerli, mentre la media trasversalmente nei diversi settori è del 37%. Veniamo alle risposte: l’81% dichiara che le difese previste sono state sufficienti a respingere l’attacco, il 76% anche rapide, ma il 70% dei retailer minacciati non si è accorto da solo dell’attacco, è stato informato da un cliente, da un partner commerciale o dalle Forze dell’Ordine.

L’attenzione c’è, anche perché il 64% degli intervistati ha detto di temere maggiormente per il canale mobile che per altri strumenti come computer desktop o server: solo il 26% infatti usa un network mobile privato per il mobile, il 34% ha un Unified Endpoint Management (Ued) e il 38% ha una soluzione per prevenire la perdita dei dati mobile.

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