Dopo la protezione degli Oratori di San Giovanni e di San Giuseppe, la Fondazione Enzo Hruby interviene nuovamente a Urbino, questa volta per sostenere gli oneri di un avanzato sistema di videosorveglianza per la casa natale del celebre Raffaello Sanzio.
Nell’edificio, costruito agli inizi del XV secolo e acquistato nel 1460 dal padre Giovanni Santi, Raffaello vide la luce il 28 marzo 1483 e visse i primi anni della formazione artistica.
Dopo vari passaggi, nella seconda metà dell’Ottocento la casa venne acquisita dall’Accademia Raffaello, che ne fece la propria sede e la arricchì, nel tempo, di numerose opere d’arte.
Oggi è una casa museo, una delle tante disseminate in Italia che conservano e tramandano la memoria dei grandi personaggi che le hanno abitate.
All’interno di Casa Raffaello sono esposti dipinti, sculture, ceramiche, arredi lignei, alcuni dei quali strettamente connessi all’artista.
Tra questi, l’affresco della Madonna col Bambino realizzato da Raffaello negli anni giovanili, oltre a vari manoscritti, edizioni rare, monete e ritratti ottocenteschi che celebrano il genio del grande urbinate.
La realizzazione del progetto di videosorveglianza di Casa Raffaello è stata affidata alla società Umbra Control di Perugia, Amica della Fondazione Enzo Hruby, che ha ampliato il sistema di videosorveglianza già esistente con lo scopo di ottenere una totale copertura dell’edificio, installando cinque telecamere Day&Night antivandalo ad alta risoluzione, che permettono la visibilità anche di notte passando dalla modalità a colori a quella in bianco e nero.
Quattro si trovano nelle sale all’interno dell’edificio, la quinta è collocata, invece, all’esterno, a protezione del chiostro.
“Con questo progetto - dichiara Carlo Hruby, vicepresidente della Fondazione Enzo Hruby - la nostra Fondazione inaugura l’attività del 2014 intervenendo nuovamente nella meravigliosa città di Urbino, simbolo del Rinascimento italiano e Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. La protezione di Casa Raffaello consente di raggiungere un importante risultato in termini di sicurezza e di valorizzazione di un monumento di grande rilevanza ed è l’occasione per proseguire lo splendido rapporto di collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Urbino e con la Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche, avviato in occasione della protezione degli Oratori di San Giovanni Battista e di San Giuseppe. Questo nuovo progetto ci sta particolarmente a cuore anche perché rappresenta il proseguimento dell’attività della Fondazione a favore del patrimonio cosiddetto “minore”, che come abbiamo ripetuto più volte in questi primi sei anni di attività, costituisce la più grande ricchezza dello straordinario Paese in cui viviamo”.