Massimo Motroni, direttore tecnico di PH Elettronica, ha concentrato la propria attenzione sul ramo dell’impresa paterna dedicato agli impianti di sicurezza, specializzandosi nella realizzazione di impianti antintrusione da esterno a prova di falsi allarmi.
Massimo Motroni da oltre 40 anni è il direttore tecnico di PH Elettronica, azienda creata dal padre (il cavalier Franco Motroni) nel lontano 1976. La società, con sede a Pistoia, si occupa di analisi, progettazione e installazione di sistemi professionali di sicurezza, allarmi antintrusione, videocontrollo e antincendio, adattati alle specifiche esigenze di ogni cliente e con un servizio di assistenza 24/7.
Quando nasce PH Elettronica e come si sviluppa l’azienda nel corso degli anni?
«L’azienda è stata fondata nel 1976 da mio padre: nasciamo come azienda di impianti elettrici ed elettronici, per poi diventare a partire dal 1978 Centro Tecnico Philips per l’area di Pistoia. Negli anni a venire, ci siamo sempre più strutturati, fino alla suddivisione in due settori principali: quello degli impianti tecnologici, gestiti direttamente da mio padre, e quello dei sistemi professionali di sicurezza, che ho iniziato a seguire in autonomia.
Con il pensionamento di mio padre, il settore degli impianti tecnologici è stato ceduto, mentre io ho deciso di concentrare tutti i miei sforzi nel far crescere esclusivamente il mio settore di appartenenza - quello, per l’appunto, dei sistemi professionali di sicurezza».
Quali sono le vostre specializzazioni?
«Grazie a particolari tipologie di clienti, siamo stati in grado di maturare, nel corso degli anni, una grandissima esperienza nei sistemi antintrusione da esterno, con l’utilizzo di tutte le ultime tecnologie disponibili sul mercato. Oggi, infatti, grazie all’avvento dell’intelligenza artificiale, i nostri sistemi di protezione sono diventati sempre più sicuri e più stabili rispetto ai falsi allarmi, dovuti a piccoli animali, piante in movimento, condizioni meteo avverse. I nostri principali partner sono Tecnoalarm, Tecnofire, Detection, Dahua Technology Italia e Aylook».
Chi sono i vostri clienti e quali sono le loro richieste?
«Nel corso dei lunghi anni della nostra attività abbiamo operato su tutto il territorio toscano, lavorando molto nei penitenziari (anche di massima sicurezza), in alcuni siti militari e in tutti i tribunali e preture per conto di Philips Automation spa Italia.
Oggi abbiamo una clientela molto variegata, dal privato cittadino alle aziende, passando anche per l’ente pubblico. Quella di non concentrarsi su un’unica tipologia di cliente è stata da sempre la nostra mission aziendale».
In che modo strutturate il vostro lavoro?
«Il nostro obiettivo è fornire una protezione affidabile che permetta al cliente di sentirsi davvero al sicuro, senza compromessi. Per fare questo procediamo per gradi: partiamo innanzitutto ascoltando attentamente le esigenze dei nostri clienti, così da poter fornire una consulenza qualificata per garantire la sicurezza degli spazi da proteggere tramite un sopralluogo con i nostri tecnici per una perizia dettagliata.
Segue poi una progettazione su misura, con una panoramica completa dei punti di forza e delle eventuali limitazioni delle soluzioni presentate: la trasparenza - nelle tecnologie proposte e utilizzate, nella metodologia di lavoro e nel prezzo - è fondamentale per poter scegliere al meglio. Una volta approvato il progetto, siamo pronti a installare gli impianti di sicurezza nel pieno rispetto della privacy, fornendo al cliente tutte le istruzioni necessarie per gestire il suo sistema al meglio».
Quali sono stati i lavori che vi hanno regalato maggiori soddisfazioni?
«Non è semplice dare un punteggio ai nostri lavori... di sicuro, una grande soddisfazione è arrivata con i vari impianti antintrusione e anti-scavalcamento installati negli anni in diversi penitenziari toscani, dei quali, per ovvie ragioni di sicurezza, non posso parlare nel dettaglio».
In che modo vi tenete aggiornati e formati?
«La formazione tecnica è praticamente continua: partecipiamo a ogni webinar o corso in presenza che viene realizzato dai nostri partner. A breve saremo anche certificati “installatori EBI” per i sistemi a intelligenza artificiale Aylook; dal 2003, inoltre, siamo certificati secondo la normativa ISO9001, mentre dal 1992 siamo registrati al registro imprese per tutte le lettere della Legge 46/90 (poi DM 37/08), salvo gli ascensori. Infine, la formazione continua dei dipendenti è riferita anche all’osservanza delle regole per il lavoro in sicurezza secondo le indicazioni della Legge 81/08».
Quali consigli darebbe a un giovane che desidera intraprendere questa professione?
«Questa professione non può essere un ripiego: il consiglio principale che mi sento di dare, quindi, è quello di lavorare in qualità, essere sempre aggiornati, progettare impianti evoluti e far capire al cliente cosa sta acquistando e quali vantaggi gli offre in termini di sicurezza; solo in questo modo possiamo dare un vero servizio innovativo e continuo ai nostri clienti.
Non dimentichiamoci poi dell’assistenza tecnica, parte assolutamente fondamentale di questo lavoro che non deve mai essere sottovalutata. Chi non vuole avere un reparto di assistenza tecnica H24 oppure non vuole essere disturbato al cellulare la sera… beh, questo lavoro non fa decisamente per lui!».