Controllo accessi, riconoscimento targhe, videosorveglianza e rilevamento parametri ambientali: questo il composito sistema di sicurezza messo a punto presso uno stabilimento che produce tappi per il mercato alimentare.

 

L’azienda Obrist di Voghera - produttrice di tappi per il mercato alimentare - necessitava di un sistema di sicurezza integrato che garantisse una visione in tempo reale di tutti gli accessi.

A occuparsi del progetto e dei lavori di installazione, IS Sistemi Informatici di San Cipriano Po, a Pavia, scelta dal committente per le alte competenze in ambito IT.

La sua titolare, Simona Delbò, ci racconta fasi e dettagli dei lavori. A lei la parola.

 

Quali le esigenze di partenza?

Per apportare benefici economici e garantire una maggiore sicurezza dell’intera struttura, siamo stati chiamati a studiare una soluzione che consentisse l’eliminazione del portierato notturno. Il luogo in oggetto è uno stabilimento molto vasto, caratterizzato da molteplici accessi e l’intero perimetro non poteva essere controllato in modo efficace soltanto da una persona. L’azienda ci ha esposto anche l’esigenza di garantire il rispetto delle norme vigenti per la gestione delle uscite di emergenza nelle zone dedicate alla produzione. Infine, altre richieste tassative consistevano nella facilità di gestione dell’intero sistema e nella tempestività della segnalazione di eventuali anomalie, anche mediante combinatore telefonico dedicato, per la verifica e l’analisi degli eventi in tempo reale.

 

Quali soluzioni avete proposto?

Abbiamo chiuso e allarmato tutte le porte, rendendo obbligatorio il controllo di ogni singolo accesso, compreso il cancello esterno per l’ingresso dei veicoli. Grazie al sistema installato, è possibile integrare tutti gli aspetti della sicurezza in un’unica applicazione, consultabile e gestibile mediante un’applicazione molto semplice e intuitiva, attraverso il monitor da 40’’ presente nell’ufficio del direttore, ma anche attraverso dispositivi mobili.

 

Che struttura caratterizza il sistema di controllo accessi?

È costituito da una centrale di gestione a 16 zone, moduli di espansione dimensionati e forniti in armadi metallici, 36 reader tipo trasponder - uno per porta - e 150 schede di prossimità, scelte in un formato che ha da subito trovato il consenso di tutti i dipendenti: comodi portachiavi ergonomici, molto più facili da conservare rispetto alle tradizionali tessere. Il sistema dispone anche di un modulo GSM - per interfacciare i telefoni cellulari con il sistema di controllo accessi - e di un software di gestione con architettura client/server per il monitoraggio di eventi e il controllo di funzioni in linea.

 

Se dovessimo dare risalto a un dettaglio?

Sono presenti due punti di accesso esclusivo per i muletti, per cui sono state realizzate delle apposite colonnine metalliche che integrano un lettore di prossimità e che consentono al dipendente il passaggio del badge, quindi l’ingresso nell’ambiente, senza dover scendere dal mezzo.

 

Quali sono le peculiarità del software di gestione da voi sviluppato?

Permette di configurare mappe grafiche con designer interno e di personalizzare le finestre relative agli eventi per l’identificazione istantanea del tipo di allarme attivato e dell’evento verificato. Sempre a proposito di sviluppo software, vorrei sottolineare che siamo molto fieri della soluzione studiata per il controllo dei transiti dal cancello principale. Si tratta, infatti, di un sistema di lettura targhe che abbiamo concepito e perfezionato in anni di ricerca e sviluppo…

 

Come funziona?

È un’applicazione in C++, totalmente basata sull’elaborazione delle immagini. In pratica, viene effettuata una fotografia del veicolo e, attraverso sofisticati algoritmi, il sistema riesce automaticamente a riconoscere la zona della targa, quindi effettua il ritaglio di tale area per il riconoscimento dei caratteri, che verranno poi confrontati con le targhe memorizzate nel database per la verifica delle credenziali. Inizialmente, l’applicazione è stata specificatamente sviluppata per telecamere dalle performance elevate. Per questa realizzazione, invece, il software è stato abbinato con successo a due telecamere analogiche più economiche. Conferma - questa - dell’altissimo livello del software.

 

Il sistema può essere programmato per escludere l’accesso a determinati mezzi?

Sì. Funziona esattamente come il sistema di gestione degli accessi con badge e lettore di prossimità. Il cancello viene aperto solo ai mezzi dotati di credenziale autorizzata, con la possibilità di disabilitare temporaneamente una targa, così come un badge, oppure limitare l’accesso a determinati giorni o fasce orarie. In particolare, per rendere ancora più stringente la sicurezza all’interno del fabbricato, l’azienda committente ha prestato particolare attenzione ai diversi livelli di accesso alle zone della produzione, degli uffici e, soprattutto, dei magazzini.

 

Veniamo alla parte video…

Sono state installate, in totale, trenta telecamere IP a colori - una per ogni uscita di emergenza - dotate di illuminatore notturno e motion detection. Grazie ai contatti per segnalazione porta aperta collegati al sistema di controllo accessi, nel momento di apertura illecita della porta, le telecamere sono in grado di catturare lo slow motion, che invia la relativa segnalazione visiva sul display dell’unità di controllo, facendo anche scattare l’allarme acustico e l’invio di sms alle persone di competenza. Il software consente la gestione degli allarmi e degli eventi su mappa grafica e la visualizzazione del live delle telecamere. Nel rispetto delle normative vigenti, tutte le informazioni sugli accessi, con le relative immagini, vengono salvate e conservate in un database, così come il transito dei veicoli.

 

Al controllo accessi, alla videosorveglianza dei perimetri e alla lettura delle targhe, avete integrato un sistema di sensori di temperatura. Elemento, questo, di particolare importanza data la specifica produzione dell’azienda…

Certamente. All’interno dello stabilimento e nella zona uffici, abbiamo posizionato dodici sensori che rilevano temperatura e umidità, dialogando costantemente con il nostro server. I dati trasmessi dai micro-controllori sono memorizzati in un database di tipo MySql, restituendo informazioni tramite interfaccia Web, ma anche mediante App Android per dispositivi mobili, così da permette la consultazione dei parametri ambientali in qualsiasi momento. È un’informazione importante da monitorare, perché l’azienda lavora la plastica per scopo alimentare e ogni variazione significativa di temperatura all’interno dello stabilimento produttivo può causare danni significativi, All’interno degli uffici si tratta, invece, di garantire ai dipendenti il giusto comfort ambientale.

 

Come è stato possibile attuare un’integrazione così spinta?

Dal punto di vista fisico, abbiamo pienamente sfruttato il sistema scelto, caratterizzato dalla possibilità di inserire numerose schede dotate di diversi ingressi e uscite che permettono l’integrazione tra più segnali, confluenti in un’unica applicazione. In questo modo, la gestione della sicurezza risulta estremamente semplificata: l’interfaccia grafica comprende un layout che mostra una mappa dell’intera planimetria con tutti i dispositivi installati, pronti a segnalare qualsiasi evento.

 

Ricordiamo ai lettori che il progetto qui descritto è risultato finalista - per la categoria Commercio e Industria - nell’ambito del Premio H d’Oro 2014, organizzato dalla Fondazione Enzo Hruby.

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