“La nostra strategia? Creare un ‘eco-sistema professionale’ composto da partner con competenze specifiche e complementari, in grado di completarsi generando un risultato superiore alla somma dei singoli componenti”.
Paola Cozzi
Responsabile Rivista SICUREZZA
A parlare è Paola Clerici, General Manager di Sprinx Technologies che, a quattro anni dalla nascita dell’azienda di cui è capitana, tira le somme e guarda al futuro
Paola, a quattro anni dalla sua nascita, che bilancio fai dell’attività di Sprinx Technologies?
Sinceramente è ancora prematuro fare un bilancio, anche perché siamo ancora agli inizi del nostro cammino e stiamo ancora “seminando” per il nostro futuro. Quello che posso dire è che sono molto orgogliosa del mio team e di quello che in poco tempo, e in un periodo affatto facile, siamo riusciti a costruire. Anche - e soprattutto - in termini di brand awareness in specifici mercati verticali. Sprinx Technologies è, infatti, già riuscita a guadagnarsi un ruolo di primo piano nel panorama della videosorveglianza, in particolare nel settore del traffico, dove ha saputo valorizzare il proprio know-how, frutto di pesanti investimenti all’interno del proprio laboratorio di ricerca e sviluppo SprinxLab - nostro fiore all’occhiello - ponendosi al servizio della propria clientela come vero e proprio partner tecnologico, capace di comprendere e soddisfare attraverso soluzioni dedicate le esigenze specifiche di quel mercato. La capacità di sviluppo interna e di integrazione con terze parti, la selezione di partner qualificati in grado di completare la nostra proposta tecnico-economica creando un vero e proprio “eco-sistema”, ci hanno permesso di confrontarci con successo con concorrenti di alto calibro internazionale, riuscendo a sfruttare positivamente il dinamismo e la flessibilità tipici di una piccola struttura.
I progetti che vi vedono protagonisti, le “storie di successi”, sono, ad oggi, innumerevoli. Qual è l’ultima in ordine di tempo?
Attualmente, operiamo sul territorio italiano e su quello svizzero. In Italia, recentemente abbiamo acquisito importanti e prestigiosi progetti in ambito autostradale, che ci riempiono di orgoglio e ci danno nuovi stimoli per andare avanti. Tra questi, la fornitura dei sistemi di monitoraggio e analisi traffico per la galleria Serra Rotonda che, con i suoi 3,8 km di lunghezza, rappresenta la più lunga galleria dell’intero tracciato dell’A3 Salerno-Reggio Calabria (cliente: Siemens Spa); la fornitura dei sistemi di monitoraggio traffico per la nuova Tangenziale Est Esterna di Milano (TEEM), un’infrastruttura ritenuta dall’Unione Europea di importanza strategica (cliente: Sinelec Spa); la fornitura dei sistemi di videosorveglianza per l’autostrada A24 - A25, con telecamere intelligenti di lettura targhe volte a monitorare la circolazione all’interno anche del Gran Sasso che rappresenta, con i suoi 10 km, il più lungo traforo stradale realizzato interamente su territorio italiano e la più lunga galleria stradale a due canne d'Europa (cliente: Toto Spa Costruzioni Generali). In Svizzera, oltre ad avere recentemente acquisito progetti sempre in ambito traffico autostradale quali la fornitura di sistemi di monitoraggio e analisi traffico per il nuovo tratto dell’A22 e la Circonvallazione di Berna, stiamo fornendo il sistema di videosorveglianza e video analisi con telecamere termiche della galleria di base del Lötschberg, una galleria ferroviaria di 34,6 km, parte integrante del progetto ferroviario svizzero AlpTransit relativo all'alta velocità ferroviaria. In ambito del tutto differente, stiamo fornendo il sistema di videosorveglianza e video analisi per una delle maggiori sedi produttive della prestigiosa azienda di gioielli e orologi Cartier.
Progetti in cantiere?
Oltre a proseguire nella nostra attività commerciale in Italia e in Svizzera, atta a consolidare e a incrementare il nostro posizionamento in quelle nicchie in cui Sprinx Technologies è già presente, stiamo lavorando su progetti volti a una maggiore diversificazione in termini sia geografici che di soluzioni. L’obiettivo è quello di canalizzare le nostre tecnologie consolidate su mercati esteri e sfruttare il nostro know-how nell’elaborazione dell’immagine, per penetrare mercati più legati alla sfera del marketing.
Chi sono i vostri partner attuali?
La strategia di Sprinx Technologies è stata fin dalle sue origini quella di creare un “eco-sistema” composto da partner con competenze specifiche e complementari, in grado di completarsi generando un risultato superiore alla sommatoria dei singoli componenti. In un mercato sempre più competitivo e scostante, che obbliga a un’efficienza dei costi, la creazione di un network di partner efficace ed efficiente, diventa strategica. Nel corso di questi anni, abbiamo avuto la fortuna di instaurare rapporti di collaborazione con importanti marchi del settore quali Axis, Samsung, Indigo Vision, Mirasys, ETH Security, ciascuno in grado di contribuire al completamento di una soluzione specifica attraverso le sue peculiarità. In realtà, contiamo di ampliare sempre di più la lista dei nostri partner, perché la nostra mission è proprio quella di integrare il nostro software con prodotti complementari che, attraverso il nostro know-how, potenzino le singole feature. Inoltre, come Sprinx Technologies facciamo parte di Consorzio Milano Ricerche, un’associazione il cui obiettivo è quello di promuovere la collaborazione tra Università, Istituti di ricerca e aziende operanti nell’ICT.
Un tuo parere sul mercato del video: come si muove e dove sta andando?
Il mercato si sta muovendo principalmente su due livelli: uno legato all’hardware, ai singoli componenti dell’architettura di sistema, e l’altro legato al software e alla capacità di comporre architetture complesse e integrate, in grado di generare automaticamente, attraverso algoritmi sempre più sofisticati e affidabili, informazioni utili in termini sia di sicurezza, sia statistici. Tutto ciò sta portando, da una parte, a un ingresso della TVCC di tipo classico in applicazioni sempre più domestiche - facilitata anche da applicativi user friendly - e, dall’altra, alla necessità di acquisire competenze sempre più verticali, capaci di soddisfare le specificità di una particolare nicchia di mercato. La componente “soft” sta acquisendo maggiore valore, divenendo spesso l’unico vero elemento differenziante. Lo sviluppo di applicazioni che permettano di estrarre dal video il maggior numero di informazioni, sfruttando il più possibile la ricchezza dei dati presenti in un’immagine e/o filmato, insieme alla capacità di integrazione con altri componenti tecnologici, rappresenta, dal mio punto vista, uno degli scenari in cui si sta muovendo il video, in ambiti non solo legati alla sicurezza ma anche al marketing.