Nuove tecnologie e geopolitica – Gli esperti di sicurezza nascono a Udine

Master in Intelligence e Ict

Il 27 novembre prende il via il Master in Intelligence e Ict, diretto dal professor Gian Luca Foresti. Lectio Magistralis del vicepresidente del Copasir Urso e del prefetto di Napoli Valentini. Il corso, unico in Italia, forma professionisti per la sicurezza nazionale e delle aziende

Gli esperti di sicurezza di domani non dovranno avere solamente competenze informatiche, ma anche di diritto, di intelligence economica e avere una visione complessiva di geopolitica. La sicurezza nazionale, così come quella di aziende e organizzazioni, richiede oggi una comprensione dei fenomeni a livello globale e una capacità di intervento non solamente in chiave di cyber security, ma che tenga presente gli scenari internazionali.

Viene presentato venerdì 27 novembre il secondo Master in Intelligence e Ict promosso dall’Università di Udine, Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche (DMIF). Un unicum nel panorama italiano che, attraverso un approccio multidisciplinare e integrato, si prefigge di fornire le conoscenze e le competenze per affrontare i temi della sicurezza su scala internazionale.

Gian Luca Foresti, tra i massimi esperti di tecnologie informatiche per la sicurezza e direttore del Master
Gian Luca Foresti, tra i massimi esperti di tecnologie informatiche per la sicurezza e direttore del Master

«Il Master è disegnato per dare ai corsisti quella formazione di alto livello, necessaria per poter usare, in piena autonomia, le nuove tecnologie informatiche nel contesto dell’intelligence e della sicurezza», spiega Gian Luca Foresti, tra i massimi esperti di tecnologie informatiche per la sicurezza e direttore del Master. «Questo percorso fornisce competenze operative per pianificare, organizzare e realizzare attività complesse sia relative alla sicurezza nazionale, interna ed esterna, che a quella di aziende ed enti. Il Master trasferisce tali competenze, ancorandole solidamente a conoscenze di principi generali di diritto, di geopolitica e di intelligence economica. La consapevolezza che rende possibile l’uso pratico di tali conoscenze e competenze operative è ottenuta grazie a specifiche attività laboratoriali e trasversali utili anche per accrescere la capacità di inserimento nei diversi contesti operativi».

Partito l’anno scorso con 30 posti (gli studenti della prima edizione stanno presentando in questi giorni le loro tesi finali), ha visto velocemente esaurirsi i 50 posti messi a disposizione in questa seconda edizione. Le lezioni, fruibili sia a distanza che in presenza (non appena la situazione di emergenza sarà passata) durante il fine settimana, permettono ai corsisti, indipendentemente dalla loro formazione precedente (giuridica, economica, informatica, ecc.), di ampliare notevolmente le rispettive competenze nel campo della sicurezza informatica, dei brevetti, dei sistemi di sicurezza interna ed esterna delle aziende, nonché negli ambiti della geopolitica e della capacità di analisi, della difesa della reputazione o dell’immagine “social” di un’azienda.

«L’intelligence, come metodo, rappresenta una vera scienza della contemporaneità in un mondo dominato dall’informazione», afferma il prefetto di Napoli, Marco Valentini. «In un contesto di cambiamento si inserisce questo Master che, con grande autorevolezza culturale, raccoglie l’esigenza degli anni passati per dare una visione innovativa e moderna dell’intelligence. L’Università di Udine ha colto l’elemento culturale che abbraccia tutte le politiche della sicurezza della Repubblica. Non si tratta solamente di protezione della sicurezza nazionale, ma anche di garanzia dei diritti fondamentali. L’intelligence è quindi una risorsa pregiata nel quadro istituzionale e opera un bilanciamento tra stato di necessità, sicurezza e libertà».

«Le nuove tecnologie offrono grandissime opportunità, ma sono anche foriere di rischi», osserva Alessandro Alfieri, senatore e membro della delegazione parlamentare presso l’assemblea parlamentare della NATO. «Vediamo che nel nuovo scenario internazionale il tema della cybersecurity o delle minacce ibride diventa centrale sia per la diplomazia che per l’intelligence. Che un’università si ponga il tema della formazione e dell’approfondimento di queste nuove sfide è fondamentale non solo per i principali attori istituzionali ma anche per tutto il sistema economico produttivo».

Ad aprire il corso sono previsti gli interventi del Prorettore dell'Università degli Studi Udine, Angelo Montanari e del Direttore del Master in Intelligence, nonché del Dipartimento di Scienze Matematiche, Informatiche e Fisiche, Gian Luca Foresti e il senatore della Repubblica Italiana, Alessandro Alfieri.

La giornata prevede due Lectio Magistralis di grande spessore culturale: il senatore e vicepresidente del Copasir Adolfo Urso interverrà sul tema “Interesse Nazionale e il Ruolo del COPASIR. Le Sfide in Atto per il Controllo delle Infrastrutture e della Finanza Italiana” e il prefetto di Napoli Marco Valentini parlerà di "Sicurezza della Repubblica e democrazia costituzionale. Strategia di sicurezza nazionale".

È possibile seguire l’evento, venerdì 27 novembre dalle 14.30 su www.facebook.com/uniud

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