Hikvision ha recentemente donato una ventina di telecamere al Centro Soccorso per le tartarughe marine Lampedusa Turtle Group. La struttura riceve annualmente circa un centinaio di tartarughe marine, la maggior parte delle quali ferite dalle attività umane. Catturate accidentalmente con ami o reti, ferite dagli scafi, sottoposte ai pericoli dell’inquinamento e della plastica, arrivano nel piccolo ospedale grazie alla collaborazione dei pescatori sensibili e al prezioso supporto delle Forze dell’Ordine (Capitaneria di Porto, Carabinieri e Guardia di Finanza).
Il ruolo delle telecamere: monitoraggio 24 ore su 24
Le telecamere Hikvision verranno utilizzate per monitorare 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, le pazienti in vasca: la registrazione continua permetterà di valutare gli spostamenti delle tartarughe in convalescenza, per verificarne le capacità di risposta agli stimoli (ad esempio valutandone gli spostamenti verso la luce). I filmati verranno poi analizzati in ambienti universitari specializzati, con la finalità di studiare le dinamiche di orientamento in mare di questa specie a rischio di estinzione, fondamentale equilibratrice della salute degli oceani, e di collaborare allo studio con dati originali per comprendere meglio le caratteristiche delle tartarughe e mettere in campo strategie per ridurre i pericoli che sono costrette ad affrontare.
Le attività nel Centro
Il Centro oggi è dotato di un ambulatorio con sala operatoria, radiografia ed ecografia, terapia intensiva dove trovano sistemazione le vasche per la stabulazione delle tartarughe marine e un’area con funzione di museo nell’ambito della quale prende spazio una piccola mostra a carattere scientifico-divulgativo. Il Centro Soccorso vive grazie all’impegno di volontari che coadiuvano il personale presente nelle attività di monitoraggio, recupero, cura e marcatura delle tartarughe marine e nell’informazione e sensibilizzazione dei turisti.
La tecnologia a servizio della ricerca
“Le attività umane sono fonte di estremo rischio per le tartarughe di mare”, specifica Daniela Freggi, biologa che ha allestito 20 anni or sono il Centro Soccorso e Cura Tartarughe Marine, gestito dall’Associazione Caretta Caretta. “Pesca, inquinamento e traffico navale sono le minacce più comuni, per non citare l'inurbamento delle spiagge scelte per la deposizione delle uova, che sta mettendo in ginocchio la riproduzione della specie. Disporre di strumenti di rilevazione scientifica ci permetterà di portare avanti i nostri studi in maniera precisa ed accurata, con ricadute di grande rilievo per questa specie e per l'ambiente naturale. Senza contare l’incredibile potenziale di divulgazione che avranno le immagini diffuse sui social network”.
Per Massimiliano Troilo, General Manager di Hikvision Italy, “la mission di Hikvision è rendere il mondo un posto più sicuro dove vivere, per tutti. Sostenere un progetto etico di livello internazionale, che a Lampedusa opera con successo sin dal 1990, è quindi particolarmente importante. Porre la nostra tecnologia al servizio della ricerca scientifica e del recupero di esemplari a rischio, collaborando al recupero di ambienti costieri utili alla nidificazione, è un importante passo verso il salvataggio di una specie in estinzione. Orgogliosi di essere parte di questa squadra”.