Gli edifici smart e “parlanti” aumentano gli standard di protezione nel settore building, offrendo nuove opportunità di business a installatori e system integrator.
Negli edifici i cittadini trascorrono gran parte della vita: alcune ricerche parlano di oltre il 75% del tempo, altre arrivano addirittura al 90%. Per questo motivo, l’importanza della loro sicurezza e del funzionamento intelligente non può essere sottovalutata. I security manager hanno bisogno di soluzioni di sicurezza robuste, affidabili e innovative, che non solo proteggano beni e persone, ma migliorino anche le attività quotidiane rendendole più efficienti. La sicurezza degli edifici è perciò un tema di crescente importanza, trainato dalle normative che richiedono misure sempre più attente ed efficaci in caso di emergenza.

«La sicurezza degli edifici è una questione complessa che richiede un approccio olistico. Con la diffusione degli edifici smart, quindi connessi, diventa cruciale avere un approccio che integri sia la sicurezza fisica delle persone che la sicurezza informatica - spiega Alessandro Amodio, Managing Director di Commend Italia - Gli edifici moderni si basano su infrastrutture intelligenti che governano ogni aspetto del building: dai sistemi di controllo automatizzati (accessi pedonali e veicolari, ascensori, HVAC, illuminazione ecc.), ai sistemi per la gestione delle emergenze per evacuazioni sicure, ai sistemi di manutenzione e molto altro. La diffusione di dispositivi IoT utilizzati negli edifici aumenta la superficie di attacco per i malintenzionati, che possono compromettere la sicurezza fisica delle persone manipolando i sistemi di controllo».
Di conseguenza, quando si parla di edifici in generale, sono numerosi i temi da affrontare. «Le sfide per garantire la sicurezza di un edificio moderno sono complesse e richiedono tecnologie avanzate che si integrino e parlino tra di loro. È fondamentale disporre di piani di emergenza ben definiti e testati regolarmente per garantire che il personale e i sistemi reagiscano rapidamente, ma è anche fondamentale affidarsi a sistemi e prodotti certificati, costruiti con materiali sicuri, ignifughi, resistenti e non tossici».
Sicurezza a prova di legge
Per questa ragione risulta decisivo, per le realtà operanti nel settore della sicurezza per gli edifici, essere puntualmente aggiornate rispetto alle normative che regolamentano il settore.
«Le normative per la sicurezza degli edifici sono in continua evoluzione e sempre più stringenti, orientate a garantire la resilienza, proteggere contro le minacce moderne (fisiche e digitali) e migliorare la sostenibilità. Questo trend richiede un aggiornamento costante da parte di progettisti, costruttori e società che gestiscono i building, per rispettare gli standard in costante cambiamento - prosegue Alessandro Amodio - Le nuove linee guida per gli edifici intelligenti stanno includendo standard specifici per garantire la privacy dei dati personali raccolti dai dispositivi IoT installati all’interno. Ospedali, scuole e aziende di trasporto hanno normative personalizzate, che spesso si evolvono più rapidamente per garantire più alti livelli di sicurezza».
In particolare, il legislatore sta concentrando la propria attenzione su alcuni temi specifici: «Nel corso degli ultimi anni, è stata posta particolare attenzione al rafforzamento delle norme antincendio che riguardano sia le strutture pubbliche sia quelle private. Il CPI (Codice di Prevenzione Incendi) ha subito molte integrazioni, di cui l’ultima nel gennaio 2022, con un’aggiornata serie di indicazioni da seguire che riguardano i requisiti di resistenza al fuoco che gli edifici devono rispettare, oltre a integrazioni e precisazioni che riguardano i piani di evacuazione, gli spazi calmi e le vie di fuga adeguate.
Nello specifico il CPI, oltre a prescrivere dimensioni e criteri costruttivi per uno spazio calmo, stabilisce che esso debba essere facilmente accessibile, ben segnalato e dotato di un sistema di comunicazione interfonico per garantire che gli occupanti possano comunicare o ricevere comunicazioni in qualsiasi situazione per una gestione efficace e tempestiva dell’emergenza».
I nuovi scenari all’orizzonte
Alla luce di tali normative ed esigenze, è possibile procedere a fare il punto sulle tipologie di soluzioni maggiormente richieste dai security manager. «Questi professionisti oggi richiedono soluzioni che combinino tecnologie avanzate, efficienza operativa e flessibilità per proteggere gli edifici da una vasta gamma di minacce. Le soluzioni più richieste riflettono un mix di innovazione tecnologica e integrazione con i processi di gestione della sicurezza - argomenta Amodio - Sono sempre più richiesti sistemi ASBIS (Advanced Security Building Intercom System), una soluzione tecnologica avanzata progettata per gestire la comunicazione e il controllo dell’accesso in edifici residenziali, commerciali o industriali.
Solitamente sono integrati con sistemi di sicurezza più ampi: combinano funzionalità di citofonia, videosorveglianza e gestione elettronica degli accessi. Garantiscono un elevato livello di sicurezza e affidabilità grazie alla qualità dei materiali, alla tecnologia utilizzata e alla loro piena conformità alle normative di riferimento».
All’interno di questo orizzonte, in tema di soluzioni di sicurezza, grandi novità arrivano dal paradigma degli “edifici parlanti”. «Il concetto si riferisce a edifici dotati di tecnologie avanzate che consentono loro di comunicare in tempo reale con gli occupanti, i gestori e i sistemi di controllo. La comunicazione è fondamentale, non solo per situazioni di emergenza, ma anche per lo svolgimento delle attività quotidiane.
Questi edifici utilizzano sensori, IoT, intelligenza artificiale e piattaforme di gestione centralizzata per raccogliere dati, analizzarli e fornire feedback o azioni proattive. Il termine “parlanti” indica la capacità dell’edificio di “dialogare” attraverso notifiche, avvisi, suggerimenti o risposte automatizzate. Gli edifici parlanti rappresentano il futuro dell’architettura e della gestione immobiliare, specialmente in un mondo sempre più interconnesso».

Grazie all’innovazione, oggi risulta in sensibile evoluzione la stessa possibilità di gestire le situazioni di emergenza. «La tecnologia sta trasformando profondamente la gestione delle situazioni di emergenza negli edifici, migliorandone sia la prevenzione che la risposta. Grazie a sistemi avanzati e sensori intelligenti, è possibile monitorare costantemente l’ambiente per individuare cambiamenti che potrebbero indicare un pericolo imminente, oltre che fare analisi predittive sulla base dei dati raccolti.
In caso di emergenza, è possibile avere piani di evacuazione dinamici, con pannelli digitali e app mobile che guidano le persone verso le uscite più sicure in tempo reale, basandosi sulla localizzazione degli ostacoli o del pericolo; avviare comunicazioni bidirezionali con applicazioni che consentono di inviare segnalazioni, ricevere istruzioni e comunicare direttamente con i soccorritori.
Gli edifici connessi si integrano anche con le infrastrutture della smart city, consentendo risposte coordinate a emergenze su larga scala. Tutte queste innovazioni, potenziate ulteriormente dall’intelligenza artificiale, stanno contribuendo a rendere gli edifici non solo più sicuri, ma anche più resilienti e capaci di rispondere in modo rapido ed efficace alle emergenze».
Cosa cambia per installatori e system integrator
Alla luce di quanto raccontato, il lavoro di installatori e system integrator nella messa in sicurezza degli edifici sta conoscendo alcune importanti novità. «I professionisti non si limitano più a installare semplici sistemi di sicurezza, ma svolgono un ruolo chiave nell’integrazione, configurazione e manutenzione di soluzioni complesse. A queste figure è richiesta maggiore competenza tecnologica: devono padroneggiare sensori IoT, reti wireless, intelligenza artificiale e protocolli di comunicazione differenti.
I system integrator devono essere in grado di configurare sistemi basati su software complessi, come piattaforme di gestione centralizzata, algoritmi di AI e dashboard per il monitoraggio in tempo reale. L’evoluzione rapida della tecnologia richiede, quindi, un aggiornamento costante per restare al passo con nuove normative, prodotti e standard di sicurezza».
Installatori e system integrator operanti nel campo della sicurezza per gli edifici devono al tempo stesso relazionarsi proficuamente anche con gli altri operatori della filiera. «A questi professionisti è anche richiesto di collaborare con progettisti, architetti e responsabili della sicurezza per sviluppare soluzioni personalizzate, adattando i sistemi alle caratteristiche specifiche degli edifici. Il lavoro non si limita a singoli dispositivi, ma richiede la creazione di un ecosistema interconnesso che integri antincendio, videosorveglianza, controllo degli accessi, HVAC e altro.
In sostanza, i professionisti della sicurezza diventano consulenti, lavorando a stretto contatto con professionisti IT per garantire che i sistemi di sicurezza si integrino con le reti aziendali, rispettino i criteri di cybersecurity e le normative in materia di sicurezza, protezione dati e prevenzione degli incendi».
Arricchendo il proprio know-how, per installatori e system integrator aumenteranno anche le opportunità professionali di business. «Il lavoro di installatori e system integrator si è evoluto da una semplice attività tecnica a una professione interdisciplinare che richiede competenze tecnologiche, consulenziali e gestionali. Questa trasformazione - conclude Alessandro Amodio - offre nuove opportunità di crescita, ma richiede anche una maggiore responsabilità e preparazione per affrontare le sfide della sicurezza negli edifici moderni».

L’AI ridisegna la sicurezza degli edifici
I nuovi scenari della sicurezza degli edifici stanno avanzando in tutto il mondo. Quindi, è legittimo chiedersi come stiano impattando in Italia, a livello di opportunità di business per gli operatori del settore.
«Il mercato italiano della sicurezza fisica degli edifici ha un gran de potenziale di crescita, soprattutto grazie alla transizione digitale e all’adozione di tecnologie smart - commenta Alessandro Amodio - Sono sempre più in fase di adozione soluzioni innovative come telecamere intelligenti, sistemi di controllo access i basati su biometria e piattaforme integrate per la gestione della sicurezza. Le smart building technologies, inoltre, stanno accelerando la convergenza tra sicurezza fisica, automazione e sostenibilità».
In questa direzione, si profila particolarmente allettante l’impiego dell’intelligenza artificiale.
«Gli spazi di crescita più promettenti riguardano l’integrazione tecnologica e la parte di servizi, con gli sviluppi che porterà l’intelligenza artificiale. Commend sta già utilizzando l’AI nelle sue soluzioni.
Un esempio è l’assistente vocale conversazionale per sistemi interfonici Ivy basato su AI, lanciato nel 2023. Ivy supporta il personale del centro di controllo rispondendo automaticamente a domande frequenti. Questo consente agli operatori di concentrarsi su richieste speciali o emergenze. A differenza dei semplici chatbot, Ivy è in grado di comprendere e rispondere alle domande grazie all’elaborazione del linguaggio naturale».
Di recente Ivy si è arricchito di una nuova funzione: «La chiave del talento di Ivy risiede nella sua capacità di apprendere, attraverso l’addestramento, gli argomenti o gli scenari della vita reale e gli schemi di conversazione. Recentemente, è stata anche aggiunta una nuova funzione (Ivy Captions) con cui è possibile non solo ascoltare ma anche leggere ciò che Ivy dice, così da comprendere perfettamente le sue risposte, anche in ambienti rumorosi, il tutto nella lingua parlata dall‘utente (Ivy parla tedesco, inglese, spagnolo, italiano, francese, olandese).
Ivy Captions semplifica il dialogo trascrivendo ogni parola pronunciata, garantendo che le informazioni importanti siano presentate in modo chiaro e comprensibile. Questo rappresenta un grande vantaggio per le persone con problemi di udito e per migliorare l’accessibilità in generale».
Aikom, distributore autorizzato di Commend
Commend propone una vasta gamma di sistemi interfonici dotati di una comunicazione vivavoce naturale ad alto livello, per un’assistenza immediata anche in presenza di rumore ambientale. Che si tratti di varchi pedonali o carrai, interni all’edificio o esterni, sotto forma di terminali interfonici o di telecamere parlanti, i sistemi interfonici Commend permettono di comunicare ovunque all’interno di una proprietà, in qualsiasi momento (anche con le persone negli ascensori), con soluzioni sicure e conformi agli standard EN 81-28 (oltre a normative come NIS2, CISA e molte altre). Per le soluzioni Commend, è possibile rivolgersi al team di Aikom Technology, al fianco del cliente dalla consulenza prevendita all’assistenza post-vendita.