La Fondazione Hruby per l’archivio Capitolare della Basilica di Sant’Ambrogio

Lo scorso 3 dicembre, si è svolta la presentazione della nuova sede dell’Archivio Capitolare della Basilica di Sant’Ambrogio, la cui protezione è stata sostenuta dalla Fondazione Enzo Hruby.

Sono intervenuti alla presentazione Mons. Erminio De Scalzi, Abate Parroco di Sant’Ambrogio, Mons. Luca Bressan, Vicario Episcopale per la Cultura, Marco Petoletti, Curatore dell’Archivio, Carlo Capponi, responsabile dei Beni Culturali dell’Arcidiocesi di Milano, e Carlo Hruby, Vice Presidente della Fondazione Enzo Hruby.

L’Archivio Capitolare è composto da pezzi straordinari quali il “Messale dell’Incoronazione” di Gian Galeazzo Visconti e le lettere di Santa Chiara d’Assisi, oltre a numerose bolle papali e a una molteplicità di documenti che raccontano secoli di storia.
Grande soddisfazione, quindi, da parte dei relatori e dei presenti per la sua apertura in una sede restaurata e dotata delle più avanzate tecnologie di sicurezza, tali da garantire la protezione e la valorizzazione del preziosissimo materiale conservato.

In questo scrigno - ha dichiarato Mons .De Scalzi - è custodito un tesoro di storia e di memoria in parte ancora da scoprire. La Basilica oggi ne fa dono alla città con la consapevolezza che la Carità intellettuale è necessaria e urgente come la Carità materiale”.
Un patrimonio nascosto da più di 900 anni che “ora diventa accessibile in una sede sobria, elegante e messa in sicurezza” ha proseguito l’Abate di Sant’Ambrogio.

"La Basilica di Sant’Ambrogio - ha dichiarato Carlo Hruby - rappresenta il simbolo di Milano ed è stata per noi una gioia aver potuto offrire il nostro personale contributo alla protezione del suo Archivio Capitolare. Il tema della protezione dei libri è molto caro alla nostra Fondazione, che è già intervenuta nella Biblioteca del Sacro Convento ad Assisi, in quella di Santa Croce a Firenze e per la messa in sicurezza dei locali destinati alla digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana. Un tema che ci è caro anche perché i libri, tra i beni culturali, sono gli oggetti più difficili da proteggere e anche i più rubati, solo nel 2012 ne sono stati sottratti ben 8.707.
Per l’Archivio Capitolare di Sant’Ambrogio
- ha proseguito Carlo Hruby - la nostra Fondazione ha affidato alla società Umbra Control di Perugia la realizzazione di un sistema integrato antintrusione, di videosorveglianza e antincendio in grado di assicurare la protezione di questo straordinario patrimonio”.

Il progetto
Umbra Control ha installato un sistema integrato - antintrusione, videosorveglianza e antincendio - in grado di garantire la massima protezione dell’Archivio Capitolare e del prezioso materiale in esso conservato.
Per una corretta protezione antintrusione, i locali sono stati dotati di rivelatori a doppia tecnologia microonde/infrarossi antimascheramento, in grado di rilevare ogni tentativo di intrusione.
Per la protezione di porte e finestre, sono stati installati contatti magnetici antiapertura.

Il cuore del sistema è una centrale a 8 zone espandibile a 192, con combinatore telefonico digitale incorporato per l’invio delle segnalazioni d’allarme al personale addetto.
La centrale è gestita da tastiera LCD; a completamento del sistema sono state installate una sirena per interno e una per esterno.

La protezione antincendio - di fondamentale importanza in un edificio destinato alla conservazione di volumi e alla fruizione da parte del pubblico - è stata ottenuta mediante l’installazione di rivelatori ottici di fumo collegati ad una centrale di rilevazione incendio analogico indirizzabile di ultima generazione.
La segnalazione di allarme incendio è garantita da un pannello ottico acustico.

I sistemi antintrusione e antincendio sono stati integrati con un avanzato sistema di videosorveglianza in grado di offrire, in caso di necessità, un valido supporto alle indagini delle Forze dell’Ordine.
Il sistema è costituito da telecamere Day&Night antivandalo, che permettono la visione anche di notte tramite illuminatori a raggi infrarossi ed è collegato a un videoregistratore a 8 canali che può essere collegato in rete Internet.
Tutte le immagini riprese sono registrate in modalità digitale ad alta definizione, 24 ore su 24, 365 giorni/anno

Trattandosi di un contesto di grande valore storico-artistico, è stata prestata la massima attenzione a mimetizzare le apparecchiature di sicurezza nel rispetto della struttura architettonica.

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