La Commissione Europea adotta la Strategia 2.0 per i droni

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La Commissione Europea ha adottato la cosiddetta "Strategia 2.0" per i droni con lo scopo di delineare un mercato europeo dei droni su larga scala, chiarendo i requisiti tecnici di progettazione e i servizi all'interno dei quali i droni verranno utilizzati.

La strategia europea 2.0 per i droni, adottata lo scorso novembre dalla Commissione Europea, delinea una visione per l'ulteriore sviluppo del mercato europeo dei droni. Basata sul quadro dell'UE per la sicurezza dell'utilizzo dei droni e la definizione dei loro requisiti tecnici, il più avanzato al mondo, la nuova strategia illustra in che modo l'Europa può promuovere lo sviluppo di operazioni commerciali su larga scala con droni offrendo nel contempo nuove opportunità nel settore.

Il futuro dei droni

Grazie al quadro normativo circostanziato dell'UE in materia, i droni hanno solcato in sicurezza i cieli europei per centinaia di migliaia di ore, eseguendo ad esempio operazioni di sorveglianza delle infrastrutture, monitoraggio delle fuoriuscite di petrolio o campionamento del suolo.

Anche i progetti relativi all'utilizzo di droni per le consegne aeree di materiale medico, che garantiscono il trasporto di campioni medici tra servizi sanitari, stanno compiendo apprezzabili progressi. L'attuazione nel gennaio 2023 dello "U-space", un sistema europeo unico al mondo per gestire in sicurezza il traffico di droni, porrà le basi per un incremento delle operazioni.

Prima di promuovere l'utilizzo delle suddette tecnologie innovative, la Commissione intende assicurarsi che la società sia pronta a sostenere l'uso dei droni. Per far fronte alle preoccupazioni in materia di rumore, sicurezza e riservatezza, la strategia invita pertanto le autorità nazionali, regionali e locali a fare in modo che i servizi con droni siano allineati alle esigenze dei cittadini.

Strategia 2.0 per i droni: i servizi e le tecnologie

La strategia prevede che i servizi con droni seguenti diventino parte integrante della vita quotidiana in Europa entro il 2030:

  • servizi di emergenza, mappatura, produzione di immagini, ispezione e sorveglianza da parte di droni civili, nel rispetto dei quadri normativi applicabili, come pure consegna urgente di piccole spedizioni, ad esempio campioni biologici o prodotti medicinali;
  • servizi di mobilità aerea innovativa, quali gli aerotaxi, che forniscano servizi regolari di trasporto di passeggeri, inizialmente con un pilota a bordo, ma con l'obiettivo ultimo di automatizzare completamente le operazioni.

Per realizzare il potenziale del mercato e dei servizi con droni dell'UE è necessario individuare i componenti critici delle tecnologie, quali l'intelligenza artificiale, la robotica, i semiconduttori, i servizi spaziali dell'UE e le telecomunicazioni mobili. Ciò aiuterà l'UE a costruire un settore dei droni innovativo e competitivo, riducendo le dipendenze strategiche.

La strategia individua inoltre gli ambiti favorevoli per la realizzazione di sinergie tra i droni civili e di difesa e per l'aumento delle capacità anti-droni e della resilienza del sistema.

19 azioni per il mercato dei droni di domani

La Commissione avvierà ora i lavori sulle 19 azioni faro a livello operativo, tecnico e finanziario previste dalla strategia al fine di predisporre un contesto normativo e commerciale adeguato per lo spazio aereo e il mercato dei droni di domani, i cui punti principali sono:

  • l'adozione di norme comuni di aeronavigabilità e di nuovi requisiti in materia di formazione per i piloti remoti e i piloti di aeromobili eVTOL (aeromobili elettrici a decollo e atterraggio verticale con equipaggio);
  • il finanziamento della creazione di una piattaforma online per favorire l'attuazione della mobilità aerea innovativa sostenibile da parte dell'industria e dei portatori di interessi locali;
  • l'elaborazione di una tabella di marcia strategica per le tecnologie dei droni per individuare i settori prioritari per la ricerca e l'innovazione, ridurre le dipendenze strategiche attuali ed evitare che ne emergano di nuove;
  • la definizione di criteri per un marchio volontario per droni approvati dal punto di vista della cibersicurezza.

Le attività indicate prepareranno la strada a operazioni commerciali su larga scala e faranno in modo che l'Europa tragga vantaggio dalle sinergie tra l'uso civile, di sicurezza e militare dei droni e delle tecnologie correlate, comprese le soluzioni anti-droni.

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