Grandi eventi: intelligence e sicurezza alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

Fiera Tartufo relatori
Comune di Torino, Comune di Alba, Nist della Polizia Municipale di Torino e il Team Innovazione della Città di Torino: insieme per testare tecnologie all’avanguardia per la governance dei grandi eventi

Gestione flussi, più sicurezza, raccolta dati: Comune di Torino, Comune di Alba, NIST della Polizia Municipale di Torino e il Team Innovazione della Città di Torino insieme per testare tecnologie all’avanguardia per la governance dei grandi eventi

Siamo ad Alba, che dal 6 ottobre al 25 novembre, è sotto i riflettori per la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. Un’edizione, l’88a, rafforzata dai numeri molto positivi del 2017: nei weekend, infatti, quello che è conosciuto come il più grande mercato al mondo dedicato ai tartufi è visitato ogni anno da oltre 110 mila appassionati affollano. L’anno scorso, inoltre, ben 200 mila persone sono giunte ad Alba per la rievocazione storica organizzata dalla Giostra delle cento torri e dai borghi cittadini; oltre 25 mila persone hanno visitato “Le colline davanti. Viaggio nelle terre di Langhe, Roero e Monferrato”, la personale di Tullio Pericoli nella chiesa di San Domenico; gli eventi culturali, infine, avevano registrato complessivamente più di 80 mila ingressi. Un afflusso di persone, dunque, estremamente importante, la cui gestione impone coordinamento e intelligence di alto livello.

Ecco perché quest’anno il NIST (Nucleo Investigativo Scientifico Tecnologico) della Polizia Municipale di Torino che fa parte del Team Innovazione della Città di Torino, sta testando ad Alba - su richiesta del Comune - sensori di terra, sensori di cielo, analisi delle fonti aperte sui social e sul web e analisi delle schede sim telefoniche anonimizzate.

L’attuazione di questo tipo di tecnologia favorirebbe un aumento della sicurezza dei partecipanti a un evento, e costituirebbe anche un sistema di raccolta dati utili al settore del turismo.

I sensori di terra

I sensori di terra, in funzione fino al 5 novembre, effettuano, in modo anonimizzato, il conteggio delle persone presenti in un luogo definito e l’analisi di densità e di flusso in tempo reale visualizzabili da device con interfaccia web. I sensori “ascoltano” i segnali dei cellulari che tentano la connessione, con un dato conservativo dell’80%. I dati dei sensori di terra sono completamente anonimi e quindi esclusi dal GDPR (General Data Protection Regulation).

Sono stati installati cinque sensori di terra per il monitoraggio delle folle in: via Vittorio Emanuele II, all'altezza del cortile della Maddalena, in piazza Risorgimento, in piazza Garibaldi, in piazza Pertinace e in via Calissano, fronte Chiesa di San Domenico.

Nella fascia oraria 19-20 di venerdì 2 novembre, i sensori hanno rilevato il passaggio di 180 mila persone in piazza Risorgimento.

Sensori di cielo

I sensori di cielo attraverso una piattaforma multidrone, tra le varie funzioni, riescono a visualizzare in tempo reale e a una distanza sino a 14 km, la composizione del traffico veicolare, la presenza a distanza di un determinato veicolo, di cui è stata segnalata la targa per motivi di sicurezza, il superamento di una “no drive zone” da parte di un veicolo e la presenza in cielo di droni non identificati. Nelle ultime due funzioni viene generato un alert che viene comunicato alla Polizia Municipale.

L’utilizzo di Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (SAPR) ha l’obiettivo di testare un impiego e le potenzialità della particolare tecnologia SAPR nello scenario operativo di un grande evento. Le immagini derivanti dal drone saranno visionate solo da personale di Polizia Locale autorizzato a visionare la videosorveglianza cittadina.  I sensori posizionati sui droni monitoreranno il traffico in via Ognissanti, altezza area cimitero comunale e corso Canale, altezza fiume Tanaro.

Analisi in real time

L’analisi delle fonti aperte in real time sui social e sul web con parole chiave, permette di avere un panorama de “sentiment” delle persone sull’evento monitorato, di quanto se ne parla in quale lingua ed in quale paese. Si può inoltre avere un profilo anonimizzato dell’utente: nazionalità, genere, età ecc. I dati estratti dai social sono dati aperti e quindi pubblici ma comunque anonimizzati ed aggregati.

In un mese della Fiera del Tartufo si sono registrati sui social e web: 261 conversazioni (137%), 18.760 (149%) di post, 1.092 (101%) di interazioni, 1.885 (142%) di menzioni. Sentiment: positivi (28,9%), neutri (66,7%), negativi (4,3%). Donne (46,4%), uomini (53,6%), fascia di età tra i 35 e i 44 anni. Nazioni dove si parla della Fiera del Tartufo: Italia, Stati Uniti, Inghilterra, Francia, Canada, Hong Kong, Germania, Singapore, Australia, Svizzera. Principali social utilizzati: twitter (35,1%) facebook (19,8%), instagram (19,7%)

Le schede sim

L’analisi delle schede sim telefoniche anonimizzate determina la distribuzione su base oraria in tutta la città di persone che partecipano all’evento, con una profilazione per età, genere, nazione e città di provenienza. I dati estratti dalla piattaforma City Forecast sulle sim anonimizzate hanno ottenuto il parere favorevole del Garante poiché dati anonimi.

Questa tecnologia è in uso alla Città di Torino ed è stata utilizzata per costruire la matrice Origine e Destinazione della mobilità urbana al fine di avere ulteriori dati per una analisi della mobilità a supporto delle decisioni sulle fermate della Metro 2, a supporto dei grandi eventi etc.

I partner

I sistemi di monitoraggio sono attuati con tecnologie delle seguenti società: Espereal Technologies srls per i sensori di terra, Eagle Sky Light, per i sensori di cielo, che sono inserite in fase di test anche a Torino per le tecnologie innovative, il NIST Polizia Locale Città di Torino - Security Innovation Team, per l’integrazione di tutti i dati unitamente all’analisi social, web e delle schede sim telefoniche creando così un sistema di monitoraggio per la safety e securyty in real time di un evento.

Maurizio Marello, sindaco di Alba

«Questo orientamento all’innovazione l’abbiamo conosciuto due anni fa quando ci siamo incontrati con il Comune di Torino per avere delucidazioni sulla videosorveglianza. Da lì è partito il lavoro che ha portato a un progetto attualmente all’esame del ministero. In primavera e in autunno la nostra città e il territorio sono molto frequentati dagli stranieri. Tant’è che la Fiera del Tartufo 2017 ha portato in Alba presenze da circa 40 Paesi mondiali. Quindi, questo sistema ci è sembrato subito interessante per lavorare sui numeri ma anche sulle provenienze. Utile per continuare il lavoro promozionale sui paesi dai cui provengono i visitatori di Alba».

Fabio Tripaldi Assessore a Cultura, Turismo e Manifestazioni del Comune di Alba

«Ringrazio gli assessori del Comune di Torino Paola Pisano, Maria Lapietra e Roberto Finardi ed il Comandante della Polizia municipale di Torino Emiliano Bezzon con il suo collaboratore Gianfranco Todesco per averci proposto questa preziosa collaborazione  che ci darà un quadro esaustivo delle presenze durante la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba. Il monitoraggio del traffico sarà utile per capire i flussi e poterli governare nel miglior modo possibile».

Paola Pisano, assessore all’innovazione del Comune di Torino

«L’innovazione tecnologia ha due grandi effetti: se da un lato aumenta l’efficienza di un servizio, dall’altro crea valore per i soggetti che ne fanno uso. L’utilizzo dei dati negli eventi ne è un esempio: la sicurezza migliora e il servizio viene erogato tenendo conto delle abitudini dei cittadini e delle richieste del comune. I dati rilevati attraverso i sensori e le celle telefoniche vengono analizzati in tempo reale affinché si riesca a intervenire qualora ce ne sia la necessità e costituiscono una base di partenza per creare un evento sempre più a misura di cittadini. Analizzare a posteriori queste informazioni può essere utile per definire modelli di eventi sempre più personalizzati, sicuri e a minor impatto ambientale. La richiesta di collaborazione che il Comune di Alba ha fatto al nostro Comune per un evento così importante come la fiera del tartufo, ci riempie di orgoglio e dimostra che la città di Torino ha lavorato in questi anni per diventare un punto di riferimento riconosciuto sulla tematica dati, sensori abbinata ai servizi e agli eventi. È fondamentale sottolineare come le tecnologie all’interno di un comune debbano essere abbinate a forti collaborazioni tra città affinché scalino a livello nazionale e a cambiamenti organizzativi interni come abbiamo fatto nel nostro Comune creando un anno e mezzo fa il team dati di cui questo progetto fa parte».

 

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