Missione: cybersecurity

Davide Bianchi, con la divisione G&B specializzata in soluzioni cloud, telefonia, connettività e cybersecurity, propone una gamma completa di prodotti, dispositivi e soluzioni per la protezione e la sicurezza degli endpoint, la protezione degli accessi e la sicurezza di rete.

Eugenio Giuliani e Davide Bianchi sono i fondatori e soci di G&B Connect, nata per fornire alle imprese soluzioni efficaci nel settore dell’impiantistica elettrica, dati/fonia e sicurezza. Grazie all’incontro con Pier Ogliari, oggi CTO del gruppo, le competenze sono state estese in ambito ICT e servizi cloud. Nel 2022 è nata infine la divisione G&B Energy, guidata da Mirko Sinagra, specializzata in impianti fotovoltaici e meccanici di trattamento dell’aria.

Abbiamo intervistato Davide Bianchi, CEO della divisione G&B Cloud, per farci raccontare come il tema della sicurezza aziendale si è evoluto in questi ultimi anni e quali sono le maggiori sfide che le imprese si troveranno ad affrontare nel prossimo futuro.

Quali servizi offrite nell’ambito della sicurezza aziendale? 

«Fino al 2012 il nostro gruppo, che conta 35 collaboratori e nel 2022 ha superato i 10 milioni di fatturato, si è occupato, per quanto riguarda l’ambito della sicurezza, principalmente di impianti di videosorveglianza, sistemi antintrusione e controllo accessi, ossia di soluzioni per la prevenzione di furti, atti vandalici e per la sicurezza di uffici, spazi industriali e commerciali e delle persone che ci lavorano.

Da diversi anni progettiamo e realizziamo impianti di sicurezza integrati tra loro e con gli altri impianti dell’edificio (illuminazione, audio/video, sistemi di climatizzazione e automazione), utilizzando protocolli aperti che consentono il controllo, la gestione (anche da remoto) e l’ottimizzazione di tutto l’edificio».

Com’è cambiato il settore in questi ultimi anni? 

«A partire dalla prima decade degli anni Duemila, è diventata sempre più importante la protezione dell’infrastruttura informatica e dei dati in essa contenuti; la continuità del business delle imprese, infatti, viene messa a rischio da attacchi hacker sempre più frequenti. Il 2019 ha rappresentato in questo senso un punto di svolta: tutte le forme di attacco informatico sono in media aumentate enormemente, con picchi che raggiungono anche il 60% nel caso degli attacchi più gravi, che mettono a rischio l’operatività delle aziende e la loro stessa sopravvivenza.

Il fenomeno è dovuto in parte all’esplosione dello smart working, ancora oggi molto diffuso, che mette a dura prova i sistemi di sicurezza aziendale, poiché i lavoratori devono collegarsi al sistema informatico aziendale da remoto, con i propri dispositivi (spesso non protetti) e con linee Internet spesso non sicure. Le minacce informatiche nell’ultimo biennio si sono moltiplicate; gli hacker hanno progettato nuove varianti di malware e ransomware per aggirare i sistemi di sicurezza più obsoleti, con l’obiettivo di trafugare dati o criptarli, bloccando l’attività aziendale e costringendo le imprese al pagamento di un riscatto».

Come vi siete evoluti per fare fronte a queste nuove esigenze? 

«La risposta della nostra azienda - che dal 2012 collabora con Watchguard, player mondiale per le soluzioni di sicurezza informatica - consiste in una gamma completa di prodotti, dispositivi e soluzioni per la protezione e la sicurezza degli endpoint, la protezione degli accessi tramite l’autenticazione a più fattori e la sicurezza di rete; senza dimenticare avanzati firewall UTM, per proteggere ambienti, utenti e dispositivi, e soluzioni di disaster recovery che garantiscono il ripristino dei server in pochi secondi, qualora un attacco sia riuscito a penetrare l’infrastruttura IT.

Sviluppando con il cliente un piano di cybersecurity mirato, possiamo garantire un livello di sicurezza ottimale e duraturo nel tempo, anche tramite training del personale che aiutino a “correggere” il fattore di vulnerabilità più esposto: l’essere umano. Solo con la prevenzione è possibile bloccare sul nascere phishing, ransomware, intrusioni e malware avanzati».

G&B Cloud sviluppa con il cliente un piano di cybersecurity mirato per garantire un livello di sicurezza ottimale e duraturo nel tempo. - Clicca sull'immagine e scarica il white paper


Chi è il vostro cliente tipo e per cosa si rivolge a voi principalmente? 

«I nostri clienti possono essere tutte le organizzazioni, private e pubbliche: abbiamo clienti con centinaia di collaboratori (anche in settori molto delicati come la sanità) e piccole imprese, con pochi lavoratori. Il tema della sicurezza non coinvolge solo le grandi organizzazioni, ma riguarda tutti, dal momento che è sufficiente avere un unico server collegato a Internet per essere potenzialmente vittima di un attacco hacker.

Quando i clienti si rivolgono a noi spesso sono stati già vittima di un attacco; quindi cercano la soluzione più veloce per rimettere in piedi la loro infrastruttura ICT e ripristinare i dati, ma purtroppo non sempre è possibile, soprattutto in tempi brevi. La sicurezza al 100% non esiste e la prevenzione rimane la miglior difesa contro gli attacchi hacker».

Quanto è importante l’aspetto della formazione nel vostro lavoro?

«Nell’ambito del successo di qualsiasi organizzazione, sono le persone a fare la differenza, ne siamo convinti. Questo vale ancora di più in un settore dinamico, innovativo e altamente tecnologico come il nostro. Investiamo costantemente in percorsi di formazione tecnica del personale, che hanno l’obiettivo di preparare figure altamente qualificate, in grado di dare risposte efficaci alle esigenze dei clienti. A questo si aggiungono percorsi formativi finalizzati all’ottenimento di certificazioni rilasciate dai nostri principali partner tecnologici, che attestano la padronanza nell’utilizzo della tecnologia di loro competenza».

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome