Antintrusione, videosorveglianza, rivelazione incendio, antirapina, controllo cassetti e vetrine espositive: tutto in un unico impianto integrato, volto a proteggere la Boutique di orologi di lusso Audemars Piguet, nel triangolo della moda milanese.
Valerio Guidi, titolare di GFG Impianti, l'azienda installatrice che ha curato il progetto, ci racconta i dettagli di quella che è diventa una best practice sul territorio italiano.
Quali problematiche pone, al progettista e all’installatore, la messa in sicurezza di un esercizio pubblico - dunque, per definizione “aperto” e non blindato - all’interno del quale si trovano beni di elevato valore?
In progetti del genere, il problema maggiore consiste nel riuscire a coniugare la presenza di tutte le apparecchiature di sicurezza con l’estetica dei locali e con le esigenze degli architetti. Aggiungo, poi, che spesso ci si trova di fronte a disposizioni dei Vigili del Fuoco che, ad esempio, richiedono la presenza di porte che fungano da “vie di fuga” in caso di incendio. Porte che, in determinate circostanze, devono poter essere aperte, quando, invece, le esigenze di sicurezza vanno esattamente nella direzione opposta, cioè tenerle sempre chiuse. Certo, poi si giunge sempre a un compromesso in grado di soddisfare le differenti esigenze.
In strutture del genere, l’obiettivo è quello rendere visibili i dispositivi di sicurezza installati oppure un progetto ben eseguito dovrebbe celarli?
Vanno tenuti presenti due fattori: il primo risiede nel fatto che la visibilità dell’impianto di sicurezza funge da deterrente per i criminali. Dall’altra parte, la tipologia di clientela che frequenta questi esercizi non gradisce il fatto di sentirsi osservata da più telecamere. Dunque, la parola d’ordine è mantenere un’elevata discrezione e salvaguardare la suscettibilità dei clienti, cercando, allo stesso tempo, di esercitare un controllo mirato in tutti i locali. Insomma, devono essere presenti tutte le apparecchiature necessarie, ma solo un esperto di sicurezza deve potersene accorgere.
Veniamo alla Boutique di orologi di lusso Audemars Piguet: come si soddisfano i requisiti di sicurezza di un negozio di tale livello?
Lo store in questione necessitava di un impianto di sicurezza che fosse attivo anche nelle ore di apertura al pubblico e, in modo particolare, di protezioni puntuali dei cassetti e delle vetrine espositive. Siamo partiti dalla protezione perimetrale delle mura di confine del negozio, per poi passare all’installazione di rivelatori volumetrici interni e di telecamere in tutti gli ambienti. Non c’è un angolo, all’interno dell’esercizio, che non sia coperto dal sistema. Siamo riusciti a installare un impianto di sicurezza che garantisce la minima invasività estetica ma, soprattutto, un elevato livello di protezione.
I dettagli tecnici del sistema?
E’ stato realizzato un impianto antintrusione e antirapina in tutti i locali, con rivelatori volumetrici e sensori sismici alle pareti. Tutto il negozio è protetto da telecamere IP dome day&night a colori - circa 4/5 in ogni locale, dotate di tecnologia HD e Megapixel - e da microfoni selettivi su tutte le pareti di confine, sui pavimenti e sulle casseforti, in grado di avvertire anche i più impercettibili rumori e vibrazioni causati da qualsiasi tentativo di effrazione. All’esterno, le telecamere puntano sull’ingresso principale e su quello secondario. Una telecamera è stata installata a ripresa continua per la protezione del caveau.
Chi controlla l’intero sistema?
Una centrale multifunzione che, in un cruscotto, contiene tutte le informazioni delle diverse apparecchiature installate. Dettagli che sono disponibili per essere consultati anche tramite dispositivi mobili e Web. In tutta la boutique sono stati installati anche rivelatori di fumo che dialogano direttamente con la centrale antincendio.
Chi protegge i cassetti e gli espositori di preziosi?
E’ stato ideato un sistema che ne consente l’apertura solo tramite un badge di riconoscimento di cui è dotato il personale. Ed è stata impostata una chiusura automatica dopo un determinato lasso di tempo.
Valerio Salvi