«Il nostro stabilimento è circondato da uno spazio recintato e sottoposto a videosorveglianza h24. Come dovremmo installare i cartelli di preavviso della presenza delle telecamere?», chiede un lettore di Sicurezza.
Secondo le indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali e l’interpretazione comune delle norme poste a regolare il trattamento mediante impianto di videosorveglianza, l’interessato deve avere la possibilità di non entrare nel raggio d’azione delle telecamere attraverso una scelta libera e consapevole.
Ne consegue che i cartelli di preavviso devono essere posizionati in modo tale che l’utente possa vederli prima di entrare negli spazi sottoposti a videosorveglianza, decidendo se proseguire il suo percorso o andare per altra strada. La soluzione più idonea, nel caso di spazi recintati, è quella di posizionare i cartelli lungo il perimetro esterno del luogo, affinché siano visibili soprattutto in prossimità dei vari accessi, avendo cura di illuminarli adeguatamente nelle ore notturne e di realizzarli secondo le indicazioni del Comitato Europeo per la protezione dei dati personali, pubblicate nel mese di luglio 2019.
Il cartello dovrebbe riportare l’immagine di una telecamera, i dati del titolare cui inviare eventuali richieste, i tempi di conservazione delle immagini, il nome dell’eventuale Responsabile per la protezione dei dati, le finalità e le basi giuridiche che giustificano il trattamento, l’indicazione dei diritti - seppure in forma sommaria - che l’interessato può esercitare e l’indicazione dell’autorità di controllo alla quale rivolgersi in caso di contestazione. Utile anche un link all’informativa estesa sulla privacy o un riferimento alla disponibilità della stessa presso la sede dell’azienda.