Comune di Legnano ed Euro.PA Service – Una visuale completa sul territorio

Legnano

Visione d’insieme, competenze partecipate, attività congiunte. Questi, dunque, i cardini della sicurezza nel territorio del Comune di Legnano. Ma per comprendere il ruolo di Euro.PA Service abbiamo intervistato Barbara Grimi, responsabile dell’Unità di Euro.PA Service che segue direttamente la realizzazione della videosorveglianza per i Comuni partecipati.

Legnano
Barbara Grimi, responsabile videosorveglianza di EURO.PA SERVICE

Quali sono i Comuni di cui Euro.PA Service ha in gestione servizi in qualità di azienda partecipata?

«Sono 16 i Comuni dell’Alto Milanese a cui fare riferimento: Legnano, Canegrate, Parabiago, Dairago, Magnago, Villa Cortese, Turbigo, tutta la fascia del Castanese, quindi Castano Primo, Cuggiono, fino ad arrivare al Magentino con Bernate Ticino, poi Robecchetto con Induno e ancora Arconate, Buscate, Casorezzo, Inveruno e Rescaldina, quindi buona parte dell’Alto Milanese. Oltre ai Comuni elencati, ve ne sono altri che stanno al momento valutando la possibilità di entrare a far parte della compagine sociale di Euro.PA Service».

Il fatto di essere un’azienda partecipata ha facilitato il rapporto di interscambio con i Comuni coinvolti nella progettazione, pianificazione e realizzazione delle varie opere?

«Direi di sì, per il fatto che come Euro.PA Service noi conosciamo bene quasi tutto il territorio lavorando da molti anni su tale realtà, comprese le eventuali criticità che potrebbero presentarsi. Euro.PA infatti non svolge solo l’attività legata alla videosorveglianza ma copre tutti gli ambiti strumentali degli Enti partecipati: segnaletica, strade, manutenzione degli immobili, calore, pulizia… L’ambito di competenza è molto vasto consentendoci una visuale a 360 gradi della situazione, rendendo sicuramente anche più semplice intervenire per la realizzazione di un nuovo impianto. D’altro canto dobbiamo tenere conto dei medesimi vincoli dell’Ente legati al codice del contratto, fatto salvo il bilancio non avendo l’obbligo del PEG (Piano Esecutivo di Gestione, ndr).

Come ha proceduto la realizzazione del progetto ministeriale nelle sue varie fasi?

«Il progetto ha seguito alla lettera la Circolare del Ministero dell’Interno del 2012 creando una rete completamente chiusa con le Forze dell’Ordine e, anche all’interno dell’infrastruttura comunale, del Comando, le postazioni del Comune non entrano nella rete di videosorveglianza. Sui terminali del Comune si lavora in rete con il protocollo comunale e gli applicativi di gestione; invece, per quanto riguarda il sistema di videosorveglianza integrata, si lavora su un canale a parte, completamente chiuso e collegato con Polizia e Carabinieri in fibra ottica dedicata o antenna punto punto abilitata (i Carabinieri hanno un doppio collegamento poiché inizialmente non era stato possibile raggiungere il loro Comando con la fibra dato che il cavidotto si interrompeva in presenza dell’attraversamento del vicino fiume Olona). Questo era uno dei dettami della Circolare volto a garantire la massima sicurezza al sistema: la gestione della rete infatti anche da parte dell’Ente è data da un CED (Centro elaborazione dati) in carico a soggetti esterni, non alle Forze dell’Ordine o ufficiali di Polizia, che per questo sono gli unici ai quali è consentito l’accesso al data center per cui all’interno del Comando sono stati realizzati dei collegamenti particolari. Il Comando di Polizia Locale unitamente al Commissario attuale (il Comune di Legnano è attualmente commissariato, ndr) hanno appena approvato il nuovo regolamento di videosorveglianza e di lettura targhe, aggiornato con le norme europee della Direttiva 680 emanata quest’anno e mirato a quanto previsto dal progetto per il collegamento all’SCNTT. Ma, per concludere, va evidenziata quale sia la logica che contraddistingue quest’Amministrazione, che lavora in un’ottica di massima condivisione con le Forze dell’Ordine, procedendo annualmente a una programmazione periodica in relazione alle necessità che via via si presentano. Anche in questo caso si è scelto di usufruire del bando ministeriale in funzione di reali esigenze sul territorio, nello specifico per la videosorveglianza diffusa e la lettura targhe. Euro.PA ha quindi proceduto, in sinergia con il Comando, alla stesura di un progetto programmatico il più dettagliato possibile, allegando la successiva relazione alla richiesta del finanziamento poi ricevuto. L’analisi precede la scelta dei siti dove installare le apparecchiature infatti non è banale e non può basarsi su fattori contingenti bensì su una strategia studiata da chi conosce a fondo il territorio e vi opera per la sua sicurezza».

Quali sono le tipologie di telecamere scelte per il progetto?

«Come prevede la normativa, il Comune di Legnano ha proceduto con l’OPA (Offerta pubblica di acquisto) tramite gare pubbliche per cui, sempre a norma, non era possibile indicare la marca o il modello di un prodotto ma solo le specifiche tecniche da cui poi una scelta eterogenea. Al momento per la lettura targhe usufruiamo principalmente dei sistemi Vigilet e Tattile, i più diffusi, poi abbiamo iniziato a utilizzare anche Targa System, che il Comune di Legnano già aveva scelto per il sistema di telecamere mobili (Targa System mobile). Per questo, quando abbiamo dovuto individuare un nuovo prodotto per la lettura delle targhe, con telecamere fisse, per realizzare un sistema integrato la scelta è ricaduta su Targa System. Aggiungo che le ultime telecamere compatibili con il sistema Targa System permettono di fare delle ricerche ulteriori, per colore o per modello, quindi poi la scelta ha prediletto l’aspetto della compatibilità anche in vista della realizzazione del collegamento con l’SCNTT; infatti, ancor oggi, non tutti i prodotti di lettura targhe sono compatibili, hanno cioè già collaudato questo sistema, e tra questi c’è quello da noi individuato».

E per la videosorveglianza?

«Per la videosorveglianza abbiamo optato per Dahua, Samsung e Axis, anche in quest’ambito si tratta dei maggiori produttori. La scelta ad ogni modo ricade su alcune telecamere piuttosto che altre in base alle varie funzionalità sviluppate, per cui a seconda del risultato che si vuole ottenere si sceglie un determinato prodotto, si richiedono i preventivi e infine si opta per il più adatto. Per esempio ora, per la videosorveglianza, con il Comune di Legnano non stiamo puntando tanto sulle telecamere dome, molto utilizzate in passato. Queste infatti consentono una visione a 360 gradi ma se al verificarsi di un evento reato la telecamera punta in un’altra direzione, si rischia di perdere una parte della scena in questione o addirittura il suo clou, ciò che invece sarebbe poi stato utile allo svolgimento delle indagini. Altrettanto non è plausibile coprire tutto il territorio di troppe apparecchiature fisse da cui ricavare una visione a scacchiera, per questo motivo abbiamo scelto di basarci sulle telecamere multiottiche, nello specifico le Genetec, una delle case che produce questa tipologia che, negli ultimi anni, sta andando per la maggiore. Queste apparecchiature infatti consentono di ottenere da due a tre a quattro ottiche, per arrivare addirittura ai 360 pur restando fisse. Aggiungo che, non trattandosi di telecamere mobili ad hoc per le indagini di Polizia Giudiziaria, queste fisse vengono assolutamente pubblicizzate anche con cartelli ben visibili dato che tutto è alla luce del sole e la cosa non può che funzionare da deterrente in generale. Il tutto è stato poi rendicontato nei particolari, merito della fattiva collaborazione con l’Amministrazione locale e il Comando, efficiente e quotidiana, in modo da rendere semplice dimostrare il lavoro realizzato per un resoconto al Ministero o per qualsiasi altra forma di controllo che dovesse presentarsi».

Ci son state criticità particolari, problematiche in questo progetto e nella sua realizzazione?

«Non a livello di infrastruttura tecnica, salvo un paio di casi in cui è stato necessario che gli scavi fossero maggiori del previsto a causa di alcuni cavidotti interrotti per cui il segnale non poteva arrivare come previsto o in presenza di una cabina di media pressione dell’Enel in un punto non segnalato in precedenza. In generale comunque nulla di così critico che abbia rischiato di bloccare i lavori, questo grazie alla precedente attenta fase di pianificazione con verifiche sul campo. A richiedere maggiore attenzione è stato invece il citato collegamento con l’SCNTT, sistema di nuova sperimentazione finora impiegato principalmente nel Centro-Sud mentre nulla ancora era stato fatto per la Città metropolitana di Milano, che comprende tutto il territorio corrispondente a quello che era l’Ente provinciale milanese. Definirne le caratteristiche di portata ha richiesto uno studio specifico per la trasmissione dei dati e la loro gestione presso la Questura di Milano mentre la gestione del server in Comando è prassi quotidiana e l’infrastruttura interna presentava già le caratteristiche richieste, anche in termini di sicurezza, conformità e compatibilità rispetto all’SNCTT».

Quali infine le competenze messe in campo da Euro.PA Service in questo frangente?

«Innanzi tutto l’esperienza acquisita negli anni su un ambito gestito in maniera integrata, non occupandoci solo di videosorveglianza ma con una visione completa sul territorio e contando su un rapporto preferenziale con il Comune di Legnano nel suo insieme. Lo stesso dicasi per gli altri 11 Comuni che abbiamo in carico per la videosorveglianza in merito alla quale Euro.PA vanta un’expertise di lunga data, a partire appunto da Legnano che è stato il primo Ente locale acquisito in tal senso e fin da subito in modo strutturato, dal 2015 come Euro.PA Service e prima, a partire dal 2006, tramite due società partecipate dall’Ente dell’Alto milanese: Euro.PA e AMGA Service, quest’ultima già operativa in precedenza. La fusione delle due realtà ha dato modo di riunire le competenze operative e strumentali per soddisfare le esigenze del Comune per l’erogazione dei vari servizi alla cittadinanza».

Euro.PA Service è attiva su 16 Comuni per diverse tipologie di servizi: videosorveglianza, ma anche segnaletica, strade, manutenzione degli immobili, calore, pulizia

 

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