La sicurezza nel settore della logistica è una tematica cruciale per garantire un flusso efficiente delle merci e la protezione di beni e persone coinvolte. Se poi si parla di merci di grande valore, è essenziale dotarsi di tecnologie e soluzioni di alto livello per innalzare il più possibile gli standard di sicurezza antifurto.
Proteggere i veicoli dedicati al trasporto delle merci da possibili furti e rapine è la prima - ma non l’unica - necessità che il settore della logistica deve affrontare ogni giorno. Per ottenere una sicurezza a 360 gradi, oltre a valutare l’ottimale protezione dei truck in movimento, è necessario riuscire a difendere in modo appropriato anche gli spazi logistici e, non da ultime, le infrastrutture informatiche dell’azienda, prevedendo l’implementazione di misure volte a proteggere i dati sensibili.
Lo sa bene Bracchi Group, multinazionale bergamasca con sede a Fara Gera D’Adda che, proprio recentemente, ha deciso di avviare un nuovo piano di investimenti per portare al massimo livello i propri standard di sicurezza antifurto.
Umberto Ferretti, amministratore delegato dell’azienda, ci ha raccontato quali tecnologie e dotazioni sono state introdotte, accanto a nuove procedure di videocontrollo nelle sedi, monitorate costantemente da addetti alla vigilanza. Si parte dalle soluzioni dedicate alla protezione attiva dei camion, ora equipaggiati con dispositivi di sicurezza Livello 4 Vanini, ossia il livello di sicurezza massimo dettato dallo standard per la protezione dei trasporti di merci a rischio furto.
«Quando si parla di trasporto di merce ad alto valore e di antifurti satellitari, la scala Vanini è lo standard di riferimento per la valutazione e la certificazione. Il Livello 4 Vanini è uno dei più elevati livelli di sicurezza che si possono assicurare a un trasporto pesante, e il massimo livello di efficacia per la tipologia di merce che trasportiamo in Bracchi. La sicurezza è garantita dal controllo costante del viaggio da parte della centrale operativa, così da avere un riscontro continuo dal veicolo lungo tutta la tratta del viaggio, con periodici contatti con il conducente e monitoraggio continuo di soste, tragitto e operazioni di carico e scarico. Il rischio zero, come in tutte le cose, non esiste, ma queste procedure di sicurezza permettono di ridurre al minimo la possibilità di errore umano. Le registrazioni e i log criptati, poi, sono fondamentali anche per fornire informazioni utili alle autorità competenti in caso di attacco» spiega Ferretti.
Le tecnologie per la protezione dei mezzi
Per la sicurezza dei mezzi, Bracchi sceglie da anni un partner leader nel settore, che si distingue per un approccio personalizzato, in grado di costruire soluzioni su misura. «La flotta aziendale è formata da diversi tipi di veicoli, dai furgoni ai semirimorchi, e la protezione dei mezzi che trasportano merci ad alto valore è garantita da una centrale operativa 24/7, con professionisti qualificati in costante monitoraggio da remoto per la gestione di tutti gli allarmi inviati dagli impianti di sicurezza installati sui mezzi» continua Ferretti.
Grazie anche al collegamento con una rete di partner internazionali e all’accesso diretto alle forze dell’ordine di ogni Paese, in caso di problemi è possibile intervenire tempestivamente.
Le tecnologie avanzate disponibili sui truck includono diversi servizi di sicurezza, tra cui i dispositivi anti-jammer e le attrezzature aggiuntive del veicolo, come i pistoni e i sistemi elettromeccanici che proteggono da accessi indesiderati al carico. «Un altro efficace sistema di sicurezza introdotto è Active Engine Block che, in caso di pericolo, se a velocità zero, consente lo spegnimento automatico del veicolo, impedendo che venga dirottato: il camion diventa così in grado di autoproteggersi».
Sicuri anche a livello digitale
Oggi, tuttavia, la sicurezza fisica non basta più: quello della cybersicurezza è un tema che sta diventando ogni giorno più importante per le imprese di qualsiasi dimensione, tipologia e settore. Gli attacchi informatici a livello globale sono in costante crescita e, da questo punto di vista, l’Italia sembra essere particolarmente “sotto tiro”.
Date le caratteristiche strategiche delle aziende di trasporti e logistica, il settore è senza dubbio uno degli ambiti più appetibili per i criminali informatici. Come si è mossa dunque Bracchi per far fronte anche a questo tipo di attacchi?
«La nostra strategia prevede la massima attenzione a tutti i possibili interventi per dotare la nostra infrastruttura informatica dei massimi standard in fatto di sicurezza - risponde Ferretti - Riteniamo altresì di fondamentale importanza il ruolo della formazione interna e della conseguente sensibilizzazione del personale. Uno staff più attento e consapevole dei rischi sarà più difficilmente preda di attacchi insidiosi come quelli di phishing e ingegneria sociale».
In viaggio perso la sostenibilità
Garantire la sicurezza, oggi come oggi, è una necessità che, anche nel settore della logistica, non può prescindere dall’essere quanto più sostenibili possibile: proprio in quest’ottica, i pannelli solari di Solar Matrix utilizzati da Bracchi garantiscono che i sistemi di sicurezza rimangano a lungo attivi.
Inoltre, come spiega Ferretti: «A fine 2023 abbiamo avuto l’ingresso di Argos Climate Action Fund in Bracchi Srl con una quota di maggioranza. L’obiettivo è rendere Bracchi un’azienda all’avanguardia sul tema della decarbonizzazione, dimezzando la nostra impronta di carbonio in un periodo relativamente breve.
Il nostro piano di decarbonizzazione, nello specifico, ha in una prima fase un orizzonte temporale di quattro anni (dal 2024 al 2028) per passare dal valore di base di 395tCO2eq/milioni di euro a 265tCO2eq/milioni di euro nel 2028, assicurando cumulativamente una riduzione di emissioni del 33%.
Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, abbiamo stilato importanti partnership con aziende leader nel settore, abbiamo proceduto all’installazione di impianti fotovoltaici, all’acquisto di energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili e con importanti azioni di green procurement e alla sensibilizzazione di clienti, fornitori, forza lavoro: un coinvolgimento di tutti gli stakeholder coinvolti nella nostra catena del valore».