Benincà – Rise: forti sinergie e nuovi investimenti nel mercato delle barriere antiterrorismo

Rise

Il Gruppo Benincà acquisisce il marchio Rise e punta al mercato delle barriere antiterrorismo. Rise è specializzata nella progettazione di dissuasori stradali, varchi pedonali, sistemi di controllo degli accessi e torrette di distribuzione. L’obiettivo ora è l’omologazione come barriera antiterrorismo

Il Gruppo Benincà ha perfezionato recentemente l’acquisizione di Rise, azienda di Marano Vicentino - di cui già deteneva il 40% - specializzata nella progettazione e produzione di dissuasori stradali a scomparsa, varchi pedonali, sistemi di controllo degli accessi e torrette di distribuzione.

L’operazione rientra nell’ambito della strategia del Gruppo Benincà volta a crescere anche attraverso una maggiore presenza in settori complementari rispetto a quello che è da sempre il proprio core business, ovvero la produzione di sistemi di movimentazione per cancelli, basculanti e automatismi in genere.

Il commento di Aldo Benincà, fondatore e presidente della Benincà Holding

«In molti progetti per siti commerciali e direzionali, i prodotti di Rise sono complementari rispetto ai sistemi di movimentazione per i cancelli. Questa valutazione ci spinse a entrare anche in questo mercato, anni fa, con una quota di minoranza di Rise. Ora puntiamo a crescere con decisione anche in questa nicchia di mercato, sia rafforzando le sinergie che già esistevano sul piano commerciale, sia destinando importanti risorse finanziarie per nuovi investimenti».

Rise: strategie di sviluppo

Due le linee di sviluppo individuate per Rise: da una parte lo sviluppo di nuovi prodotti, dall’altra l’omologazione di alcune versioni di dissuasori stradali anche come sistema di protezione contro eventuali attacchi terroristici.

«La crescente sensibilità sul tema della sicurezza - spiega ancora Benincà - ha incrementato le richieste di sistemi in grado di impedire eventuali attacchi tramite veicoli non autorizzati, sia in Italia sia all’estero». E proprio una maggiore crescita sui mercati internazionali è un altro degli obiettivi dell’acquisizione: «Già oggi Rise - conclude Benincà - realizza circa il 70% del proprio fatturato all’estero, ma crediamo che questo dato possa aumentare ulteriormente, mettendo a disposizione di Rise la rete delle 11 filiali commerciali che il nostro Gruppo già possiede in Europa, Stati Uniti e India».

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