Sfide fisiche e virtuali per la sicurezza dei mezzi forti

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Luigi Rubinelli, nuovo presidente di Anima Sicurezza, intende implementare la partecipazione delle imprese, diffondere la cultura della sicurezza e prevenzione in Italia e valorizzare la professionalità degli associati.

L’associazione dei produttori di soluzioni e servizi per la custodia di beni e valori all’interno di Anima Confindustria ha di recente eletto il nuovo presidente, Luigi Rubinelli, a cui abbiamo chiesto di delineare le prossime sfide a cui è chiamata l’associazione in Italia e nel mercato globale.

Nel suo nuovo mandato, Rubinelli intende dare continuità al lavoro avviato nel precedente biennio: «Per Anima Sicurezza è prioritario continuare a collaborare con tutti gli attori del settore per ampliare il mercato e promuovere la qualifica delle imprese e degli operatori della sicurezza fisica. Proseguiremo il confronto con gli enti normativi per l’evoluzione degli standard tecnici e rafforzeremo il dialogo con le istituzioni per affrontare le esigenze di regolamentazione e riduzione dei rischi, sia nel settore commerciale sia in quello privato».

Quali azioni, attività, progetti intende implementare Anima Sicurezza nel prossimo futuro?

LUIGI RUBINELLI, nuovo presidente di Anima Sicurezza

«Nel prossimo futuro, Anima Sicurezza (federata Anima Confindustria) intende implementare una serie di azioni strategiche per perseguire gli obiettivi delineati dall’associazione. La priorità sarà quella di intensificare la collaborazione con tutti gli attori del settore della sicurezza, al fine di espandere il mercato e migliorare la qualifica delle imprese e degli operatori coinvolti.

In primo luogo, Anima Sicurezza promuoverà un ampliamento della partecipazione associativa ad altre società in categorie affini, oltre a iniziative di formazione continua destinate a professionisti e aziende, affinché costoro possano acquisire competenze sempre più aggiornate in un contesto normativo in continua evoluzione.

Tali attività formative saranno orientate a garantire un elevato standard di qualità e a rispondere alle nuove sfide poste dalle tecnologie emergenti. Verranno, inoltre, avviati progetti di ricerca e sviluppo mirati a innovare i processi e i sistemi di sicurezza. Attraverso la creazione di gruppi di lavoro composti da esperti del settore, Anima Sicurezza si impegnerà a esplorare lo sviluppo di soluzioni innovative che possano contribuire a mitigare i rischi sia in ambito commerciale sia in ambito privato.

Un altro aspetto fondamentale sarà quello del dialogo con le istituzioni e gli enti normativi. Anima Sicurezza intende stabilire un confronto continuo per discutere l’evoluzione degli standard tecnici e le esigenze di regolamentazione. Questo approccio collaborativo contribuirà a garantire che le normative siano anche adeguate alle reali necessità del settore, promuovendo una cultura della sicurezza che coinvolga tutti i livelli».

Quali saranno i prossimi passi di Anima Sicurezza per diffondere la cultura della sicurezza in Italia e valoriz­zare le professionalità delle imprese associate?

«Per diffondere la cultura della sicurezza in Italia e valorizzare le professionalità delle imprese associate si possono delineare diverse strategie chiave. In­nanzitutto, Anima Sicurezza intende intensificare la sensi­bilizzazione sul tema della pre­venzione informando cittadini, imprese, attività e istituzioni pubbliche.

Le “Linee guida per la prevenzione del rischio furto”, realizzate con Ania e pubblica­te nel 2024, sono un esempio di strumento a disposizione delle imprese di assicurazione, dei periti e dei consumatori per l’e­laborazione di tutti gli elementi ritenuti necessari per la corret­ta valutazione dei danni riguar­danti le garanzie che assicura­no il rischio di furto di beni e valori custoditi in casseforti e le tipologie di furti. L’obiettivo di queste linee guida è, quindi, quello di favorire una mag­giore diffusione della cultura della sicurezza tramite la di­vulgazione di conoscenza tec­nica sulle forme di prevenzio­ne e contenimento del rischio furto.

L’associazione prevede, inoltre, di avviare iniziative che valorizzino i prodotti “made in Italy”, sottolineando il loro ruolo cruciale nella garanzia della sicurezza. Attraverso attività di comunicazione e collabo­razione con altri enti, Anima Sicurezza metterà in evidenza le proprie attività e le imprese associate che offrono soluzioni sicure e affidabili, facilitando così la scelta consapevole da parte dei consumatori».

Quali punti salienti - in particolare in termini di cy­bersicurezza e di interesse per le imprese del “made in Italy” - sono emersi in oc­casione di Eurosafe 2025? Quali gli spunti emersi in funzione degli obiettivi che Anima Sicurezza si pone per il prossimo futuro?

«In occasione di Eurosafe 2025, assemblea dell’associazione europea tenutasi a Colonia il 16 maggio scorso, i punti salien­ti relativi alla cybersicurezza hanno rivestito un’importanza cruciale per le imprese del “ma­de in Italy”. È emerso un deci­so impegno verso l’adozione di normative e standard sempre più rigorosi, volti a proteggere i dati e le infrastrutture criti­che.

A livello internazionale Anima Sicurezza è associata e partecipa attivamente ai lavori di Eurosafe (European Committee of Safe Manufacturers Association)

In particolare, si è discusso dell’importanza di sviluppare soluzioni innovative per affron­tare le minacce informatiche in continua evoluzione, con focus su formati di collaborazione tra il settore pubblico e quello pri­vato. Anima Sicurezza ha de­lineato obiettivi strategici per il futuro, puntando a promuo­vere la formazione continua, favorire l’adozione di tecno­logie emergenti e rafforzare il dialogo tra gli attori europei.

Questa partecipazione non solo ha posto l’accento sull’interes­se per la cybersicurezza, ma ha anche evidenziato la volontà di posizionare l’Italia come leader nella governance della sicurez­za a livello globale».

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