Ambienti a prova di intrusione

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La protezione perimetrale di muri, recinzioni e cancellate offre una sicurezza aggiuntiva (o alternativa) agli impianti già presenti. Ecco quattro soluzioni idonee per diversi ambiti: industriale; commerciale; hospitality, sport&entertainment; residenziale.

I sistemi di videosorveglianza si rivelano spesso insufficienti a proteggere le aree esterne dai tentativi di intrusione, soprattutto in caso di grandi superfici e/o condizioni ambientali critiche. Muri, recinzioni e cancellate possono estendersi per decine, centinaia o addirittura migliaia di metri, spesso in aree dov’è difficile (se non addirittura impossibile) portare i cavi delle telecamere.

In queste circostanze è necessario studiare soluzioni alternative oppure complementari per migliorare la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi antintrusione e degli impianti di telecamere, sfruttando le tecnologie presenti sul mercato ormai da diversi anni.

Abbiamo individuato quattro diversi ambiti (industria, commercio, hospitality, sport&entertainment, casa) e selezionato le soluzioni e le tecnologie più idonee per la protezione perimetrale e volumetrica delle aree esterne. Alcune soluzioni e tecnologie si adattano a specifiche situazioni e tipologie di protezione perimetrale (per esempio, recinzioni leggere o cancellate) mentre altre sono talmente versatili da essere impiegate in modo universale ed anche invisibile.

Siti industriali

I siti industriali richiedono soluzioni di protezione perimetrale e volumetrica commisurate al rischio di furti, sabotaggi ecc. Se il livello di rischio è basso e le aree esterne non ospitano strumenti, né impianti di grande valore (non solo economico ma anche strategico), un sistema di videosorveglianza progettato a regola d’arte e abbinato a un impianto antintrusione con rilevatori e barriere esterne (microonde, infrarosso e radar) è già sufficiente a garantire la sicurezza necessaria.

Quando le aree esterne sono molto ampie, delimitate da recinzioni leggere o pesanti e in condizioni ambientali difficili, le tradizionali telecamere di videosorveglianza non sono più sufficienti e si richiede anche una costante attenzione da parte degli addetti della sala controllo (a meno di delegare l’analisi video agli algoritmi di intelligenza artificiale).

Termocamere

Le termocamere rappresentano una valida soluzione quando le distanze in gioco e le opere di cablaggio non sono eccessive. L’energia termica passa attraverso mezzi oscuranti come fumo, polveri, fogliame, umidità e nebbia leggera, che nei sistemi tradizionali riflettono gli infrarossi (IR) compromettendo la visione. Inoltre, gli infrarossi viaggiano nell’atmosfera in modo più efficiente di quanto non faccia la luce visibile, permettendo di ampliare il raggio d’azione (anche di diversi chilometri in condizioni ottimali) con un numero inferiore di termocamere.

Il ricorso alle termocamere a raggi infrarossi, che viaggiano nell’atmosfera in modo più efficiente di quanto non faccia la luce visibile, permette di ampliare il raggio di protezione (anche di diversi chilometri in condizioni ottimali) con l’utilizzo di un numero inferiore di dispositivi

In alternativa o in aggiunta a questa tipologia di dispositivi, si possono valutare varie tecnologie di protezione perimetrale, come i sensori MEMS e piezodinamici (anche annegati e invisibili), i cavi magnetofonici e i “loop” in fibra ottica.

 Sensori MEMS

I sensori MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems) rilevano qualsiasi variazione della planarità della recinzione (sui tre assi X, Y e Z) causata da sfondamenti e scavalcamenti, con soglie di allarme regolabili rispetto al “punto zero” (posizione iniziale del sensore) così da ridurre al minimo i falsi allarmi.

Sistemi di rilevamento piezodinamici

I sistemi di rilevamento piezodinamici, invece, sfruttano sensori capacitivi o piezoelettrici disposti in modo puntiforme lungo le recinzioni leggere e pesanti (cancellate) e misurano le vibrazioni causate da un tentativo di taglio o scavalcamento, così come le micro-flessioni e torsioni dei pali di sostegno.

protezione perimetrale
I sistemi di rilevamento piezodinamici sono immuni ai fattori ambientali  e ad altre fonti di disturbo in prossimità della recinzione

In presenza di un elevato numero di sensori su cancellate particolarmente estese, è possibile identificare con precisione la sezione del perimetro dove avviene l’intrusione, con l’eventuale conferma da parte della videosorveglianza. I sensori piezodinamici passivi non sono soggetti a guasti elettrici, né a disturbi da campi elettromagnetici o emissioni in radiofrequenza, vista l’assenza di componenti elettronici attivi. Sono inoltre immuni ai fattori ambientali (vento, pioggia, neve e forti escursioni termiche) e ad altre fonti di disturbo che si trovano in prossimità della recinzione (macchinari, strade, ferrovie ecc.).

Cavi magnetofonici

I cavi magnetofonici si applicano alle recinzioni semirigide con pannelli elettrosaldati, alle cancellate e, in alcuni casi, anche alle recinzioni leggere e deformabili. Convertono l’energia vibrazionale causata dall’attività meccanica in segnali elettrici altamente rappresentativi del tipo di attività che li ha generati, segnalando eventuali tentativi di taglio, scuotimento, sfondamento o scavalcamento di muri e recinzioni.

Il cavo magnetofonico, inoltre, è progettato per offrire una maggiore sensibilità e precisione nella rilevazione delle attività “ostili” (compiute da un malintenzionato) rispetto alla risposta più attenuata prevista in caso di eventi “non ostili”, generati da fattori ambientali (vento, pioggia, grandine) oppure dalle vibrazioni emesse da un aereo o da un automezzo che transita nelle vicinanze della recinzione.

Loop con cavi in fibra ottica

Altra soluzione per la protezione perimetrale delle recinzioni leggere (rigide, semirigide e flessibili) in ambienti critici sono gli anelli (loop) con cavi in fibra ottica, installati lungo la recinzione e abbinati a un dispositivo che trasmette e riceve un segnale ottico.

Eventuali deformazioni o sfondamenti che causano la variazione del flusso luminoso o la sua interruzione vengono rilevati immediatamente dal dispositivo, generando un allarme. Il loop in fibra ottica è totalmente immune ai disturbi (elettrici e ambientali) e la luce che transita al suo interno non subisce praticamente attenuazioni, in modo da garantire una protezione perimetrale per centinaia di metri per ogni singolo loop.

Aree commerciali

Le soluzioni per l’ambito industriale si possono applicare anche alle aree commerciali, se dotate di muri, recinzioni leggere (flessibili, rigide, semirigide) e pesanti (cancellate). In caso contrario (per esempio, nei centri commerciali con parcheggi esterni accessibili H24), è necessario ricorrere alle barriere “multi-tech” (IR, MW, radar) e ai sensori per esterno ad ampia copertura, installati su porte d’ingresso, facciate e vetrate. Sensori e rilevatori devono sempre essere affiancati da un sistema di videosorveglianza con una rete capillare di telecamere, capace di monitorare non solo il perimetro esterno delle strutture ma anche parcheggi esterni e interni.

Hospitality, sport&entertainment

Gli hotel, i centri sportivi e ricreativi e i parchi di divertimento richiedono soluzioni di protezione perimetrale commisurate alla tipologia e all’estensione delle aree esterne di proprietà. I sistemi di videosorveglianza sono senza dubbio efficaci, ma l’obiettivo in questi casi è sia la sicurezza sia la privacy della clientela. Meglio quindi limitare al massimo la presenza delle telecamere e adottare soluzioni a prova di privacy, come le barriere e i rilevatori IR/MW/radar (posizionati su muri perimetrali e nelle aree vicine), i sensori MEMS/piezodinamici, i cavi magnetofonici e i loop fibra su recinzioni e cancellate.

Altrettanto efficaci e funzionali sono i sensori a campo elettromagnetico o geosismico, con cavi e moduli interrati che percepiscono il passaggio e i movimenti su terreni di vario tipo (prato erboso, ghiaia, asfalto, cemento ecc.). Ogni modulo e porzione di cavo è tarabile in modo diversificato a seconda delle specifiche esigenze e settorizzabile per identificare il punto di intrusione con un’elevata approssimazione (fino a 1 m). Essendo interrati e quindi completamente invisibili, non interferiscono in alcun modo con l’estetica e gli elementi architettonici del luogo in cui vengono installati.

protezione perimetrale
I sensori a campo elettromagnetico o geosismico, interrati e completamente invisibili, percepiscono il passaggio e i movimenti su terreni di vario tipo. Ogni modulo e porzione di cavo è tarabile in modo diversificato a seconda delle specifiche
esigenze e settorizzabile per identificare il punto di intrusione con un’elevata approssimazione

Aree residenziali

La protezione perimetrale delle aree residenziali viene spesso sottovalutata, ma in realtà permette di incrementare la sicurezza e l’affidabilità di un sistema antintrusione grazie all’intervento “ex ante”, cioè prima che il malintenzionato possa introdursi nell’abitazione, proprio come la videosorveglianza. Anche in questo caso le soluzioni da adottare variano a seconda di tipologia ed estensione delle aree esterne (condominiali o private, da poche centinaia di metri quadrati a diversi ettari), della struttura perimetrale (muri, cancellate, recinzioni di vario tipo) ecc.

protezione perimetrale
La combinazione tra barriere, sensori di presenza a tenda e rilevatori multi-tech è particolarmente efficace per la protezione lungo i muri perimetrali, nei giardini e sulle facciate delle abitazioni private. Nel dettaglio: barriere a medio raggio, rivelatore doppio IR 12m, 85 gradi, sirena per esterno, rivelatore IR 2,5-12 m, 90 gradi, rivelatore doppio IR 2-5 m, rivelatore a doppi IR laterali, rivelatore varchi

Le barriere, i sensori di presenza a tenda e i rilevatori multi-tech (IR, MW, radar, anche combinati tra loro) sono particolarmente efficaci lungo i muri perimetrali, nei giardini e sulle facciate delle abitazioni private (porte d’ingresso, finestre ecc.). Altrettanto efficaci sono i sensori a campo elettromagnetico o geosismico già visti in ambito hospitality.

Per balconi, terrazzi, recinzioni leggere e cancellate, sia private che condominiali (un esempio sono le residenze di pregio con sistema di vigilanza), valgono le stesse indicazioni e soluzioni di cui sopra, con una leggera preferenza per i cavi magnetofonici (grazie al buon rapporto prezzo/ prestazioni) e per i sensori piezoelettrici da annegare nei muri di sostegno di cancellate, ringhiere di balconi e terrazzi, muri perimetrali, corridoi esterni (anche flottanti) e vani scale. I sensori annegati sono totalmente invisibili e rilevano calpestii e scavalcamenti senza subire disturbi (e quindi falsi allarmi) in caso di vento, pioggia ecc.

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