Alta sicurezza e applicazioni critiche in Italia e nel mondo

Dal 1974 CIAS porta avanti una missione vocata all’innovazione continua in particolare nell’ambito delle specializzazioni complesse. Con un curriculum che vanta 45 anni di tecnologie, quest’anno l’azienda ha presentato la sua ultima “rivoluzione” e si prepara al palcoscenico di Sicurezza 2019. L’intervista a Raffaele De Astis e Fabrizio Leonardi

Nei suoi quarantacinque anni di attività, CIAS ha conquistato e consolidato una posizione ai vertici del mercato della sicurezza prima su scala nazionale, poi sugli scenari internazionali. A fare la differenza, i suoi prodotti di punta: le barriere da esterno a microonda, infrarosso e tripla tecnologia, e i sistemi di cablaggio e raccolta dati. Il “fattore X” è tutto nella capacità di questa azienda interamente italiana di raccogliere, ogni giorno, la sfida dell’innovazione e della ricerca. «La strada intrapresa - spiegano i titolari Raffaele De Astis, Executive Managing Director, e Fabrizio Leonardi, Executive Vice Managing Director - è sempre stata quella dell’innovazione tecnologica in un campo di specializzazioni complesse, ovvero quello delle protezioni perimetrali e, in particolare, nell’ambito dell’alta sicurezza. Sono innumerevoli i siti protetti in questi anni con tecnologie CIAS: centrali nucleari, aeroporti, prigioni, aree industriali, logistiche, infrastrutture critiche in generale. Ed è appunto partendo dalle proprie origini che CIAS trova ancora oggi la forza e l’ispirazione per le sue strategie, rinnovandosi dal punto di vista organizzativo e continuando a innovare dal punto di vista tecnologico per confermarsi un punto di riferimento globale nelle protezioni perimetrali da esterno».

Possiamo sintetizzare le tappe più importanti della storia di CIAS?

«“Since 1974”. Questo breve ma chiaro e internazionale slogan che accompagna il nostro logo riassume molto di quello che CIAS è stata, ma soprattutto ciò che CIAS vuole essere. La base solida delle radici aziendali porta direttamente al 30 novembre 1974, data di fondazione della società. Le intenzioni dei tre soci fondatori spingevano già allora a guardare oltre i confini, non solo quelli della tecnica, ma anche quelli geografici. CIAS infatti significava “Centro Internazionale Apparati di Sicurezza”. L’internazionalizzazione vera e propria comincerà vent’anni dopo, ma nella visione dei soci era già chiaro quel percorso che negli anni ha fatto diventare CIAS un player internazionale nel settore delle protezioni perimetrali da esterno».

Interamente italiana, dunque, ma sin dalla nascita con una forte vocazione internazionale.

«Esattamente, l’export infatti è oggi una parte preponderante del nostro fatturato e oscilla tra il 55% e il 60% del totale. Sui territori internazionali CIAS è presente in più di 40 Paesi attraverso una rete distributiva consolidata e in due aree con filiali di proprietà: in Polonia e negli Stati Uniti».

Possiamo tracciare un’anteprima di bilancio di questo 2019?

«Siamo arrivati al giro di boa dell’anno e i risultati economici ci vedono sostanzialmente in linea con le aspettative. I mercati hanno diverse sfaccettature a seconda della nazione di riferimento e stanno rispondendo in maniera alterna, nonostante siano sostanzialmente dinamici da qualche anno».

Strategie in campo e prossimi progetti?

«Gli investimenti di CIAS continuano lungo tutto il 2019 all’interno del piano industriale. In esso sono compresi i rilasci di nuove soluzioni per le protezioni perimetrali che, tra il 2019 e il 2020, ci porteranno ad aggiungere al nostro portafoglio d’offerta altre cinque nuove linee di prodotti. Gli investimenti prevedono anche un piano di empowerment del personale, che comprende anche un piano di welfare aziendale, l’integrazione assicurativa sanitaria, incentivi allargati a tutto il personale, un piano di formazione che vada ben oltre il minimo di legge. Dal punto di vista dei mercati, invece, la strategia è quella di aumentare la presenza in alcuni presidi esteri rafforzando, oltre alla presenza commerciale diretta, in particolare le strutture CIAS esistenti in Polonia e a Miami dove è stato creato un consistente magazzino e attivato un service tecnico».

Cosa significa per CIAS operare nel mercato della sicurezza e quali le sue ambizioni?

«L’auspicio di CIAS è quello di continuare a operare in un mercato della Sicurezza con la “S” maiuscola. È sempre stato un nostro obiettivo formare i nostri clienti, ma anche tutta la filiera che porta fino all’utente finale. Siamo convinti che solo con un’adeguata conoscenza da parte di tutti i professionisti che si muovono nel settore si possano raggiungere eccellenti obiettivi. E le conoscenze necessarie per raggiungere gradi adeguati di professionalità sono diverse. Come azienda, noi cerchiamo di informare sulle basi tecnologiche che sottendono le nostre soluzioni, ma anche sulle necessarie conoscenze installative di campo. Cerchiamo inoltre di formare i diversi interessati su argomenti affini, quali le reti di interconnessione, la sicurezza che le deve contraddistinguere, per fare giusto un esempio, avvalendoci di docenti esterni con comprovate capacità tecniche. CIAS crede da sempre nell’associazionismo, per questo motivo si è sempre impegnata all’interno dell’associazione di riferimento per i produttori e i distributori, Assosicurezza, per promuovere iniziative utili agli associati e al comparto nel suo insieme collaborando con enti affini, e per raggiungere come gruppo molteplici obiettivi che, come singole aziende, sarebbe difficile superare».

I prodotti, infine: un breve focus sulle novità di quest’anno?

«Come anticipato, le novità in vista sono parecchie. Dopo Micro-Ray, la prima barriera a raggi a microonda, già lanciata prima a Dubai e Las Vegas e poi in Italia a luglio, saranno presentate altre quattro novità in occasione della fiera Sicurezza a novembre. Micro-Ray resterà il focus principale, essendo una novità del 2019 - osiamo dire senza timor di smentite - rivoluzionaria. Inoltre, un nuovo sistema di protezione delle recinzioni sarà mostrato in anteprima e da subito disponibile alla vendita. Ci saranno anche alcune novità riguardanti software di integrazione su reti IP dei nostri sensori da esterno con il resto dell’ecosistema dei sistemi di sicurezza, quali TVCC, controllo accessi etc. Sarà, inoltre, presente un corner delle anteprime di soluzioni e prodotti in sviluppo, pronti per il rilascio nel 2020, tra cui spiccheranno tre novità importanti. Di cui una, in particolare, farà molto parlare di sé ma… il sipario si aprirà soltanto il 15 novembre a Milano, a Sicurezza 2019».

Le novità 2019

Dopo Dubai e Las Vegas, è il turno di Milano. ecco alcune anteprime

La rivoluzionaria novità di prodotto per la protezione perimetrale, presentata quest’anno in anteprima a Dubai e lo scorso 4 luglio a Milano, durante una giornata di dimostrazioni pratiche all’aperto, è Micro-Ray, la prima barriera al mondo con raggi a microonda, con portata 100 metri, perfetta anche per corridoi strettissimi (minimo 1 metro) e basata su una logica di interruzione del raggio lineare. Questa barriera presenta tutti i vantaggi di applicazione delle colonne a infrarosso ma senza subirne i limiti, come quelli dettati dal clima, dall’abbagliamento/riflessione solare e dalla rigida routine di manutenzione. Inoltre, la cover si può dipingere per incontrare le necessità di mimetizzazione estetica con l’ambiente installativo. È perfettamente integrabile con qualunque centrale d’allarme per una protezione integrata anche su IP.

Nella categoria soluzioni su recinzione, CIAS ha sviluppato una nuova versione dell’ormai consolidato sistema antintrusione a tecnologia Mems: Sioux Pro 1.500 metri, potenziato con analisi taglio ancora più raffinata, pin-point di 1 m, funzione di ridondanza, in grado di fornire prestazioni di eccellenza con tasso di allarmi impropri prossimo allo zero, ideale quindi anche per esigenze di alta sicurezza. In arrivo una sua ulteriore evoluzione che sarà presentata a Sicurezza 2019.

Non ha bisogno di presentazioni la rinomata barriera a microonde digitale con analisi Fuzzy Logic Ermo482X3 Pro, con portata da 50 fino a 500 metri, da sempre cavallo di battaglia di CIAS per affidabilità e qualità. Può vantare i più alti parametri POD e FAR della sua categoria, e durata nel tempo praticamente illimitata con manutenzione nulla.

Le possibilità di applicazione coprono infrastrutture critiche e mercati verticali come Oil&Gas, impianti per la trasformazione dell’energia, centrali nucleari, basi militari, siti industriale, centri per la logistica, banche, musei e anche la fascia privata alto-residenziale.

Si è rinnovato anche il radar Murena Plus, versatile sensore monotesta che si presta ad applicazioni residenziali ma anche a completamento delle barriere per la protezione completa di perimetri più complessi, ora disponibile in versione anti-esplosione da 12 e 20 metri con certificazione Atex, come richiesto per applicazioni speciali in ambienti estremamente critici.

Da non dimenticare infine la Coral Plus per i progetti di protezione esterna, dove è vincente una scelta smart che salvaguardi il rapporto qualità/prezzo: è una barriera a microonde digitale che copre fino a 220 metri, affidabile ed efficiente. È stata molto usata in tutto il mondo per proteggere i campi fotovoltaici, grazie alla sua stabilità e semplicità della telegestione.

Tutti i prodotti digitali CIAS sono IP ready & PoE per offrire rapida e completa integrazione ai più prestigiosi marchi internazionali del mondo TVCC. Ad oggi i protocolli d’integrazione sviluppati comprendono Genetec, Lenel, Milestone, e molti altri.

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