Galleria Borghese: dal Cnr un algoritmo per gestire i flussi dei visitatori in sicurezza

galleria Borghese flusso visitatori

Un algoritmo in grado di gestire il flusso dei visitatori in piena sicurezza, così da garantire un’affluenza scorrevole e un’esperienza museale gratificante, massimizzando il numero di visitatori giornalieri ed evitando affollamenti nelle sale: è questo il risultato ottenuto dai ricercatori del Cnr per la Galleria di Villa Borghese a Roma.

Il team e il progetto di ricerca per la Galleria Borghese

Il team di ricerca che ha sviluppato l’algoritmo in grado di gestire i flussi di visitatori nelle sale espositive del museo romano è stato guidato da Emiliano Cristiani dell’Istituto per le applicazioni del calcolo “Mauro Picone” del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iac), affiancato da Alessandro Corbetta dell’Eindhoven University of Technology, Sara Suriano e Pietro Centorrino della Sapienza, Università di Roma ed Elia Onofri dell’Università Roma Tre e collaboratore dell’Iac.

“Il progetto di ricerca è partito presso Galleria Borghese nel 2019”, racconta Cristiani, “dove abbiamo raccolto dati sugli spostamenti e i tempi di permanenza nelle sale mediante un sistema di ricevitori Bluetooth (dislocati in tutte le aree del Museo) e di trasmettitori distribuiti ai visitatori (figura 1)”.

strumentazione per raccogliere i dati del flusso di visitatori alla Galleria Borghese
Figura 1 - La strumentazione utilizzata dai ricercatori: a) trasmettitori distribuiti ai visitatori e b) ricevitori Bluetooth

In questo modo i ricercatori hanno tracciato in tempo reale i comportamenti dei visitatori del museo, restituendo poi, durante l’analisi dei dati raccolti, un quadro di quali fossero gli effettivi tempi di permanenza nelle diverse sale, i percorsi più seguiti e le sale più affollate.

Il simulatore e la nascita dell'algoritmo

Con i dati alla mano, i ricercatori hanno poi sviluppato un simulatore, un vero e proprio “gemello digitale” del museo, all’interno del quale è stato possibile, per l’appunto, simulare il movimento delle persone e misurare l’occupazione delle varie sale in ogni momento, oltre a poter provare differenti scenari con diversi numeri di visitatori per turno di visita, durate delle visite, scaglionamenti all’ingresso e la scelta delle migliori entrate/uscite del museo. Da queste varianti è nato un algoritmo che ha calcolato e restituito i valori ottimali di tutti i parametri per massimizzare il numero di visitatori giornalieri, evitando però gli affollamenti eccessivi in ogni sala e, di conseguenza, limitando anche le problematiche relative alla sicurezza.

Questa gestione dei flussi, che sarà inaugurata proprio in questi giorni, garantirà altri vantaggi per il museo: le file alla biglietteria si ridurranno sensibilmente, saranno agevolati tutti i servizi correlati (bookshop e guardaroba) oltre a migliorare il livello di conservazione delle opere grazie ad un microclima più equilibrato in tutte le sale espositive.

Qui potete consultare lo studio completo “Managing crowded museums: Visitors flow measurement, analysis, modeling, and optimization”.

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