
Il protocollo Flir Nexus consente ai dispositivi edge di comunicare in un formato server/client senza software o server al centro, implementando la consapevolezza situazionale.
Nell’ambito della sicurezza, la consapevolezza situazionale implica la comprensione di una data circostanza, la raccolta di informazioni pertinenti, l’analisi e l’adozione di decisioni informate per affrontare eventuali rischi potenziali. Quando si applica questo metodo alla sicurezza perimetrale, è pratica comune vedere progetti che rafforzano il perimetro di protezione, per esempio con una combinazione di termocamere e telecamere visibili abbinate all’analisi del rilevamento.
Tuttavia, una volta che si verifica l’allarme, è raro disporre di un sistema che fornisca la copertura continua e le informazioni pertinenti di cui gli operatori hanno bisogno per prendere una decisione informata man mano che la minaccia progredisce.
Necessità di coordinamento
La creazione del livello di tracciamento di un sistema di rilevamento e la completa consapevolezza del contesto richiedono che un system integrator coordini la comunicazione tra molte tecnologie diverse. Senza un sistema di comunicazione globale, questo tipo di coordinamento può essere piuttosto complicato, richiedendo all’integratore di impostare una serie di regole per identificare in maniera preliminare il bersaglio, classificarlo come minaccia, individuarne la posizione fisica e seguirne il movimento.
Dal momento che è improbabile che una potenziale minaccia rimanga nel campo visivo di un singolo sensore, l’integratore dovrebbe anche provvedere a coordinare le comunicazioni tra diversi sensori per mantenere la continuità man mano che il bersaglio si muove.
Comunicazione per essere consapevoli
Se per raggiungere questo livello di consapevolezza situazionale in precedenza un cliente aveva bisogno di un software avanzato, in grado di raccogliere i geodati di sensori diversi e coordinare i passaggi del bersaglio in movimento, oggi entra in gioco Flir Nexus: un protocollo di comunicazione proprietario che aiuta a colmare il divario tra dispositivi e sistemi, garantendo una comprensione più completa dell’ambiente all’esterno e all’interno di un perimetro di sicurezza.
Consente infatti ai dispositivi edge di comunicare in un formato server/client senza la necessità di software o server al centro, riducendo quindi il costo di proprietà rispetto a soluzioni simili sul mercato.
I dispositivi Flir Nexus consentono anche un’installazione semplificata, poiché tutti i dispositivi edge comunicano in tempo reale e non c’è nulla da configurare sul lato testa. In combinazione con l’analisi delle termocamere Flir per il rilevamento, questo sistema di sicurezza totale è in grado di identificare, localizzare e tracciare i bersagli, tutto a livello periferico.
Mentre la potenziale minaccia si sposta attraverso la scena, i dispositivi abilitati Nexus comunicano i geodati ad altri dispositivi dello stesso tipo e forniscono consegne senza interruzioni per il tracciamento continuo.
Questo consente a un operatore di disporre delle informazioni necessarie per prendere decisioni informate su ciò che sta accadendo, per una completa consapevolezza situazionale. Poiché tutti i dispositivi Flir sono dotati di driver Onvif, tutte le informazioni video possono essere registrate in qualsiasi VMS.
Nexus consente inoltre ai clienti di estendere la propria copertura su aree di grandi dimensioni, utilizzando un numero minore di dispositivi, a favore di una consapevolezza situazionale completa molto più accessibile.
Flir Nexus - Il caso concreto
Si prenda il caso di un parcheggio per edifici commerciali, la cui copertura presenta, tra le varie sfide, una bassa visibilità notturna e un’infrastruttura minima.
Con i sensori Nexus di Flir, è possibile coprire a 180 gradi un edificio con soli tre dispositivi: due radar a schermo piatto possono fornire il rilevamento per il campo visivo, mentre una telecamera Pan-Tilt multispettrale garantisce visibilità di giorno e di notte.
I tre dispositivi consentono la pianificazione degli allarmi e la configurazione delle zone, quindi sono sufficienti per rilevare le potenziali minacce nell’area al di fuori delle ore desiderate.


