L’inizio di un lungo viaggio

“Crediamo che coniugare alta tecnologia, design, esperienza e maestria artigiana nel creare pezzi unici, possa essere la chiave vincente per i prossimi anni”. Questo il pensiero di Alessandro Liani, CEO di Video Systems e General Manager di Parson. A lui la parola

 

 

 

 

 

Quando nasce Parson e quale idea la anima?
Parson nasce nel 2010 grazie all’incontro con l’Istituto d'Arte Applicata e Design di Torino, che mi ha fatto scoprire nuove “possibilità”, nuovi modi di espressione per il know-how di Video Systems - azienda di cui sono presidente - nell’ambito della visione artificiale per il controllo industriale. L’idea che anima il progetto - diventato oggi brand - è la convinzione che coniugare alta tecnologia, design, esperienza e maestria artigiana nel creare pezzi unici possa essere la chiave vincente per i prossimi anni. Parson si propone come attore nel mondo “dell’Internet delle cose” (Internet of Things), con l’obiettivo di creare oggetti multi-sensoriali in grado di aiutare, facilitare la vita di tutti i giorni e di permettere nuove esperienze all’utente, mettendolo al centro del suo mondo, aiutandolo nella quotidianità senza risultare strumenti invasivi.

Com'è organizzata, in questo momento, la sua presenza sul territorio?

Siamo in fase di lancio. La prima collezione di telecamere - Animals - è, infatti, in produzione ed è già disponibile alla vendita. In questi mesi, dunque, stiamo strutturando la rete di vendita e di installazione a livello mondiale. Al momento, il riferimento siamo noi. Per informazioni generali, per richieste di offerte o proposte di partnership e di distribuzione sul territorio, è possibile contattarci sul portale o via mail, scrivendo a sales@parson.it

Parliamo proprio di Animals, linea di telecamere pluripremiate per il design innovativo e originale…
Animals è per noi l’inizio di un lungo viaggio. La linea nasce dall’idea di trasformare “l’oggetto telecamera” in elemento di design e di arredo, svestendolo dell’aspetto intimidatorio e cercando di ridurre l’impatto psicologico e di inquinamento visivo. Il concept è stato sviluppato dalla nostra designer parallelamente a una ricerca di mercato ad hoc, che ha consentito un confronto diretto con architetti e installatori. Visti i primi risultati anche al Fuori Salone di Milano, pensiamo di avere raggiunto l’obiettivo. Le telecamere, oltre ad avere un design unico, sono anche intelligenti, dotate di processori di ultima generazione, che permettono l’analisi della scena e l’installazione di analitiche di diverso tipo quali lettura targhe, riconoscimento facciale, panic detection e altro. Particolare attenzione è stata posta anche alla semplicità dell’interfaccia utente Web. Altro importante, elemento che completa il progetto, è la cura artigiana che lo caratterizza. Tutto il prodotto è realizzato in Italia da una filiera di aziende tra Friuli e Veneto: l’elettronica nasce dall’esperienza ventennale di Video Systems nel settore della visione artificiale, mentre le custodie sono pezzi unici che vengono realizzate da fusioni di alluminio verniciate a mano, frutto della maestria di artigiani, eccellenze nel loro lavoro.

Qual è stata la risposta del mercato della videosorveglianza professionale a un prodotto dall’abito così rivoluzionario?
In questi mesi di lancio, abbiamo avuto riscontri lusinghieri da player italiani e internazionali, sia per il design che per le potenzialità che la linea mette a disposizione. I riscontri positivi non sono arrivati solamente dagli installatori e dalle società del settore, ma anche da architetti e designer, per non parlare dei potenziali utenti finali e della stampa nazionale e internazionale, che ci sta offrendo una visibilità impensabile fino a qualche mese fa…

Per quali tipologie di applicazioni è stata pensata e progettata la linea?
La linea Animals è stata pensata sia per applicazioni in luoghi pubblici che privati. Abbiamo immaginato di colorare le nostre città, portandovi un po’ di natura che possa ravvivare parchi, strade, asili, scuole e ovunque si possa immaginare di inserire un oggetto di design unico come i nostri “animaletti”. La nostra è una natura tecnologica però intelligente, che può agire all’interno delle smart cities del futuro. Nell’ambito privato, le abbiamo pensate come efficace proposta per campi da golf, parchi giochi e - perché no - giardini e case, ad esempio per l’apertura automatica del cancello di casa o come ausilio al sistema antifurto, affiancando al sistema esistente il riconoscimento facciale.

Progetti a medio e a lungo termine?
Nel medio periodo ci focalizzeremo sulle nuove collezioni, che già stiamo definendo in base alle esperienze di questi mesi con il lancio della linea Animals. Probabilmente la collezione 2015 sarà dedicata al mondo degli interni, con nuovi concetti di domotica e di videosorveglianza. Stiamo, poi, progettando nuovi dispositivi multi-sensoriali, in grado di esplorare le varie possibilità date dalla tecnologia e dal design, per offrire la nostra proposta nell’ambito dell’Internet delle cose.

 

Paola Cozzi

Responsabile Rivista Sicurezza

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