Axis libera il controllo accessi

In questo 2015, Axis Communications punta sul controllo accessi. E lo fa introducendo una maggiore libertà, una maggiore apertura, fedele alla filosofia basata sull’open IP che l’azienda ha sperimentato per prima nel video di rete. La parola a Sylvain Trompette, suo BMD Access Control.

 

Dopo il debutto europeo dello scorso ottobre, la Fiera Sicurezza - con la presentazione del Network Door Controller Axis A1001 - ha ufficializzato presso il pubblico italiano l’ingresso di Axis nel mercato del controllo accessi. Qual è, ad oggi, il feedback da parte di partner e utenti finali?

Il feedback è assolutamente positivo. In particolare, a entrambi è piaciuto molto il concetto di “apertura”. Ricordiamo che Axis ha sviluppato questo prodotto secondo le specifiche ONVIF, conosciuto come standard di interoperabilità per la videosorveglianza IP e che - oggi - ha anche un profilo dedicato al controllo accessi. Così come è accaduto per le telecamere di rete, anche per questo nuovo prodotto Axis sta percorrendo la strada dell’apertura. Con Network Door Controller è possibile ridurre notevolmente i costi fissi legati a un cambio generale dei dispositivi. Sostituire i lettori di badge senza modificare tutta l’architettura del sistema da zero, diventa la naturale conseguenza di una soluzione aperta e flessibile, scalabile e a prova di futuro. Un altro aspetto particolarmente apprezzato da partner e utenti riguarda la scelta di utilizzare tutti i protocolli più recenti a disposizione come l’OSDP, protocollo aperto che gestisce i lettori fino a una distanza di 1.200 metri e che dà la possibilità di collegarsi alla nuova generazione di lettori, che permettono di leggere - ad esempio - le targhe RFID. Infine, ha registrato pareri favorevoli anche il fatto di avere a disposizione un prodotto molto compatto, che assomiglia a un antenna wifi e che pesa solamente 500 grammi…

 

Controllo tradizionale degli accessi fisici e tecnologia IP: quali scenari si aprono dall’incontro tra due realtà finora tenute distanti?

La migrazione dei sistemi di controllo accessi verso la tecnologia IP offre gli stessi vantaggi di cui ha beneficiato la videosorveglianza durante il passaggio dalla TVCC analogica al video di rete. Axis introduce una maggiore libertà nel controllo degli accessi fisici, peculiarità che deriva dalla stessa filosofia basata sull’open IP, che Axis ha sperimentato per prima nel video di rete. I tradizionali sistemi proprietari offrono poche opzioni, server centrali con cablaggi complessi e costosi e un'integrazione e una scalabilità limitate. Axis A1001 possiede, invece, un'interfaccia aperta, che consente l'integrazione di sistemi video, sistemi antintrusione e di altro tipo. Oggi, inoltre, la maggioranza delle installazioni di controllo accessi si realizzano negli uffici, negli stabilimenti e nei punti vendita, dove le pareti e le porte vengono spostate con frequenza, per l’ampliamento degli spazi dove si lavora. Quasi ogni anno è necessario risistemare le porte con il relativo controllo accessi. Ma se prima si dovevano tirare almeno cinque cavi verso il locale tecnico - con costi elevati a livello di infrastruttura del sistema - oggi, con il pre-cablaggio che abbiamo nei locali, occorre tirare un solo cavo e collegarsi alla rete con l’RJ45 presente ogni 10-15 metri. Senza la necessità di cablaggi fisici a un'unità di controllo o a un server centrale, questo sistema basato su IP consente di realizzare installazioni non proprietarie, flessibili e scalabili. In questo modo, si ha una soluzione non solo più versatile, ma anche più economica. Inoltre, senza l'obbligo di rispettare multipli fissi, un sistema di rete può essere ampliato - se necessario - anche con una sola porta e un lettore alla volta.

 

Vediamo da vicino Axis A1001 Network Door Controller: quali caratteristiche possiede e quali soluzioni offre?

Si tratta di una piattaforma non proprietaria per la gestione degli accessi, in grado di soddisfare i requisiti di tutti i tipi di sistemi, da quelli piccoli a quelli aziendali più avanzati. È aperto ai software di altri produttori, consentendo di integrare l'unità con le soluzioni offerte dai partner Axis. Il controller può essere completato con serrature, sensori di posizione delle porte e lettori standard come Wiegand, RS485 (OSDP), mentre il supporto ai gruppi di continuità permette di eliminare le batterie di riserva per i dispositivi di accesso. Altra caratteristica saliente di questo prodotto è il suo riferimento allo standard ONVIF, piattaforma aperta alle tecnologie attuali, ma anche a quelle di domani, tra le quali l’NFC - Near Field Communication. Tutti stiamo aspettando di poter utilizzare questa tecnologia anche nell’ambito del controllo accessi, ma manca l’ok di Iphone, Samsung e Nokia, che possiedono il 70% del mercato mondiale. Attraverso la tecnologia NFC sarà possibile sviluppare numerose soluzioni: già oggi, ad esempio, per gli acquisti inferiori ai 20 euro, basta avvicinare il telefono al lettore e pagare un prodotto con il proprio smartphone.

 

E l’installazione?

E’ molto semplice. Il dispositivo è progettato per il montaggio a parete e a soffitto e possiede la certificazione per le controsoffittature, il che elimina la necessità di armadietti supplementari per il montaggio a incasso. L'uso della tecnologia Power over Ethernet, inoltre, riduce la necessità di cavi di alimentazione separati per i dispositivi di accesso e di cavi dati proprietari. Lo switch trasferisce anche i dati tra le unità, mentre i connettori di colori diversi e la configurazione guidata consentono un'installazione efficace e a prova di errore. In caso di eventi come la forzatura di una porta, è in grado di attivare una telecamera di rete Axis per avviare la registrazione. Con le soluzioni software dei partner, è anche possibile integrare altri sistemi, ad esempio per il rilevamento di intrusi, la gestione del personale e la gestione dell'edificio. Completa le dotazioni tecnologiche, l'API aperta di Axis - l’interfaccia per la programmazione di applicazioni - che offre la libertà di scegliere e di combinare i migliori hardware e software di un'ampia gamma di partner.

 

Come nasce - e dove conduce - la collaborazione con Zucchetti Axess?

Quando osserviamo il mercato italiano, notiamo che vi sono aziende - come Zucchetti Axess -con una visione a lungo termine e aperta non solo a un business europeo ma globale. Questo è il medesimo modello di Axis ed è stato uno degli aspetti decisivi nella scelta di questo partner e nella nascita della collaborazione. Il nostro obiettivo è quello di trovare aziende che abbiano idee simili alle nostre, con la capacità di crescere e di spostarsi in mercati differenti da quello locale. Zucchetti non ha solo un’idea di business comune ad Axis, ma è anche una realtà internazionale, con più di 300 partner e migliaia di lettori e terminali venduti ogni anno a dealers, resellers, systems integrators ed end users. L’apertura totale dell’A1001 verso le piattaforme di software riconosciute come Xatlas, di Zucchetti Axess, e la compatibilità con la maggior parte dei lettori del mercato che utilizza protocolli aperti, permettono di proporre ai clienti finali una soluzione puntuale e in continua evoluzione. Pensiamo, dunque, che Zucchetti sia un partner perfetto per questo obiettivo di crescita, essendo in grado di proporre questa soluzione ad altre aziende italiane e internazionali.

 

Quali le novità in programma per questo 2015?

Axis punta ad avvicinarsi ai grandi operatori di telesorveglianza, perché il controllo accessi A1001 sarà disponibile anche su cloud/hosting. Un’evoluzione importantissima - questa - anche per coloro che controllano da remoto la sicurezza dell’impianto, invece che farlo tramite computer. Uno dei trend più importanti nel 2015 sarà proprio questo. E permetterà di ridurre notevolmente quei costi fissi ai quali le aziende andavano inevitabilmente incontro. Secondo le nostre stime, fra dieci anni ogni impianto di videosorveglianza e controllo accessi si farà tramite cloud/hosting e il tutto si svolgerà come un servizio. Oggi, all’interno della maggior parte delle aziende, esiste una persona dedicata che si occupa del servizio di sicurezza. In un futuro prossimo, si farà tutto tramite un utente delle risorse umane che - con una semplice email - richiederà di attivare una data funzionalità e il tutto permetterà di abbassare notevolmente i costi di manutenzione. L’hosting/cloud è una soluzione economica ed efficace per il futuro della videosorveglianza e del controllo accessi, evitando di dovere gestire localmente la stazione di registrazione e il monitoraggio.

 

Paola Cozzi

Responsabile Rivista Sicurezza

 

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